Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ieri in Consiglio
di Francesca Marsili
Il futuro ritorno in centro del liceo Classico Francesco Filelfo e la chiusura dell’area container: i temi più caldi del dibattito cittadino a Tolentino sono stati due degli argomenti trattati nel Consiglio comunale di ieri pomeriggio. Grazie ad un benefattore privato, i lavori di messa in sicurezza dell’ex Orfanotrofio del valore di 180mila euro che permetteranno il ritorno del liceo Classico nella vecchia sede in centro storico saranno finanziati con una donazione, non più da fondi reperti dalle casse comunali. Votata quindi la variazione al bilancio.
L’assessore Diego Aloisi
«Abbiamo disponibilità di un’entrata di 200mila euro – ha illustrato l’assessore al Bilancio Diego Aloisi – questo ci permette di velocizzare l’operazione in quanto immediatamente disponibili. La variazione è necessaria perché l’impegno di spesa era stato precedentemente individuato con 100mila euro dalla devoluzione di un mutuo, che torneranno al loro posto e 80mila da oneri derivanti dalla cessione di terreni». La consigliera di opposizione Silvia Luconi ha chiesto se fosse possibile sapere la provenienza dei fondi. Il segretario comunale Benedetto Perroni ha risposto che «in fase di votazione non è necessario rivelare il nome del donatore che non è noto nemmeno alla maggioranza per una sua precisa volontà. Dopodiché il consigliere di minoranza può fare un accesso agli atti al fine dell’espletamento del proprio mandato e verrà valutato se il donante deciderà per i trattamento dei dati personali».
Il segretario Benedetto Perroni
Il consigliere di minoranza di centrosinistra Massimo D’Este l’accesso agli atti per conoscere la provenienza della donazione l’ha già fatto. «Non per una mera bramosia di conoscere il nome del donatore – ha spiegato – sono contento e ben vengano, ma essendo una somma cospicua fatta a un Ente credo sia opportuno conoscerne l’origine». Il sindaco Mauro Sclavi ha precisato: «Non vogliamo essere misteriosi, è stato un mecenate che non ha bisogno di apparire e che ci tiene a questa città, solo io sono a conoscenza del nome a tutela di una nobiltà d’animo che va oltre sapere chi, ma piuttosto cosa ha fatto». Sempre riguardo il futuro ritorno in centro del liceo Classico, le comunicazioni del primo cittadino hanno lascito l’aspetto finanziario per spostarsi sui timori sollevati da alcuni genitori degli studenti. «Nell’incontro pubblico con le famiglie sull’ipotesi di trasferimento del Classico sono emerse delle perplessità – ha spiegato il Sclavi -. Era presente anche un tecnico a cui rinnovo l’invito per una visita al cantiere, ma a breve, perché i lavori stanno terminando non trattandosi appunto di lesioni importanti. I dubbi sono legittimi, ma vogliamo rassicurarli».
L’assessore Flavia Giombetti
Per quanto riguarda la chiusura dell’area container a fare delle precisazioni è stato sempre il sindaco. «A breve convocheremo una conferenza stampa. Non vogliamo lasciare per strada nessuno, né metterli in difficoltà, ma applicheremo solo quello che dice la legge. L’idea che è tutto gratis, per chi vuole approfittare della situazione è finita». A rispondere all’interrogazione promossa dai consiglieri di minoranza di centrosinistra Massimo D’Este e Luca Cesini sulla dismissione dell’area prevista per il 31 dicembre è stata l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti. «Vogliamo ridare dignità alle persone legate al sisma e non – ha precisato -. Io e l’assessore ai alle Politiche sociali Elena Lucaroni abbiamo fatto colloqui con tutti gli abitanti dei villaggio per comprendere la storia di ognuno di loro tenendo conto di figli minori, situazioni di disagio lavorativo e sanitario. Di contro, però, ci sono anche i nuclei dove lavorano cinque persone su cinque sane e robuste e li abbiamo invitati a trovare un’altra sistemazione. Ad ogni modo, tutto sarà fatto nel rispetto delle norme della Protezione civile e la data di chiusura resta il 31 dicembre». Nel frattempo, come anticipato ieri da Cronache Maceratesi, sono arrivate tre diffide in Comune da parte di tre famiglie che alloggiano nei container in cui si intima «l’amministrazione comunale a provvedere entro e non oltre 15 giorni alla consegna dell’alloggio assegnato e a sospendere immediatamente qualsiasi operazione o procedura volta alla chiusura e o allo sgombero dell’area container poiché è illegittima è contraria ai diritti costituzionali dei soggetti residenti». In apertura dell’assise comunale, con un ordine del giorno urgente, il consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia Francesco Pio Colosi, su richiesta di Coldiretti, ha chiesto che l’amministrazione dica no al cibo sintetico. «Votiamo favorevolmente – ha precisato il sindaco – da quasi parte politica fosse arrivata la richiesta, perché crediamo nella qualità dei prodotti italiani che ci contraddistigue».
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