«Con Legnini la ricostruzione è partita,
preoccupati che venga sostituito»
I comitati chiedono incontro con Meloni

SISMA - L'ipotesi di un cambio e di una smantellamento della struttura commissariale preoccupa: «Non vogliamo che si blocchi l’enorme lavoro di semplificazione e sostegno svolto negli ultimi anni, vanificando le speranze di chi attende una casa da anni»

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Giovanni Legnini

 

«Siamo seriamente preoccupati per eventuali sostituzioni di Giovanni Legnini o addirittura per la soppressione della struttura commissariale», a dirlo il coordinamento comitati terremotati che chiede incontro alla premier Giorgia Meloni dopo la nomina di Legnini a commissario straordinario della Protezione civile a Ischia per il post frana e per la cui sostituzione circola il nome di Guido Castelli, neo senatore ascolano di FdI (leggi l’articolo).

«Le difficoltà in merito all’applicazione della legge per il finanziamento della ricostruzione, passando attraverso governi politicamente diversi, non sono certamente finite. Siamo arrivati al sesto anno dal terremoto del 2016 e al tredicesimo dal sisma del 2009 – dicono -. Dopo quattro anni di paralisi normativa finalmente l’avvento dell’attuale commissario ha messo in moto la ricostruzione del centro Italia con una serie di semplificazioni normative e attuative e una attenzione particolare ai problemi locali, risolti solo tramite il confronto diretto. L’attuale commissario, infatti, ha mostrato grande competenza, iniziativa e concertazione con la popolazione e i loro rappresentanti sindaci di ogni colore politico. Ha saputo ascoltare, trovando soluzioni coraggiose, strutturali, fattive e condivise, tramutando questa complessa interazione fra diverse parti in soluzioni normative ed ordinanze efficaci. Sarebbe irresponsabile smantellare proprio ora una struttura commissariale che anzi andrebbe consolidata per il grande lavoro svolto in essa da collaboratori che hanno piena conoscenza di problematiche e rapporti diretti con tutti i comuni del cratere. Sarebbe assurdo sostituire un commissario capace di interloquire con le istituzioni nazionali con la sua competenza normativa. Non vogliamo che un eventuale cambio di guardia blocchi l’enorme lavoro di semplificazione e sostegno svolto negli ultimi anni, vanificando le speranze di chi attende da sei o tredici anni di rivedere la propria casa». Il coordinamento dei comitati del cratere sismico continua: «Se è vero che il commissario ha programmato una gestione dei finanziamenti del sisma verso una gestione regionale essa è ancora lontana dall’essere operativa e passa attraverso la definitiva approvazione del Testo Unico e all’approvazione del Codice della ricostruzione. In ogni caso l’attuale struttura commissariale è l’unica cosa concreta e affidabile nel percorso della ricostruzione post terremoto e dovrebbe mantenere una funzione centrale anche per i purtroppo prevedibili futuri eventi». Il comitato chiede di incontrare Giorgia Meloni e chiede «in merito a questa possibile sostituzione e al profilarsi di un blocco della già tardiva e difficile ricostruzione, di esporre direttamente» di presentare direttamente a lei le loro preoccupazioni «già con una comunicazione anche al ministro della Protezione civile Musumeci».

Legnini nominato commissario a Ischia, Castelli in pole per sostituirlo alla guida della Ricostruzione

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