«Lasciato fuori dal Pronto soccorso,
non posso assistere mio figlio disabile»

CIVITANOVA - Lo sfogo di un padre: «Lui non può camminare, scrive a me e mia moglie quando andiamo, ma non ci viene consentito di raggiungerlo. E' assurdo»

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L’ingresso del pronto soccorso (Foto d’archivio)

 

di Laura Boccanera

«Lasciato fuori dal pronto soccorso, non posso assistere mio figlio disabile. Solo a Civitanova succede, negli altri pronto soccorso delle Marche si può entrare. Dalle 10 di questa mattina sono fuori ad aspettare».

La denuncia arriva da Roberto Colonnelli, papà di un ragazzo di 37 anni disabile trasferito questa mattina alle 10 al pronto soccorso di Civitanova dal Santo Stefano di Porto Potenza per problemi respiratori. Il ragazzo che non può camminare è disabile al 100% e la mamma ha la delega per l’assistenza, ma invano da questa mattina i genitori attendono all’esterno senza la possibilità di vederlo: «lui ci sta mandando anche dei messaggi, chiede quando andiamo, ma dobbiamo spiegargli che non ci lasciano entrare – dice Colonnelli – è l’unico ospedale delle Marche per il quale il direttore sanitario vieta la presenza del familiare vicino al malato».

Dopo il Covid infatti al pronto soccorso di Civitanova non è possibile l’accesso ai familiari se non nella sala d’aspetto come forma di precauzione. Ma il papà del ragazzo denuncia anche i tempi di attesa: «da questa mattina alle 10 chiamando al numero diretto ci dicono solo che sarà il prossimo. Ho chiamato quasi ogni ora, alle 12,30, alle 13,30 e alle 14,30 e mi rispondevano sempre che sarebbe stato il prossimo. Sinceramente mi sento preso in giro. Mi è stato anche detto che i pazienti in codice rosso hanno la precedenza ma io in 5 ore non ho visto arrivare nemmeno un’ambulanza. E’ assurdo non poter rimanere vicini ad un paziente disabile».



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