di Filippo Ciccarelli
Sono le province di Macerata e Fermo, insieme a quella di Ascoli, le più colpite dal maltempo nelle Marche. La perturbazione, prevista ed annunciata, ha fatto ulteriori danni in zone colpite sia dal ciclone Attila, che ha imperversato per diversi giorni a partire dall’undici novembre scorso. Il Chienti e il Potenza sono esondati in diversi punti lungo il loro corso, creando disagi anche alle principali infrastrutture viarie, come la superstrada Val di Chienti, chiusa tra l’uscita A14 di Civitanova e Montecosaro (leggi l’articolo).
In provincia di Fermo l’Ete Morto ha superato il livello di guardia a Casette d’Ete, frazione di Sant’Elpidio a Mare al confine con la provincia di Macerata. L’impraticabilità delle strade principali ha fatto sì che molti automobilisti si riversassero sulle più piccole provinciali, non adatte a ricevere il grande flusso di traffico. Per questo a Civitanova e in generale lungo la provinciale 485 fino a Morrovalle si è circolato a rilento.
Traffico molto sostenuto anche a Montecosaro, dove si trova il ponte dell’Annunziata che collega la sponda maceratese del Chienti con
quella fermana. In provincia di Fermo è straripato il fiume Tenna, mentre l’Aso, a Rubbianello, ha portato via una parte del ponte mandando in tilt la viabilità della zona. Chiusa la provinciale Faleriense tra Porto Sant’Elpidio e la parallela strada Comunale Lungotenna da Conceria a San Marco. A causa del maltempo le scuole saranno chiuse, domani, nella città di Fermo, mentre l’Amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare ha invitato i cittadini che vivono in prossimità della foce del Chienti a trasferirsi nei piani alti delle proprie abitazioni.
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