Trattativa Smea-Cosmari
L’ultimatum dei sindacati

Scaduti i termini per la costituzione dell'Ata che assegnerà la gestione provinciale dei rifiuti. Cresce la preoccupazione per lo stallo. Offerto all'amministratore delegato dell'azienda maceratese Monachesi un incarico di ottavo livello non dirigenziale
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Matteo Pintucci

Matteo Pintucci

di Gabriele Censi

“Non c’ è più tempo, la parti ci dicano cosa vogliono fare e se ne assumano le responsabilità”. La trattativa Smea-Cosmari è in una fase di stallo che allarma i sindacati. Oggi hanno incontrato la stampa per sollecitare i vertici dalle due aziende a dare chiarimenti e il presidente della Provincia Antonio Pettinari, che si era fatto garante con una proposta di mediazione, a dare seguito all’iter di costituzione dell’Ata, l’autorità territoriale d’ambito. “La posizione del Cosmari – spiegano i rappresentanti sindacali – è chiara, e si basa su tre elementi: la riduzione degli stipendi ad personam per la parte accessoria, i cosiddetti superminimi; il reinquadramento dell’amministratore delegato (Stefano Monachesi ndr) con un contratto non dirigenziale di ottavo livello; l’impegno sindacale a evitare dinamiche di rincorsa salariale”.

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Aldo Benfatto

Aldo Benfatto

“La nostra risposta è di piena disponibilità pur non potendo entrare formalmente nella trattativa e sugli stipendi che sono diritti individuali – dice Matteo Pintucci, segretario Fl-Cgil di Macerata – ma la dichiarazione del Cosmari è carente sul progetto industriale complessivo, c’è una questione sicurezza, impianti vecchi e  precariato ancora presente”. “Il nostro obiettivo è avere un unico soggetto pubblico ‘in house’ – aggiunge Marco Ferracuti, segretario Cisl Macerata per evitare l’affidamento della gestione provinciale attraverso un bando europeo che ci espone a ingressi di soggetti lontani dal nostro territorio. Sono scaduti i 90 giorni previsti dalla Regione per la costituzione dell’Ata, i tempi sono stretti per prendere delle decisioni e non possiamo lasciare cadere la questione nel silenzio generale senza che nessuno se ne assuma le responsabilità”.

Fabrizio Valentini e Marco Ferracuti

Marco Ferracuti e Fabrizio Valentini

“Scriveremo al presidente Pettinari e ai vertici delle due aziende – interviene Aldo Benfatto, segretario Cgil Macerata – perché non è possibile che qualche decina di migliaia di euro blocchi la chiusura di una trattativa che è un’occasione storica per la nostra provincia, la situazione di stallo è incomprensibile”. “Non abbandoneremo la battaglia finchè ci saranno delle possibilità – conclude Fabrizio Costantini, segretario Fit-Cisl Macerata – abbiamo un servizio di qualità con ottime tariffe, sull’Ato ci sono già le deliberazioni di tutti i Comuni, per la discarica di Cingoli si è sbloccato l’iter, non possiamo lasciare tutto in mano a un gestore esterno”

Stefano Monachesi

Stefano Monachesi

Resta l’interrogativo su quali sono le motivazioni reali del blocco se dall’incontro dello scorso 19 dicembre tra le parti si sarebbe convenuto sui parametri economici di valutazione e sulle richieste di perequazione degli stipendi,  con  la disponibilità del Comune di Macerata ad alimentare un fondo di 43 mila euro annuali a questo scopo.

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Il tavolo delle trattative con il presidente della provincia Antonio Pettinari

 



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