di Gianluca Ginella
Sei strade provinciali chiuse per via di piccole frane, da questa mattina alle 7. Intanto a Pievebovigliana le famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case la scorsa notte stanno facendo rientro nelle abitazioni (leggi l’articolo). Nove le strade comunali chiuse nel piccolo centro dell’entroterra finito letteralmente sott’acqua a causa dello straripamento del torrente La Valle. Enormi disagi a Belforte del Chienti, dove nel corso della notte c’è stato un black out (che interessa ancora parte del Comune) e si sono allagati gli impianti sportivi finiti sotto un metro e mezzo d’acqua. A Ussita una frana ha interessato alcune abitazioni. Straripato il Potenza e il Chienti a Sforzacosta.
Disagi infiniti e danni per il maltempo. Mettendole in fila una dopo l’altra le strade provinciali chiuse da questa mattina sono la Sp 64, dopo l’abbazia di San Claudio, la Sp 138 tra località Canto e Chienti, la Sp 95 Pievebovigliana-Fiastra, la Sp 112 a San Liberato, la Sp 66 vicino al santuario di Macereto, la Sp 130 tra Ussita e Castel Sant’Angelo, la Sp 91 a Pian di Pieca, la Sarnano-Sassotetto e la Sp Corridonia-Colbuccaro (dove il guado sul fiume Fiastra è stato sommerso dall’acqua). Ma i problemi sono legati oggi soprattutto allo
straripamento di fiumi e del lago di Caccamo. Durante la notte le acque del lago hanno invaso gli impianti sportivi di Belforte del Chienti, sotto Borgo San Giovanni. “Il danno maggiore è quello degli impianti sportivi, dove è venuta una quantità d’acqua che ha allagato per un metro spogliatoi e campi di gioco (calcio, tennis, tiro con l’arco, ndr) – dice il sindaco Dino Catalini –. L’acqua ha divelto la recinzione ed è finita negli spogliatoi. Sulla strada che porta al campo sportivo sembra ci sia stato un bombardamento, con solchi di un metro. A occhio ci saranno danni per 15mila euro. Stavolta l’Enel è colpevole e se trovo gli estremi faccio denuncia perché non si può aprire la diga a mezzanotte, sapendo che veniva il maltempo. Stanotte anche un pickup della protezione civile è rimasto bloccato nell’acqua e sono intervenuti i vigili del fuoco per salvare gli occupanti, facendoli scendere dal tettuccio del mezzo dove erano saliti. Problemi ne ho avuti anche io che vivo vicino agli impianti sportivi. Per l’allagamento mi sono morti 22 polli, che sono affogati». Sempre a Belforte c’è stata una grossa frana sulla strada delle Fornaci Sabine, con alberi interi che si trovano pianti, dritti sulla strada. Gravi disagi a Ussita. Dove questa mattina è caduta una frana in località Sant’Eusebio dove 4 o 5 appartamenti, usate come case estive e quindi in questo momento vuoti, sono stati invasi da circa un metro di fango. E sempre in quel comune il torrente Ussita si è ingrossato e sta trascinando terra e sta minacciando la strada principale. A Fiuminata in località Pontile e San
Il torrente Ussita in piena lambisce la strada che conduce a Visso. La foto è stata scattata da Simone Gatto in zona Madonna dell’Uccelletto
Cassiano si sono allagate (si parla di strade e cantine), e il fiume Potenza è arrivato al livello massimo e minaccia di allagare i ponti. Stanotte è stato monitorato e il passaggio sui ponti è stato vietato. Il Potenza inoltre è straripato in località Chiarino di Recanati. Mentre il Chienti è straripato a Sforzacosta invadendo i campi. Blackout si sono registrati a Caldarola e Belforte, dove questa mattina alcune zone sono ancora senza corrente elettrica. A Macerata la situazione si è normalizzata. Piccoli disagi nel negozio da Di Pietro donna, in galleria del commercio, dove c’è stata una infiltrazione d’acqua. Sulla situazione di Pievebovigliana questa mattina c’è stato un incontro in Comune con protezione civile, Provincia e vigili del fuoco per fare il punto della situazione. Le famiglie stanno poco a poco rientrando nelle case e si stanno occupando di pulire le loro case dal fango. Lì la pioggia stamattina stava diminuendo. Intorno alle 17 a Pioraco in località Pontile si è rotto l’argine di un lago artificiale per la pesca sportiva. Sul posto sono intervenuti la protezione civile e i vigili del fuoco che sono al lavoro per ricostruire l’argine con sacchi di sabbia.
(servizio aggiornato alle 17,51)
***
Bilancio pesante per tutto il territorio regionale quello che segue l’ondata di maltempo. Due le vittime, entrambe in provincia di Pesaro. Un 77enne è caduto mentre stava controllando i danni riportati dal tetto di un capannone colpito da fortissime raffiche di vento, mentre a Monte Cerignone si registra una vittima per un incidente stradale. L’auto sulla quale stava viaggiando è infatti finita in un’enorme pozza d’acqua. Tratta in salvo, invece, una ragazza di Roccafluvione che era stata travolta con la sua auto da una grossa frana. I vigili del fuoco hanno lavorato per ora, prima di riuscire ad agganciarla ad una corda e a caricarla su un’ambulanza, bloccata però da una seconda frana. Alla fine il mezzo di soccorso è potuto ripartire dopo che una gru ha liberato la carreggiata. Torrenti e fiumi sono esondati, oltre che nel Maceratese, anche in provincia di Ascoli, Fermo e diverse famiglie sono state evacuate nella zona di Genga e San Vittore. Disagi in tutto il Fabrianese.
Sempre a causa dell’ondata di maltempo che ha interessato, sono in corso alcune provvisorie limitazioni al transito. E’ quanto comunica l’Anas in una nota, sottolineando che il personale sta operando per ripristinare la circolazione appena possibile, compatibilmente con l’evolversi delle condizioni meteo. Nelle Marche è provvisoriamente chiuso per allagamento lo svincolo di Monteprandone, sul raccordo Ascoli-Porto d’Ascoli, in direzione mare. I veicoli diretti al casello San Benedetto/Ascoli Piceno dell’autostrada A14 devono proseguire fino allo svincolo successivo (termine del raccordo), dove e’ possibile invertire la marcia e tornare allo svincolo di Monteprandone in carreggiata opposta (direzione Ascoli Piceno). Sulla strada statale 76 ”della Val d’Esino” (direttrice Perugia-Ancona) e’ stato provvisoriamente istituito il senso unico alternato della circolazione tra Genga e Serra San Quirico (km 31,500), in provincia di Ancona, a causa dell’esondazione del fiume Esino. Sulla strada statale 73bis ”di Bocca Trabaria” è chiuso lo svincolo di Serrungarina, in provincia di Pesaro Urbino, in entrate e uscita per i veicoli in direzione Urbino. Gli interventi di ripristino saranno presumibilmente completati in giornata. In Umbria e’ stata riaperta la strada statale 318 ”di Valfabbrica” (direttrice Perugia-Ancona), chiusa nella serata di ieri tra Osteria del Gatto (Fossato di Vico) e Schifanoia (Valfabbrica), in provincia di Perugia per allagamenti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17,40 – Sono nove le strade provinciali chiuse.
Le strade provinciali chiuse da questa mattina sono la Sp 64, dopo l’abbazia di San Claudio, la Sp 138 tra località Canto e Chienti, la Sp 95 Pievebovigliana-Fiastra, la Sp 112 a San Liberato, la Sp 66 vicino al santuario di Macereto, la Sp 130 tra Ussita e Castel Sant’Angelo, la Sp 91 a Pian di Pieca, la Sarnano-Sassotetto e la Sp Corridonia-Colbuccaro (dove il guado sul fiume Fiastra è stato sommerso dall’acqua).
Intorno alle 17 a Pioraco in località Pontile si è rotto l’argine di un lago artificiale per la pesca sportiva. Sul posto sono intervenuti la protezione civile e i vigili del fuoco che sono al lavoro per ricostruire l’argine con sacchi di sabbia.
questi brutti avvenimenti, nel nostro tempo non dovrebbero accadere. Le amministrazioni pubbliche, spendono soldi per pagare stipendi a persone titolate a monitore i fiumi, smottamenti e quant’altro. queste persone che si “nascondono” dietro leggi che potrebbero essere interpretate dagli stessi in maniera diversa, che non permettono di ripulire fiumi, torrenti e canali. Questo è il frutto di chi non ha saputo fare il proprio mestiere ed ora, dall’anno prossimo, ci ritroveremo a pagare accise sui carburanti, per fronteggiare le spese sostenute per questa calamità.
Grazie a tutte le amministrazioni che ci governano, in particolar modo, alla grande ed utile COMUNITA’ MONTANA!!!
Forse è ora, di mettere alla gogna i protettori dei letti dei fiumi.
Per ciò che mi riguarda dico che noi di Corridonia contiamo meno del due di coppe di fronte all’amministrazione provinciale e ai politici maceratesi. A Villa potenza avranno il secondo ponte sul Potenza. Il nostro aborto di ponticello sul Fiastra è intransitabile quando avvengono le piene del Fiastra. Eppure, il PD, che comanda in Provincia, ha preso un sacco di voti a Corridonia. I cittadini hanno eletto una sindaca PD con una maggioranza bulgara. il vicesindaco PD è presidente del Consiglio provinciale a 3000 euro al mese. E’ possibile che malgrado una sindaca bulgara PD e un vicesindaco PD presidente del Consiglio provinciale noi di Corridonia veniamo trattati a pesci in faccia? E da sempre: quando chiusero gli ospedali locali, il nostro ospedale, che serviva 12 mila abitanti ed alla stessa distanza dei 5000 abitanti di Treia dall’ospedale di Macerata, fu chiuso e quello di Treia restò aperto. Il motivo è presto detto: che quelli di Treia come elettorato è considerato più del nostro, a cui si può fare qualsiasi affronto, tanto i voti dei corridoniani li prenderanno lo stesso.
Perchè ti lamenti Rapanelli? C’è chi si spende e si danna l’anima per il suo ospedale e per il suo ponte, e c’è chi lo fa per avere il suo centro commerciale. Vuoi mettere?