Il commissario straordinario dell’Ast Antonio Draisci
di Luca Patrassi
L’anno che verrà. Si potrebbe partire dalla canzone di Lucio Dalla o dai pensieri di Giacomo Leopardi per cercare di spiegare le mosse dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata che cambia sigla e loghi ma non il modo di operare. Mancano i medici specialisti, alcuni reparti registrano pesanti carenze di organico, i pochi posti a tempo indeterminato che si mettono a concorso non vengono tutti coperti per diverse motivazioni (la carenza appunto di specialisti, il fatto che i pochi che ci sono scelgono le sedi più attrattive) e l’Ast di Macerata apre il 2023 con la solita determina che annuncia il solito avviso pubblico di ricerca di medici a tempo determinato per le specialità più in emergenza, le solite. Sembra di essere alla fine dell’anno, allo scambio degli auguri, ovviamente i migliori possibili pur sapendo che miracoli non se ne fanno. Dunque anche il nuovo commissario straordinario dell’Ast di Macerata si inserisce in un filone seguito (inutilmente) da anni: quello della ricerca di personale a tempo determinato (neanche a tempo indeterminato) per alcune specialistiche che sono in emergenza in tutto il Paese e qui, forse, anche di più per effetto del fatto che si continua a non ottimizzare i servizi e le risorse umane disperdendole nel territorio, in alcuni casi per servizi quasi per nulla frequentati dagli utenti.
Ecco comunque l’ultima determina dell’Ast di Macerata. La Direzione dell’Azienda Sanitaria Territoriale ha conferito mandato all’unità operativa Risorse Umane «per l’indizione – si legge nell’atto – di un avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di incarichi a tempo determinato a dirigenti medici in varie discipline, su posti vacanti in organico nelle more della copertura a tempo indeterminato, al fine di garantire il regolare funzionamento delle attività assistenziali secondo gli standard quali-quantitativi previsti dai Lea». Anche questa ultima frase, “il regolare funzionamento” ricorre negli atti da almeno un paio di anni a questa parte e siccome i numeri non cambiano, speriamo che il regolare funzionamento dell’attività sia rimasto. Ecco comunque le discipline oggetto della ricerca di medici. Anatomia Patologica: posto vacante nelle more della copertura a tempo indeterminato; Cardiologia, posti vacanti nelle more della copertura a tempo indeterminato; Medicina d’emergenza-urgenza, posti vacanti nelle more della copertura a tempo indeterminato; Malattie Infettive, posti vacanti nelle more della copertura a tempo indeterminato.
L’anno che verrà, o quello che è appena, iniziato, ci si augura sarà migliore del precedente e dunque all’avviso pubblico risponderanno decine e decine di specialisti. Non come quei concorsi in cui sono di più i componenti della commissione esami che i partecipanti. Il 2023 andrà sicuramente meglio del 2022 anche se il bando contiene la conferma del dogma della infallibilità della burocrazia pubblica: per la Medicina di Urgenza è (e per le altre specialistiche) è richiesta la specializzazione o l’iscrizione agli ultimi due anni della Scuola di specializzazione, quella stessa specializzazione che la stessa azienda sanitaria invece non ha chiesto alle cooperative per coprire i turni nei Pronto Soccorso, pur pagando il quadruplo (rispetto ai dipendenti) i medici targati Coop.
Bravi proprio i medici delle cooperative, mi ha visitato uno di loro domenica notte, non mi ha fatto fare nessun tipo di controlli ulteriore affidandosi solo alla sua "esperienza" (perché avrà avuto più di 70 anni) e non ha fatto nemmeno il passaggio di consegne col medico della mattina col risultato che il turno successivo hanno dovuto rivisitare tutti! Se non c'era il medico della cooperativa era uguale...che tristezza.....stiamo riducendo la sanità a brandelli.
Letizia Morichetti importante è che ha visitato bene
Considerato quanto si spende per tenere i medici della cooperativa (per cui non è richiesta nessuna specializzazione, quindi in pronto soccorso potrebbe pure venirci un ginecologo o dermatologo....senza nulla togliere ma sono specialisti in altro) non mi aspettavo che marcassero il cartellino al cambio turno senza nemmeno fare il passaggio di consegne! C'erano due medici quella notte, uno invece era dell'ospedale e indovina alle 10 stava ancora lì a fare il suo lavoro! Tanto di cappello!
considerato l'età aveva esperienza da vendere, una volta non vi erano tutti questi ritrovati, si comprendeva prima, meglio e di più....con tutti questi ritrovati fanno altro che confusione
Francesca Acquasanta direi proprio di no, se non era per le analisi del sangue sballate ha detto che non avevo niente ei avrebbe rimandata a casa, solo voleva ripetere le analisi del sangue. Premetto che alle 6 di mattina in fila non c'era più nessuno di fuori ma dentro il pronto soccorso pieno di barelle e pazienti "in attesa" come me , alla mia richiesta "quando farò le analisi" la risposta è stata "al cambio turno" (della serie me ne lavo le mani) la mattina dopo , dopo che il medico non della cooperativa ha fatto fare eco e RX prognosi: polmonite
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