Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena
La denuncia del Partito Democratico di Potenza Picena sui problemi della nuova scuola di Porto Potenza è «l’ennesima strumentalizzazione politica di un’opera che la città aspettava da anni». Così la sindaca Noemi Tartabini replica al Pd locale, che nei giorni scorsi aveva elencato una serie di problemi alla nuova “Rita Levi Montalcini” (leggi l’articolo). «Leggendo quanto diffuso nei giorni scorsi dal Partito Democratico cittadino in merito alla nuova scuola di Porto Potenza Picena – replica Tartabini – viene da chiedersi se i consiglieri comunali, che rivestono un ruolo istituzionale in rappresentanza del Pd, comprendano la gravità dell’esporre le questioni in oggetto restituendo un quadro distorto, surreale e ingiustificatamente allarmistico. Porto Potenza Picena ha una scuola primaria nuova, sicura, progettata e realizzata da professionisti che hanno vinto un bando europeo, collaudata da altrettanti professionisti terzi, approvata da Genio civile, Asur, vigili del fuoco e da tutte le autorità di cui la normativa richiede pareri e autorizzazioni in merito. È dunque il loro operato che oggi il Pd sta mettendo in discussione».
La nuova scuola a Porto Potenza
Dato che attualmente accoglie due scuole, gli interni sono stati rivisti, fa presente la sindaca. «Ovviamente, gli spazi sono stati pensati per la fruizione da parte dei soli alunni della scuola primaria. Oggi, in via del tutto transitoria, l’edificio, grazie alle sue dimensioni, con gli accorgimenti e le relative autorizzazioni, ospita anche quelli della secondaria di primo grado, con una inevitabile ridefinizione delle aree – continua Tartabini -. E allora l’auditorium, la cui conformazione progettuale è stata pensata per essere solo auditorium, diventa anche aula di musica. Le altre aule laboratoriali, in cui gli alunni avrebbero dovuto trascorrere un tempo ridotto, diventano aule ordinarie per l’intero orario di lezione. Con tutti gli adattamenti del caso. Se, negli anni, tutte le amministrazioni avessero adeguatamente curato l’edilizia scolastica sul nostro territorio, forse oggi vivremmo circostanze diverse. È davanti a spazi fatiscenti e tutt’altro che sicuri che occorrono toni allarmistici. Non certo davanti a situazioni come quelle attuali».
«Ancora, definire criticità l’otturazione di bagni a causa dell’eccessiva quantità di carta non idrosolubile (destinata alle mani) gettata nel wc, con anche residui di materiale plastico, lascia perplessi – aggiunge la prima cittadina -. Sono episodi che, purtroppo, accadono in ogni scuola, vecchia o nuova. Così come lascia perplessi la descrizione distorta del sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco (con nota trasmessa in data 8 novembre 2022). Quello effettuato è stato un sopralluogo concordato, di routine, previsto per il rilascio del Certificato prevenzione incendi. A tale incontro hanno preso parte sia il Comune che l’istituzione scolastica. Nessuna rilevazione a sorpresa dunque né tanto meno documento “segreto”. Se i vigili del fuoco avessero riscontrato problematiche importanti, la scuola sarebbe stata chiusa immediatamente da loro. Ciò che invece è stato prodotto è una nota con richiesta di integrazione di alcuna documentazione in aggiunta alla sistemazione di elementi finalizzati a regolarizzare la pratica antincendio: si è dunque provveduto ad alzare il volume dell’allarme, ad implementare la segnaletica specifica, a togliere i “fermi” apposti dagli utilizzatori per tenere aperte le porte antincendio, a fornire il certificato di conformità delle tende, assolutamente a norma poiché adeguate dal vecchio edificio della scuola media, e ad inserire una serie di ostacoli negli angoli più bassi dell’ingresso così da facilitare l’uscita degli alunni e del personale in situazioni emergenziali. Vogliamo davvero far passare il messaggio che, sulla base di questi elementi, la scuola non sia sicura? I Vigili del fuoco sono gli stessi che hanno visionato e approvato il progetto a suo tempo. Di che cosa sta parlando il Pd dunque?».
Noemi Tartabini ribadisce la consapevolezza della propria amministrazione di dover mettere mano ad ulteriori accorgimenti. Inoltre, sono state reperite risorse per una nuova scuola media e dell’infanzia a Porto Potenza. «Ci sono cose che possono essere migliorate, indubbiamente. Come accade nei primi mesi di vita di ogni opera, pubblica o privata, con i dovuti assestamenti. Con questa consapevolezza, l’amministrazione è sempre stata pronta a rispondere, in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora, ad ogni esigenza, ad ogni problematica sollevata dalla scuola, con interventi immediati, anche da parte delle aziende che hanno costruito la struttura. L’ascolto è stato costante anche in fase progettuale, con la consapevolezza che ogni soggetto coinvolto dovesse affidarsi all’altro per i più specifici ambiti di competenza. Abbiamo preso parte ai consigli d’istituto, intervenendo senza remore, dialogando, mostrando la massima disponibilità. E siamo certi che le istituzioni scolastiche hanno apprezzato tutto questo – conclude la sindaca -. Quindi a cosa assistiamo oggi? All’ennesima strumentalizzazione politica di un’opera che la città aspettava da anni. Ricordiamo al PD che quest’amministrazione, dopo aver adeguato gli edifici di Potenza Picena, ha in programma di proseguire sul campo dell’edilizia scolastica realizzando anche la scuola media e la scuola dell’infanzia a Porto Potenza di cui già sono state reperite le risorse economiche ministeriali e per la quali stanno andando avanti le procedure».
Grazie delle delucidazioni.
Per 11 anni non si sono preoccupati delle scuole ora che vogliono?
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