di Marco Cencioni
Un vero e proprio mare di fango ha invaso nella notte la zona circostante il santuario di San Liberato, a San Ginesio. “Le piogge hanno ingrossato il corso di una fonte che scorre lungo i fossi, tirando su i detriti e il fango, che si sono riversati sul piazzale antistante il santuario – dice Padre Pierpaolo, superiore del convento – l’acqua va a terminare il suo corso nel dirupo dove non ci sono abitazioni, perdendosi nel bosco. Ma nella notte la ghiaia ha deviato il corso dell’acqua, indirizzandolo verso la parete laterale della chiesa, dove si trova un orto e il bombolotto del gas il quale, fortunatamente, non ha avuto danni. Ce ne siamo accorti stamattina intorno alle 6,30 e abbiamo immediatamente avvertito i vigili del fuoco che, tempestivamente, sono giunti sul posto e hanno chiuso per precauzione tutta la zona al transito pedonale e con autovetture. Non abbiamo potuto celebrare la messa mattutina, speriamo di poterlo fare nel pomeriggio”.
La melma ha quindi praticamente invaso la zona circostante il santuario, come si può vedere dal video, creando una specie di voragine vicino alla chiesa. Nessun allagamento è stato riscontrato all’interno dell’edificio (anche gli alloggi dei frati non hanno riportato danni). Sul posto sono intervenuti anche gli addetti del Comune di San Ginesio. La strada che, dal santuario, conduce a Bolognola è stata interrotta alla circolazione dai tecnici della provincia.
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I SIGNORI tecnici della Provincia dove sono …??? Tanti “bla… bla… bla…” !!! Questi sono i risultati…!!!
“Sorella acqua” dimostra sempre la sua potenza, ora creatrice, ora distruttrice. Sia nell’uno che nell’altro caso l’uomo può aiutarla, con la sua sapienza o con la sua insipienza (tipo: costruire nelle aree di esondazione dei fiumi). Ora mi aspetto le solite litanie sulla fragilità idrogeologica del nostro territorio, sulla necessità di fare manutenzione al territorio, di non lasciare abbandonati i terreni e i boschi nelle nostre colline e montagne, di spendere in prevenzione piuttosto che in interventi d’emergenza, e bla, bla, bla … Se le chiacchiere fossero cibo, l’Italia potrebbe sfamare il mondo!
il problema carissimo Luigi Tomassucci è che l’uomo la sua sapienza la utilizza insipidamente e spregiudicatamente senza rispettare la natura questo è il problema sta sottraendo tutto da essa e non è un problema di sorella acqua e fratello fuoco ma è questione di buon senso il disboscamento purtroppo il cambiamento climatico eccezionale dove ogni ente vuol far credere che tutto si sia risolto in un batter d’occhio non va bene gli illusionisti ai tempi della rivoluzione francese agivano in questo modo qua è questione di buon senso
Da quando il mondo esiste è sempre piovuto,nevicato,ci sono sempre state le alluvioni..sempre,a differenza che anni addietro a custodire i letti dei fiumi li custodivano i confinanti,prendevano la ghiaia per imbrecciare le strade,facevano fascine di legna da poterci fare in pane nei loro forni,riscaldarsi….. oggi se provi a tagliare dei rovi,se tagli legna lungo i fossi,se prelevi una palata di breccia al fiume, ti mettono dentro e buttano via la chiave……. la politica di oggi è ben venga l’alluvione….. girano soldi e tanti….prevedere nooo