Il coordinamento provinciale del partito è stato nominato durante la conviviale di ieri sera
di redazione CM
«Donne e uomini forti e capaci, insieme renderemo il partito ancora più forte». Con queste parole il commissario per la provincia di Macerata di Forza Italia, Gianluca Pasqui, ha nominato il coordinamento provinciale del partito ieri sera nel corso di una conviviale a Casette Verdini di Pollenza. Ha portato il suo saluto da remoto anche l’onorevole Francesco Battistoni, commissario regionale Marche di Forza Italia.
Tra le assenze eccellenti quella di Riccardo Sacchi, ex coordinatore provinciale del partito e attuale assessore del Comune di Macerata che, secondo i bene informati, non era stato neanche invitato. Non c’erano neanche i consiglieri comunali Sandro Montaguti e Barbara Antolini. Presente invece Raffaele Delle Fave. Assenti anche il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, il vice Claudio Morresi e i consiglieri.
«In un clima di grande entusiasmo – si legge in una nota del partito – Pasqui ha personalmente consegnato ad ogni componente del coordinamento la lettera di nomina, auspicando un partito sempre più forte e unito, capace di fronteggiare con spirito di collaborazione le tante sfide che lo aspettano e di dare ai cittadini quelle risposte che spesso attendono da tempo».
«E’ per me un grande onore, ma anche un onere, quello di poter guidare un gruppo fatto di donne e uomini competenti e capaci. Sono certo che insieme potremo rendere il nostro partito ancora più forte. Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione, ma soprattutto ringrazio l’on. Francesco Battistoni per la fiducia riposta nella mia persona» ha detto Pasqui nel salutare i presenti alla conviviale.
Fanno parte del nuovo coordinamento provinciale di Forza Italia Macerata: Corrado Perugini (vice coordinatore), Michele Bacchi, Paolo Giannoni, Edoardo Gallotta, Armando Battaglini, Alessia Carsetti, Valentina Salvucci, Samuele Grasselli, Andrea Manciola, Ivano Ponticiello, Roberto Scorcella, Guido Carioli, Antimo Flagiello, Emanuele Carloni e Sandro Montaguti.
Sono stati nominati responsabili dei dipartimenti: Gianni Menghi (Politica economica), Luigi Bartocci (Bilancio e Finanze), Nicoletta Governatori (Sanità), Francesco Turchi (Politiche dell’Unione Europea), Loretta Dichiara (Professioni), Sebastiano Grandoni (Diritti degli animali), Simone Torresi (Tutela dei consumatori), Carmelo Ceselli (Famiglia), Marco Bernabei (Ambiente e territorio), Riccardo Nardi (Casa, edilizia sociale e riqualificazione dell periferie), Rosella Ruani (Attività produttive e tutela delle imprese), Luca Scorcella (Sicurezza alimentare e difesa del cibo italiano nel mondo), Raffaele Delle Fave (Lavori Pubblici), Uliano Salvatori (Lavoro), Alver Torresi (Sport), Michele Palermo (Pesca e demanio), Pietro Ricci (Aree interne), Giulio Bischi (Politiche della montagna), Tiziano Siviglia (Attività di servizi alle imprese, istituzioni e cittadini), Stefano Maraviglia (Arti e mestieri), Luisa Paoloni (Volontariato).
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Ammàppete che scisma? Roba da far tremare il leggendario portone della cattedrale di Wittenberg. Che farà Pasqui, anche lui attaccherà da qualche parti le tesi che hanno portato ad un si dirompente evento che nemmeno al tempo del Big Bang? E quale sarà la tremenda risposta dello scisso. Sacchi, forte dell’appoggio di Ciarapica a cui fece da tutor nel famoso passaggio da Salvini a Berlusconi, che qualcuno lo perdoni, come reagirà? Fonderà anche lui una nuova dottrina o pacificamente andrà dove Pasqui avrebbe già deciso e non mi pare da solo, di mandarlo? Eh sì, questi nostri politici locali, varranno quel che varranno, quanto non si sa ma di certo sanno sempre come tenere sveglio… l’attentissimo spettatore. Certo che certe decisioni, avvallate anche dal senatore di Montefiascone che mi danno molto vicino al Gran Capo dovrebbero far male, molto male. Ma il nostro… vostro assessore allo sport saprà reagire con lo stesso spirito con cui ha annullato la festa di Capodanno che ancora è rimasta nel gozzo di tanti suoi osservatori.
Caro Sandro Micucci,
beato tu se certe sfilate ti tengono sveglio. A me provocano invece un sonno e una noia mortali. A parte il fatto che emblematicamente non leggo, tra le parentesi delle competenze, la voce cultura (ma questo sarebbe il meno), mi veniva solo da pensare che, mentre si attende lo sfaldamento annunciato del PD, a separarsi ci pensano questi di Forza Italia. Poi, tuttavia, il sonno ha preso il sopravvento e non ho capito come va a finire lo show (ovviamente sopravvivo senza grossi problemi).
Autoreferenzialità a gogò, ipse dixit.