I capigruppo di minoranza a Troiani:
«Stiamo tra silenzi ufficiali e pettegolezzi,
si autosospenda se tiene alla città»

CIVITANOVA - Dopo le dichiarazioni di ieri a Cm, oggi le opposizioni chiedono compatte al presidente del Consiglio comunale, indagato per violenza privata e lesioni, un passo indietro. «Sarebbe il doveroso rispetto per la comunità e le sue istituzioni. L’eventuale indisponibilità a farlo sarebbe solo il segno d'indifferenza verso le aspettative di chiarezza»

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Fausto Troiani presidente del consiglio comunale

 

Il caso Fausto Troiani, indagato per lesioni e violenza privata, compatta la minoranza: tutti i capigruppo di opposizione del consiglio comunale, dopo le singole dichiarazioni rilasciate ieri su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), oggi chiedono la autosospensione del presidente del Consiglio comunale attraverso una nota congiunta. Questo dopo la notizia dell’indagine a suo carico per lesioni e violenza privata ai danni di una donna romena di 34 anni.

I consiglieri Francesco Micucci, capogruppo del Pd, Roberto Mancini capogruppo Dipende da Noi, Mirella Pagliunga capogruppo Mirella Paglialunga per Civitanova,  Letizia Murri capogruppo Ascoltiamo la città, Piero Gismondi  capogruppo La nuova città e Silvia Squadroni capogruppo di Siamo Civitanova annunciano per domani una conferenza stampa e chiedono in una nota a Fausto Troiani di autosospendersi: «la complessa vicenda giudiziaria del presidente del consiglio comunale Troiani – ribadiscono –  ha portato sconcerto nella comunità civitanovese. La situazione che si è creata non può essere lasciata al silenzio ufficiale e al proliferare dei pettegolezzi. Quando rappresentanti delle istituzioni vengono indagati soprattutto di fronte a reati di evidente rilievo morale e sociale, si crea facilmente un clima di sfiducia generale. In questi casi sono sbagliati i due atteggiamenti estremi: chi governa è tentato di andare avanti come se niente fosse, come se i politici fossero al di sopra del comune cittadino; chi è all’opposizione è tentato di dare già per colpevoli gli indagati solo per strumentalizzare la vicenda. Noi consigliere e consiglieri di di minoranza chiediamo invece che sia compiuto un gesto di tutela tanto della dignità del comune di Civitanova quanto della dignità degli indagati. Per questo al presidente Troiani chiediamo di autosospendersi dal ruolo istituzionale che sta ricoprendo finché i fatti non saranno chiariti dalla magistratura. È un gesto che esprime il doveroso rispetto per la comunità civitanovese e per le sue istituzioni. L’eventuale indisponibilità a fare questo passo indietro sarebbe solo il segno di un’indifferenza verso la città e verso la sua legittima aspettativa di chiarezza».

 

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