Francesco Micucci
«La destra criticava la sinistra di privatizzare la sanità e ora loro fanno ricorso alle cooperative private, non si era mai visto nelle Marche e addirittura Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3, allora pasionaria sindacalista oggi firma l’assenso all’operazione», così il consigliere comunale Francesco Micucci. Critica la sanità regionale e il ricorso ai privati per far fronte alla mancanza di personale: «della pioggia di milioni di euro promessa per l’ospedale e la sanità civitanovese ancora non vi è traccia – dice Micucci – continua la morìa di medici ospedalieri e del territorio e gli amministratori regionali sono ricorsi alle coop private. Una cosa che non si era mai vista nelle Marche e a Civitanova in particolare, neanche quando la giunta di sinistra era quotidianamente criticati dagli allora sindaci Saltamartini, Marinelli, Pasqui, Ciarapica, accusata di privatizzare la sanita pubblica. Invece oggi tutto tace. Anzi, è proprio l’allora pasionaria sindacalista Corsi a firmare il suo assenso all’operazione».
Micucci ipotizza anche le cause della presenza esigua di medici: «perché se il pubblico non riesce a trovare i medici, i privati invece riescono a coprire tutti i turni richiesti? Sarà forse perché, ad esempio, un turno ospedaliero di pronto soccorso viene pagato alle coop più del doppio di quanto viene pagato un medico pubblico? Ammesso che venga risolta cosi l’emergenza, dove porterà questa scelta? Molti giovani medici saranno spinti a farsi assumere dal privato piuttosto che dal pubblico, visto che a parità di servizio le condizioni economiche sono migliori. La sensazione è che dietro questa scelta ci sia una precisa volontà politica di spingere verso il modello Lombardia. Una volontà emersa anche dalla ricerca di dirigenti amministrativi provenienti da quella regione. Questa è la politica sanitaria che oggi portano avanti i vertici regionali e che porterà anche l’ospedale di Civitanova a perdere colpi, tutto nel più totale silenzio della politica locale. Dove sono il sindaco Fabrizio Ciarapica ed il consigliere Pierpaolo Borroni, sempre in prima fila in passato a puntare il dito ed oggi ben coperti ed allineati sulle scelte regionali».
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Si faccia il modello che si vuole basta che le cose cambino così non si può andare avanti.
Prima devono sistemare le loro poltrone poi se c’è la faranno a fare qualcosa non ai sa ancora sono passati 2 anni e le cose sono solo peggiorate guarda SANITÀ e SICUREZZA dove avevano promesso…cosa importa tanto la colpa è di quelli che ci governavano prima…
Ciarapica starà facendo spesa per le luminarie di Natale. Borroni a dare una mano a sfasciare la Regione Marche. Quel che fa il primo solitamente riguarda solo interessi di parte. Parlo della città… ci mancherebbe che mi riferisca ai suoi… Il secondo, specializzato in promesse epocali ne starà studiando di nuove dopo aver dato inizio alle precedenti. Speriamo, perché per quel poco che ricordo qualcuna sembrava interessante. Certo non vorrei ricordare male se non addirittura malissimo. Comunque assessore non è stato fatto e mi sembra che neanche tra gli sfavoriti stava a differenza di Ciccioli che come si dice in gergo ” lo hanno mandato a pascolare” . Dossier per lui da studiare non ce ne sono, speriamo stia pensando e come sua abitudine: in grande. Ah, Micucci forse si riferisce anche a quei dieci milioni per sistemare un piano dell’ospedale? Ma perché non è già pronto e funzionante?
Come in tutte le situazioni governate dalla destra, si sta distruggendo lo stato sociale. Sevirsi delle cooperative, per non assumere nuovo personale, e pagando quattro volte le cifre dei dipendenti medici, ha fatto si che i dipendenti si sono licenziati, per iscriversi alle cooperative. E’ una manovra ormai scoperta dell’attuale governo della regione, come in altre regioni dello stesso colore, perché alla fine i cittadini debbano pagare i privati per avere un servizio che già pagano, tranne i milioni di evasori.
Davvero il Covid non ha insegnato niente. Abbiamo passato due anni terribile senza averne tratto alcun insegnamento. Dov’erano le strutture private quando si moltiplicavano ricoveri e morti? Quanto hanno guadagnato le strutture private con tamponi, mascherine, medicinale, presunte cure? Gli ospedali pubblici stanno andando in malora, i medici ospedalieri e di base e i sanitari scarseggiano mentre le risorse del PNRR vengono utilizzate (per quel poco che gli amministratori riescono a utilizzare) in priorità discutibili e investimenti a prezzi ormai assurdi.