Studenti umanoidi
per promuovere Unimc

E' stata presentata questa mattina la nuova campagna promozionale dell'Università di Macerata, realizzata dagli studenti che l'hanno progettata e hanno prestato i loro volti. Il fotografo e docente Paolo Manina li ha ritratti senza capelli per evitare ogni connotazione. Lo slogan è "Ci interessa ciò che ti fa muovere"

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I componenti del Laboratorio di comunicazione

 

di Alessandra Pierini

L’Università di Macerata arruola un esercito di studenti umanoidi per affrontare le sfide che in futuro attendono l’Ateneo. Nessuna iniezione transgenica, niente a che vedere con modificazioni genetiche specifiche, è bastato “privare” dei capelli i volti di un gruppo di giovani iscritti ad Unimc, selezionati attraverso un bando e scelti anche per i loro tratti somatici, che si sono prestati per la campagna di comunicazione dell’Università. I soggetti sono stati fotografati a mezzo busto, i loro visi privati della naturale cornice, assumono gravità e profondità  e i loro  sguardi rivolti in avanti, diventano penetranti ma non interpretabili. “Ci interessa ciò che ti fa muovere” recita lo slogan volto a sottolineare l’attenzione alle motivazioni e ai valori, più che all’immagine.
Anche quest’anno  la promozione per incentivare le immatricolazioni di Unimc punta su creatività giovanile e fotografia d’autore. Come lo scorso anno, infatti, l’Ateneo si è affidato all’ingegno degli studenti  del Laboratorio sulla comunicazione di Ateneo, ma l’immagine porta la firma d’autore di Paolo Monina, artista apprezzato in tutta Italia, docente a contratto della facoltà di Scienze della Comunicazione pubblicitaria. A coadiuvarlo sono state la professoressa Paola Papakristo, coadiuvata dalla delegata del rettore alla comunicazione Lucia D’Ambrosi e dalla docente di semiotica Gianna Angelini.

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L'intervento del rettore Luigi Lacchè

«Credo che il nostro Ateneo – ha sottolineato il rettore Luigi Lacchè, nel corso della presentazione di questa mattina – sia molto attivo nel mettere gli studenti al centro, lo dimostrano l’Unifestival, Musicultura e da quest’anno anche il Macerata Opera Festival. Per la seconda volta abbiamo voluto che fossero i nostri studenti a elaborare la campagna di comunicazione che quest’anno è molto forte, d’impatto e affronta il tema dell’identità. Gli studenti scelti per essere fotografati sono quelli mossi da qualcosa e i messaggi che vogliamo trasmettere sono motivazione, coraggio e determinazione. L’anno 2011 ci ha dato grande soddisfazione con l’aumento delle immatricolazioni del 7% e siamo certi che la comunicazione, da sola, non muove gli studenti, ma vogliamo dare un segnale con una campagna che tutto è meno che banale e fa riflettere».

 

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Paolo Monina, artista e docente di Scienze della Comunicazione

Ha spiegato le caratteristiche della campagna il suo autore Paolo Monina: «Ho voluto rendere i ragazzi tutti uguali, come se indossassero una divisa senza alcuna connotazione. la campagna non è ascrivibile a un tempo preciso, è priva di connotazioni storiche e può essere proiettata nel futuro. Ho focalizzato tutto sul loro sguardo. I soggetti sono elementi pensanti, non avulsi dalla realtà. Ho cercato di immedesimarmi negli studenti, per capire le loro problematiche e la loro idea di futuro e la mia conclusione è stat che il futuro non esiste, che credere nel futuro significa credere in se stessi, basandosi non su promesse ma sulle proprie convinzioni» .

Il messaggio in questo modo non potrebbe essere frainteso, comunicando invece una tendenza all’omologazione? «L’omologazione in futuro ci sarà comunque e noi alludiamo ad un movimento interiore capace di vincerla».
I ragazzi che hanno lavorato all’ideazione degli slogan, alla selezione e alla post produzione delle immagini, alla ripresa del backstage attraverso foto e video sono Debora Angileri, Daniele Antonini, Nicolas Baccani, Alessandra Chiusaroli, Simone Corradini, Cristian De Angelis, Alessandro Giacchetta, Elena Marilungo, Luigi Maria Martucci, Lorella Nazzecone, Alessandro Paradiso, Davide Tartaglini e Federico Giorgetti.

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La mostra di Palazzo Coventati

Alessandra Chiusaroli ha prestato il suo volto. Irriconoscibile con i lunghi capelli biondi spiega: «Spero di poter essere d’incoraggiamento per tutti coloro che sono timorosi di affrontare un percorso di laurea umanistico». Con lei anche Federico Giorgetti, 39 anni, alla sua seconda laurea, in carrozzina per un incidente stradale sul lavoro: «Mi piace portare il mio stato fisico come esempio – ha dichiarato – per generare una riflessione su come anche lo stare in carrozzina non preclude la possibilità di essere parte attiva della società». C’è poi Luisanna Ramirez, nata nella Repubblica Dominicana: «Unimc mi ha dato tanto e mettere la mia faccia è stato un modo per dire grazie». Sono stati fotografati anche Noemi Villani, Carlo Giuseppe Rogante, Alessia Sabbatini, Alessandro Vecchio e Amanda Lopes Antunes. Vista la qualità dei risultati saranno allestite anche due piccole mostre all’interno dei cortili di Palazzo Conventati e Palazzo Ciccolini.

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Alessandra Chiusaroli ha prestato il suo volto

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La conferenza di presentazione di questa mattina

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