di Laura Boccanera
Lo spostamento di via Almirante, anziché la sua cancellazione, scontenta la sinistra. All’indomani della decisione assunta dalla Commissione toponomastica di spostare la “via della discordia” (leggi l’articolo) in una piazzetta che diventi una sorta di ara della pacificazione politica, insieme ad altri nomi di figure del ‘900, alcuni consiglieri comunali e esponenti della sinistra insorgono. Primo fra tutti Pier Paolo Rossi , consigliere di Uniti per Cambiare, che manifesta il suo dissenso tramite la sua pagina Facebook dove scrive in stampato “io sono antifascista” e commenta: «La questione via Almirante non è sicuramente il problema più grande di questa città ma cancellare quella via era il gesto più eloquente di opposizione e disprezzo per un certo tipo di cultura, seminata in città negli ultimi 15-20 anni, che ha portato anche ad intitolare una importante via di Civitanova, non ad un uomo di destra, ma ad un fascista. Intitolare due vie cittadine ad Almirante e ad Italo Balbo è stata indiscutibilmente una puntuale azione politica voluta da qualche nostalgico ex amministratore. Per dare un carattere antifascista e antirazzista alla nostra città era doverosa una analoga azione politica senza spendere tante parole: cancellare quella via».
Netta presa di posizione anche da parte di Belinda Emili capogruppo di Rifondazione comunista e membro della Commissione Toponomastica: «Non condividiamo affatto l’idea di un luogo di pacificazione nazionale, un piazzale con strade intitolate a 4-5 personalità rappresentative della politica del ‘900, tra cui appunto Almirante. Non si onora qualcuno facendolo rientrare in una sorta di mercato delle vie, un emporio delle vanità in cui mescolare personalità differenti. Non barattiamo eventuali riconoscimenti a personalità della storia comunista sull’altare di una presunta pacificazione, e peggio ancora nell’ottica di un indirizzo toponomastico lottizzato e affidato al bilancino. Non abbiamo bisogno di piantare bandierine né di marcare il territorio, come aveva fatto la destra: la giusta regola nella scelta dei nomi delle vie sta appunto nel cercare personalità super partes e non ascrivibili a questo o a quel gioco politico. Auspichiamo quindi che in sede di deliberazione la Giunta mantenga fede al programma elettorale non accogliendo la proposta della Commissione Toponomastica di spostare via Almirante, optando quindi per la sua cancellazione definitiva». Analoga delusione per il coordinamento cittadino di Sel che commenta con amara ironia: «Via Almirante resta ma in altra zona. Occhio non vede cuore non duole?».
«La mancata cancellazione – dicono – è una decisione che giudichiamo sbagliata sul piano politico e culturale, una decisione beffa». Secondo Sel mantenere il nome di Almirante significa dare continuità alla politica del centrodestra e sugli altri nomi proposti dice: «se alcune decisioni della Commissione Toponomastica sono condivisibili come quella di intestare a Sesto Bruscantini i Giardini di Piazza XX Settembre, inspiegabile è la decisione per lo slargo davanti a Villa Letizia che si avvia ad essere chiamato “Delle Corone” per la quale la Commissione Toponomastica aspetta chissà perché una formale richiesta da parte del patron delle manifestazioni di Beach Volley evento al quale fa riferimento la decisione. Senza togliere niente a quelle iniziative sportive ci sembra un atto della serie: Prego si accomodi ci dica ,è di suo gradimento? Ci chiediamo perché il Presidente della Commissione Toponomastica non abbia portato in discussione proposte che da anni sono sul tavolo, inviate prima al sindaco Mobili poi al sindaco Corvatta come quella di intestare vie a benemeriti cittadini civitanovesi che si sono distinti nella lotta partigiana per la libertà e nella emancipazione delle classi popolari». Tra le proposte fatte da Sel nel tempo c’erano i nomi di Michele Capriotti cofondatore della Camera del Lavoro di Civitanova e sindacalista.
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io apprezzerei il risultato più della forma. via Almirante di fatto viene cancellata e si chiamerà in un altro modo, poi non si sa dove, nè quando, forse nascerà una zona con più vie dedicate a vari personaggi politici. di fatto via Almirante a Civitanova non ci sarà più. non ci vedrei grossi motivi di delusione
di tutta questa storia la cosa che più delude e la foto dell’assessore Pieroni che cestina il cartello stradale che indica via Almirante……..foto da mostrare alle generazioni future come pessimo esempio di chi nel 2013 ancora ha una mentalità tale da tenere certi atteggiamenti, considerando il fatto che si è anche amministratori pubblici……….però è ancora li attaccato alla poltrona!!!!!………..che pessimo personaggio!!!!!!!
La decisione di spostare e non cancellare via Almirante è un classico gioco delle tre carte.Di fatto la via non verrà cancellata fintanto che l’amministrazione Corvatta non trova altra destinazione. Noi l’abbiamo chiamata ironicamente “Occhio non vede cuore non duole”. Una operazione gattopardesca ,una toppa che è peggio dello strappo voluto dal centro destra.
Non tuto è però deciso ci faremo promotori di una iniziativa rivolta al Prefetto di Macerata affinché non convalidi quella scelta.
Inviteremo ad aderire a questa iniziativa l’ANPI,i consiglieri comunali che ad oggi si sono dichiarati contrari Belinda Emili e l’assessore Francesco Peroni il Consigliere Comunale di Uniti per cambiare Pierpaolo Rossi e associazioni è singoli persone .
Lascio perdere il discorso su via Almirante, di cui già si è parlato molto e qualcuno sicuramente ci ha rimesso la faccia, Pieroni per il gesto offensivo e becero, costamagna per i modi di fare della vecchia politica che vuol accontentare tutti e scontentare nessuno.
Però un appunto vorrei farlo alla consigliere Emili, che fa parte di un partito politico che ideologicamente dovrebbe andare verso le persone più bisognose, il cosiddetto popolino. Parla di rispetto di programma politico, ma perchè non applica la stessa tenacia anche per far partire l’edilizia convenzionata che tante famiglie giovani aspettano oppure per svelare l’arcano della Civita Park dove il comune perderebbe 2milioni800mila euro di oneri che sarebbero andati ad opere pubbliche o la vendita di un bene comunale per accontentare privati e non la cittadinanza? Se in due anni si cerca di portare a termine il primo punto del programma politico, la cancellazione di via Almirante, siamo proprio al ridicolo.
e’ solo una grande vergogna l’ unica politica sinistromane e’ cancellare una via dedicata a gente che veramente e’ stata esempio per tutta l’ italia dopo tantissimi anni ancora vogliamo pensare ancora a cose totalmente igniobili verso persone defunte per gercare di infangare pezzo di storia italiana sinistra e centro sociali vogliamo dire : che sono gli italiani che stanno in totale miseria anno bisogno di case e mangiare no di stronzate varie .per una via a civitanova alta la gengte vive dentro le case popolari gli entra acqua e la muffa e su tutti i muri sporcizia e imèpossibilita’ di uso di una ambulanza vergognatevi nn segni degni di fare politica .solo con chi nn puo’ piu rispondere alle vostre provocazioni