Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 225 del 1992 per la straordinaria ondata di maltempo che sta colpendo l’intero territorio regionale da domenica 10 novembre. La richiesta è stata inviata questa mattina al Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Franco Gabrielli. Nella missiva Spacca ricorda le due vittime del Pesarese e i danni a attività produttive e famiglie.
”Evento paragonabile a quello del 2011, perchè la quantità d’acqua e la distribuzione delle precipitazioni è praticamente simile. Il rispetto dei divieti posti dall’autorità pubblica ha aiutato a contenere i danni alle persone. L’invito alla popolazione è di continuare a mantenere questo atteggiamento”. Lo ha riferito il direttore del dipartimento della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, nel corso della riunione presso la Sala operativa unificata, in videoconferenza con le Sale operative provinciali. Riunione dedicata alla programmazione degli interventi sul territorio e a un costante aggiornamento della situazione in corso, alla quale partecipano tutti i rappresentanti istituzionali del sistema marchigiano della protezione civile.
Sul fronte meteo la situazione nelle Marche, a partire dalla giornata di domani, evidenzia una tregua che non sarà lunga, ma che consentirà di riorganizzare gli interventi, in vista della nuova piovosità (”che speriamo sia contenuta” – ha auspicato -) comunque prevista per i prossimi giorni. Lo ha sottolineato lo stesso capo della protezione civile delle Marche Roberto Oreficini che ha fatto una panoramica della situazione a livello regionale. L’Anas segnala una viabilità ”complessivamente tranquilla” sulle arterie di propria competenza, con maggiori criticità nell’Ascolano e in alcune situazioni nel Maceratese. Le Ferrovie evidenziano una regolarità nei collegamenti lungo le tratte ”adriatica” e ”romana”, mentre il Corpo Forestale dello Stato vede impegnate sul territorio 33 pattuglie, in gran parte ora dislocate nel Maceratese, Ascolano e Fermano. Da stamane un elicottero del Corpo sorvola il territorio delle Marche per monitorare le maggiori criticità segnalate dalla protezione civile. Anche i Vigili del Fuoco stanno dirottando le proprie unita’ operative nelle zone meridionali della Marche, tuttora interessate dai fenomeni di maggiore intensità. Le situazioni piu’ critiche, come emerso dai collegamenti con le Sale operative provinciali, si segnalano nei bacini del Tronto, del Chienti e del Potenza. Nel Pesarese il livello di criticità si sta abbassando, anche se permangono situazioni che richiedono un attento monitoraggio, come a Cantiano dove due frazioni sono isolate. La situazione viaria va complessivamente migliorando: rimane chiuso il Passo della Contessa per un’interruzione sul versante umbro, mentre e’ stato aperto il casello autostradale (in uscita) di Pesaro.
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Onestamente sono orgoglioso di come tutta la macchina organizzativa della protezione civile si sia organizzata …! Grazie Volontari, grazie Provincia, Grazie ai vigili del fuoco .
Bisogna chiedere i danni a chi ha permesso lo scempio del territorio, di cui queste ne sono le conseguenze.
La colpa non è delle piogge, ma di come è stato trattato finora il territorio, capannoni filo-argine, centri commerciali e cementificazioni ovunque, disboscamenti, canalizzazioni innaturali e assenza di zone ove il fiume può espandersi nelle ondate di piena senza fare danni.
Basta ipocrisia!!