Marcello Veneziani a Civitanova
“Disgusto per il gesto di Peroni su Almirante”

Durante l'incontro organizzato dai Fratelli d'Italia il giornalista ha anche parlato di Popsophia: "Fui io a suggerire il nome del festival a Ercoli"

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Pierpaolo Borroni, Carlo Ciccioli, Marcello Veneziani e Francesco Acquaroli

 

di Laura Boccanera

Incontro con Marcello Veneziani ieri sera al Miramare di Civitanova per presentare la lista Fratelli d’Italia. Il giornalista e scrittore ha tenuto a battesimo il partito candidato alle prossime elezioni e parlato anche del caso “Via Almirante” oggetto di un suo libello sulle pagine de Il Giornale. Presenti anche Carlo Ciccioli, Francesco Acquaroli e Pierpaolo Borroni che hanno aperto il dibattito sul tema “La memoria dei padri”. “Civitanova è fra le città più vivaci delle Marche – ha detto Ciccioli – e sono convinto che qui si possa selezionare una classe dirigente di gente che ha voglia di fare per andare avanti”. A presentare Veneziani è stato Francesco Acquaroli: “Ha fatto riappassionare tanti di noi alla destra – e poi riferendosi al caso di via Almirante ha detto – è sconcertante vedere nel 2013 da parte di un amministratore una mancanza di rispetto tale nei confronti della memoria di una persona. Avrei detto lo stesso anche a parti politiche invertite e se fosse stato un amministratore del mio comune lo avrei sfiduciato. A tutti i livelli serve il rispetto della memoria specie in un momento come questo in cui occorre ritrovare pacificazione politica”.

IMG_2726Filosofico e pacato l’intervento di Veneziani che ha ricordato anche come fosse già stato ospite di Civitanova per Popsophia: “una bellissima manifestazione ben organizzata, ricordo che durante una conversazione con Ercoli fui io a suggerire al direttore artistico il nome di Popsophia e ad incoraggiarlo a portare avanti il progetto”. Veneziani passa poi a raccontare le motivazione del suo editoriale contro Peroni e la provocazione di gettare la targa di via Almirante nel cestino: “avrei voluto occuparmi di Civitanova per notizie o esempi più edificanti, ma ad Ancona venni a sapere del gesto del vostro assessore e ho sentito il dovere oltre che il disgusto di parlare di un atto irrispettoso della democrazia. Sono sempre stato scettico nei confronti dell’idea di affidare la memoria storica alla toponomastica , è una lotta stupida, la storia va affrontata in un altro modo, con l’approfondimento, il confronto, il dibattito, altrimenti poi si cade in gesti come quello, un caso di nettezza urbana applicata alla storia”. Veneziani passa poi alla sua lectio, ricordando la figura di Almirante nel contesto storico e relazionando sulla necessità di tornare ad avere dei “padri”. “Siamo in un’epoca di nani e i giganti sembrano ancora più giganti. Ma non è con il parricidio che potremo costruire il futuro, anzi. Il 900 è stato un secolo parricida, sfociato nel 68. Ma chi uccide i padri non ha rispetto per i figli, abbiamo creato una società che ha rotto il proprio rapporto con la storia”.



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