Sparvoli scrive ai sindaci, la trattativa con la Smea non si sblocca

Il presidente del Cosmari rivendica economicità di gestione e lungimiranza delle determinazioni assunte. Duro scontro epistolare con Carancini che sposa le tesi dei grillini
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Daniele Sparvoli

Daniele Sparvoli

Caro Sindaco, nel corso degli ultimi giorni ed in occasioni pubbliche abbiamo registrato degli interventi tesi a screditare l’attività del Cosmari. Nella fattispecie è stato fatto più volte riferimento ad ipotetici costi elevati che il Consorzio attribuirebbe ai Comuni Soci. Al fine di fugare i dubbi che tali esternazioni possono aver generato e nell’intento di fare chiarezza riguardo un così rilevante argomento, il Consorzio ha ritenuto opportuno diffondere l’analisi puntuale dei dati e la comparazione degli stessi con quelli più generali di altri territori e dell’intero paese che evidenziano economicità di gestione e lungimiranza delle determinazioni assunte dall’Assemblea Generale nell’adozione di un sistema tariffario che privilegia politiche ambientali virtuose.  Cordiali saluti. Daniele Sparvoli

Il presidente del Cosmari scrive a tutti i sindaci della provincia ma sembrerebbe rivolgersi principalmente a quello di Macerata perchè l’analisi dei dati citati nella lettera sono comparati alle medie nazionali e regionali ma il capoluogo è più volte chiamato in causa: «Le tariffe applicate dal Cosmari ai Comuni soci della Provincia, modulate per volontà dell’Assemblea dei Sindaci con metodo meritocratico, favorendo i Comuni virtuosi e penalizzando gli altri, sono di gran lunga inferiori alle medie nazionali. I Comuni della Provincia, soci del Cosmari, spendono mediamente per raccolta e smaltimento 80 euro per abitante, mentre il Comune di Macerata, in ritardo nella differenziata, spende circa 115 euro per abitante. La Tarsu media pagata dai cittadini dei Comuni della Provincia di Macerata che conferiscono i rifiuti al Cosmari risulta essere tra le migliori sul territorio nazionale e inferiore del 33% rispetto a quella pagata dai cittadini del Comune di Macerata. Il risultato raggiunto con il porta a porta dalla maggior parte dei Comuni della Provincia di Macerata è tra i migliori a livello nazionale e regionale, nonostante il ritardo del Comune capoluogo che contribuisce negativamente al raggiungimento dell’80%  di raccolta differenziata, traguardo che potrebbe segnare la definitiva chiusura del termovalorizzatore»

smea cosmari

Un passato momento della lunga trattativa con la protesta dei dipendenti

Sempre più duro lo scontro dunque tra Comune di Macerata e Cosmari anche perchè nonostante le reiterate sollecitazioni giunte da Pettinari (leggi l’articolo) e dai sindacati (leggi l’articolo) la trattativa per l’acquisizione della Smea non sembra sbloccarsi.  Non coincidono le valutazioni tra le due parti sulla questione degli stipendi dei cinque dirigenti Smea:  «Il Cosmari ha formulato al Comune di Macerata la richiesta di poter ottenere un impegno ad una volontaria riduzione del 30% della parte dello stipendio prevista dal contratto integrativo delle figure apicali e di una altrettanta volontaria riduzione di compenso da parte del direttore generale Smea fino al raggiungimento di quello del direttore del consorzio Giampaoli, se la proposta fosse accettata nella sua completezza rimarrebbe comunque per il Cosmari un maggior costo di circa 70mila euro l’anno poiché i 42.300 euro eventualmente messi a disposizione dal Comune di Macerata non andrebbero ad abbattere i costi del Cosmari, ma finirebbero in un fondo di ripartizione comune ad altri dipendenti. Il costo totale ammonterebbe quindi a 112.300 euro l’anno. Qualora la proposta non fosse accettata dai quattro apicali il costo salirebbe a a 137.300 euro l’anno (lo stipendio medio lordo di 4 dipendenti)».

Sparvoli subito dopo la lettera inviata a tutti i sindaci si rivolge poi direttamente a Carancini: Caro Romano, è  con estremo rammarico che ancora una volta mi trovo a dover registrare i tuoi attacchi al Cosmari. In occasione del varo dell’ATA, alla presenza di molti tuoi colleghi Sindaci e del Presidente Pettinari hai sostenuto che i “costi del Cosmari sono elevatissimi” nel pomeriggio dello stesso giorno, in occasione dell’Assemblea Cisl e sabato anche sulla stampa hai dichiarato che la trattativa per l’incorporazione Smea e’ ferma ” solo per 30 mila euro”. In passato, nel chiedere le dimissioni del sottoscritto e del CDA hai sostenuto che avevamo “buchi di bilancio” e che costituivamo “pubblico pericolo”. Tutte dichiarazioni, nessuna esclusa, destituite di ogni fondamento che come in precedenza mi trovo a dover respingere. Superi te stesso quando dichiari alla stampa “sono pronto a ragionare con il M5S, su alcune idee, penso ad esempio al Cosmari che loro sostengono vada chiuso, noi lo abbiamo detto molto prima”. Nel precisare che non mi risulta che M5S abbia chiesto la nostra chiusura, permettimi di ricordare che il Consorzio è  patrimonio dei 57 Comuni della nostra Provincia e quindi anche dei cittadini che hai l’onore di amministrare. Questo “malandato” Consorzio, che addetti ai lavori e stampa nazionale indicano come uno dei migliori esempi di gestione pubblica dei rifiuti, per risultati economici ottenuti e per qualità ambientale espressa ha bisogno anche del tuo fattivo contributo, caro Romano, per crescere e raggiungere nuovi importanti obiettivi. Quanto conseguito si è reso possibile grazie alla coesione e lungimiranza dei tuoi colleghi Sindaci ed alla preziosa collaborazione dei 320.000 abitanti dell’intera Provincia nonchè dei 350 dipendenti Cosmari che auspico quanto prima si uniranno ai 72 colleghi Smea, ma le tue improprie denunzie, nell’avere poco di costruttivo, finiscono per prestare il fianco a chi da tempo mira a demolire il nostro virtuoso modello pubblico. Sinceramente e cordialmente. Daniele Sparvoli , Presidente Cosmari “



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