Una nuova allerta meteo sulle Marche. Il bollettino di condizioni meteo avverse è stato emesso oggi dalla Protezione Civile, ed è valido per le giornate di venerdì e sabato. Sono previste precipitazioni di moderata intensità, con medie intorno ai 20 millimetri: ma, specialmente sulla costa, sono possibili piogge intense, a carattere temporalesco, durante le quali potrebbero cadere 40 millimetri nell’arco di 12 ore. Dal pomeriggio di sabato, poi, le precipitazioni dovrebbero via via scemare. Rimane alta l’attenzione, specialmente sui corsi d’acqua che stanno creando numerosi problemi. A Sforzacosta (leggi l’articolo) la piena del Chienti ha reso la circolazione automobilistica non sicura, e la rotatoria a Passo del Bidollo è rimasto chiusa per tutta la giornata odierna.
Domani, però, la Provincia potrebbe riaprire quel tratto di strada – che ricade lungo la SP78 Picena – anche se in modo parziale. Se le condizioni meteo e del fiume lo permetteranno, infatti, sarà consentito nuovamente il transito nella zona, anche se ad un’unica corsia. Nonostante la tregua concessa dal maltempo, anche oggi si sono registrate frane nel territorio provinciale. Una, a Cessapalombo, ha completamente ostruito una strada. Numerose
frazioni di Comuni dell’entroterra rimangono irraggiungibili, mentre a Monte Cavallo è saltata la copertura telefonica di rete fissa e mobile.
Ma i disagi non sono solamente relativi alla viabilità: anche le aziende che si trovano nella zona di Sforzacosta e Colbuccaro hanno visto ridursi notevolmente il proprio volume di affari. Spiega infatti Roberto Malatini – titolare dell’azienda Bess Italia operante nella vendita al dettaglio di rivestimenti per il bagno e componenti d’arredo: «Colbuccaro, a seguito di questi fenomeni per quanti hanno le attività nel quartiere, diventa una zona completamente isolata. Non volendo considerare quanto accaduto in questi giorni, che avendo carattere eccezionale poteva non essere previsto, la situazione di disagio va avanti da molti anni. Il ponte, che rimane l’unica via d’accesso, è disastrato da dieci anni e viene chiuso anche per piogge minori. Con gli eventi atmosferici di questi giorni e la rotatoria chiusa siamo rimasti isolati. Ho dovuto dirottare i clienti nello showroom di Montelupone e io stesso per arrivare in
azienda ho impiegato tre ore. Ma il problema è che c’è già un’altra allerta meteo. È assurdo che in una strada così trafficata con molte aziende nelle vicinanze la situazione debba continuare in questo modo. Abbiamo le consegne bloccate perchè usiamo mezzi pesanti che non possono circolare agevolmente e i clienti non riescono a raggiungerci. Se la situazione non migliora non ci resta altro che chiudere la sede e trasferirci in quella di Montelupone». Nonostante la zona sia ancora interdetta al traffico un segno di speranza arriva dal ristorante Tarantino che, sebbene con difficoltà, continua a rimanere aperto.
Dopo la richiesta dello stato di emergenza da parte del presidente della Regione Gian Mario Spacca, prende avvio la fase relativa alla conta dei danni.
«I cittadini marchigiani che hanno subito le conseguenze dell’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche nei giorni scorsi – spiega il presidente Spacca – sin da subito possono inviare semplici segnalazioni scritte ai loro Comuni di residenza sia per quanto riguarda i danni alle abitazioni private che alle
attività produttive. Per quanto riguarda i danni all’agricoltura sia in termini di strutture che di coltivazioni le segnalazioni vanno inoltrate alle strutture decentrate del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca. Tutti gli enti locali e le istituzioni sono al lavoro per assicurare il massimo sostegno alla popolazione colpita da questa alluvione nel più breve tempo possibile».
Per questa prima fase non sono necessarie perizie tecniche o altra documentazione aggiuntiva. Alla Regione spetterà il compito di raccogliere tutte le informative provenienti dai Comuni. L’intento è quello di avere una prima ricognizione indicativa dei danni da comunicare alla Protezione Civile nazionale entro la fine della prossima settimana.
Come ormai noto l’alluvione dei giorni scorsi (durante la quale hanno perso la vita due persone nel pesarese) ha provocato esondazioni in quasi tutti i corsi d’acqua del territorio regionale, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, franosità, interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto nella porzione collinare ed appenninica del territorio. Alcune località sono rimaste isolate, circa 30 famiglie sono state precauzionalmente allontanate dalle loro abitazioni e molte attività produttive risultano danneggiate.
Di seguito gli indirizzi delle strutture decentrate del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca.
Ancona: PF Struttura Decentrata di Ancona e Irrigazione, Via Tiziano, 44
Ascoli Piceno: PF Programmazione e Struttura Decentrata di Ascoli Piceno, Via Genova 12/14
Macerata: PF Diversificazione e Struttura Decentrata di Macerata, Via Alfieri, 2
Pesaro Urbino: Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca e Struttura Decentrata di Pesaro Urbino, Via B. Buozzi, 2.
***
“Per una Regione come le Marche che investe nel turismo il territorio rappresenta il capitale e come tale va tutelato prioritariamente”. Questa è stata la premessa dell’assessore alla Difesa della Costa Paola Giorgi che, questa mattina a Senigallia, ha incontrato il Sindacato Italiano Balneare (SIB) delle Marche con il presidente, Enzo Monachesi, il presidente provinciale di Fermo, Romano Montagnoli e i membri della Giunta, Marco Ciccarelli e Stefano Alessandrini.
Un incontro richiesto dal Sindacato per far fronte all’emergenza e agli ingenti danni subiti dalla costa e dalle strutture a causa dell’eccezionale ondata di maltempo di questi giorni e per ribadire la volontà di “collaborazione e condivisione” nella programmazione regionale per la difesa del litorale e a tutela degli imprenditori balneari.
“Siamo in uno stato di estrema emergenza, ma non possiamo continuare a rincorrere le emergenza, occorrono programmazione e adeguate risorse finanziarie – ha dichiarato l’assessore Giorgi – Ho già chiesto una implementazione del fondo per la difesa della costa, ma stiamo anche valutando la possibilità di utilizzare eventuali risorse residue disponibili dell’attuale programmazione Comunitaria Fesr. Tecnicamente abbiamo uno strumento adeguato, quale il Piano della Costa. E’ in corso un adeguamento del piano, datato 2005, e le fasi oltre che celeri dovranno essere condivise anche con gli operatori balneari che potranno dare un forte contributo. In questi giorni si è proceduto immediatamente ad una valutazione dei danni causati dalla grave ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche attraverso la redazione di specifiche schede che dovranno essere strumento di valutazione unitamente al continuo aggiornamento della situazione grazie al prezioso, encomiabile lavoro della Protezione Civile”.
Domani l’assessore Giorgi inconterà i responsabili della difesa del suolo e assetto idrogeologico regionale, con il Commissario del nuovo Consorzio di bonifica regionale per valutare la situazione e intervenire.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Sono andato a vedere personalmente, dopo la processione di ieri da parte della cittadinanza, i danni al ponte rasofiume sul fiume Fiastra. Qualcuno commentava che i tubi sotto il ponte per fare scorrere l’acqua erano di poco diametro; altri notavano che l’acqua aveva scavato pure sotto il manufatto e così via.
Tutti dicevano che erano stati buttati via i soldi pubblici… Io non me ne intendo. Il capogruppo di minoranza Ingegnere Alberto Rita, molto tempo fa, mi disse che si poteva con quella cifra spesa per l’attuale manufatto, sistemare il vecchio ponte. Di sicuro, di Corridonia all’amministrazione provinciale di Pettinari non frega un bel niente. A lui interessa il secondo ponte sul Potenza, poiché è là che prende i voti. D’altra parte Treja ha sempre contato di più di Corridonia, che i voti te le dà comunque anche senza vaselina. Solo che noi, malgrado un’amministrazione comunale PD, di fronte a Provinciale PD, non contiamo un tubo.
Qualcuno mi ha detto: come, non ti interessi di Colbuccaro e di Passo del Bidollo? Non dici, né scrivi nulla? Rispondo: a Colbuccaro e a Passo del Bidollo hanno votato per questa amministrazione. Quindi, se c’è qualcuno che deve dire qualcosa sono gli abitanti di Passo del Bidollo e di Colbuccaro. D’altra parte, se hanno voluto applicare la legge del menga, adesso utilizzino la legge del volga.
IL “PONTE RASOFIUME SUL FIASTRA” come lo chiama Rapanelli secondo me è solo un “GUADO PER LE OCHE” come ho già scritto in altre occasioni, e forse si può assimilare ai tubi che sono stati messi sulla strada del Brennero per far passare le rane e i rospi che in quei posti attraversano la strada in gran numero.
La strada di Via Trincea delle Frasche è franata da ormai circa nove anni, la strada di Cigliano è franata e funziona a senso unco alternato da 4 anni circa, il ponte sul Fiastra è lesionato e fuori uso da 4 anni. La sindaca scrive sui giornali, a proposito della mancata progettazione della piscina a Macerata, che ci penserà Corridonia a realizzare questa opera. Ma con quali soldi, se non riesce a sistemare queste infrastrutture lesionate dallle intemperie dopo tutti questi anni. Per sistemere la strada di Cigliano, sarebbero bastati 30- 40.000 Euro, invece si è pensato di fare un’opera faraonica, dell’importo di € 400.000. Risultato, la strada è ancora interrotta. Gli abitanti di Colbuccaro e Passo del Bidollo, non possono andare più a Corridonia, ora non andranno più neanche a Macerata. Evviva questa è la buona amministrazione.
Piove, si salvi chi può!