Serena Cavalletti e Nicola Serrani
«Comprendiamo l’importanza della sfida e ci rendiamo disponibili per un confronto costruttivo, affinché nessuno finisca in mezzo ad una strada». Sono le parole di Serena Cavalletti, segretaria provinciale Sinistra Italiana e di Nicola Serrani, referente di Tolentino sullo smantellamento annunciato del villaggio container dove da sei anni vivono gli sfollati dal sisma.
«A Tolentino – dicono Cavalletti e Serrani – la nuova amministrazione ha deciso di sgomberare i container entro la fine dell’anno voluti per gestire un’emergenza post sisma lunga sei anni. La realizzazione è stata una precisa scelta politica, giusta per la vecchia amministrazione, folle per altri, di certo a molti ha tolto dignità e umanità, a qualche bambino l’infanzia e il sorriso. E’ inutile tornare su responsabilità decadute, ma non sarà semplice trovare risposte adeguate. È trascorso del tempo in cui si dovevano promuovere dei percorsi alternativi ai container, poi la pandemia e il recinto. Ora si cambia, servirà discernimento e coraggio, ogni caso è una storia a sé. Sappiamo che nel villaggio di latta, ci sono presenze giustificate dal sisma e altre no, pur sempre comprovate dai Servizi sociali, e se c’è chi ha saputo godere di quella soluzione, c’è anche chi è morto nella solitudine del recinto. Alcuni hanno case ad attenderli, altri pur con qualche responsabilità d’immobilismo e mancate previsioni, non hanno dove andare. Una comunità civile non lascia indietro nessuno, ci si sforza a trovare soluzioni anche dove sembrano non essercene. Non sarà semplice, ma in questi contesti si misurano capacità e creatività amministrative per il bene comune, e le soluzioni adottate ci auguriamo non abbiano un colore ma soltanto efficacia, perché non si scherza sulla pelle della gente».
«Seguiamo con attenzione i lavori della nuova giunta, affinché non si lasci indietro nessuno – aggiungono – Crediamo sia importante uno sforzo che vada oltre scadenze e regolamenti ed il nostro invito è di studiare con approfondimento e umanità quelle situazioni oggettive che richiedono interventi straordinari nell’approccio e nella ricerca di rimedi. Oltre ad un domicilio, va promossa la presa in carico della famiglia, il tutoraggio è indispensabile quando sono coinvolti nuclei con ragazzi, anziani e diversamente abili. Il coinvolgimento delle associazioni competenti, può garantire un piano di sussidiarietà orizzontale a progetti di lunga durata. Segnaliamo anche che a Tolentino non si è dato ascolto negli anni al Tavolo delle Povertà, che aveva a più riprese palesato il concretizzarsi di questa inevitabile situazione. L’invito che facciamo come forza politica – concludono Cavalletti e Serrani – è quello di valutare con cognizione di causa i tempi di chiusura dell’area, sulla base di tutte le considerazioni fatte».
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