Djezide Iljjazi con Fabia Pioli, caposala del reparto di Ostetricia a Macerata
di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
«Auguro a tutte le donne di avere un figlio perché sono i bambini e le bambine a darci la vita, non noi a darla a loro». Djezide Iljjazi, 35 anni, è diventata mamma per la settima volta. Dopo sei bambine, è arrivato Sem, il primo maschietto: «A me non importa se sono maschi o femmine, per me sono tutti benvenuti e benvenute».
Djezide, di origine macedone, vive con la sua numerosa famiglia a Macerata. E’ dal 2007 in Italia, dove sono nate le sue sei bambine e oggi anche il piccolo Sem che ha visto la luce nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata. « Ogni volta dico che è l’ultimo figlio ma poi ne arrivano altri e io sono contenta così. Mi piace tanto avere bambini in casa. La mattina quando partono tutti per andare a scuola e la casa è vuota, mi mancano» racconta.
Tra l’altro Sem ha scelto un momento ideale per nascere, quasi come se già sapesse cosa è giusto fare. «Oggi è sabato, domani è festa e mio marito starà a casa per tutto il ponte così potrà aiutarmi» dice sorridendo, con il viso disteso e una espressione serafica a poche ore dal parto. «Ormai per me partorire è diventata una cosa normale, ho imparato» scherza.
La neo mamma non nega che le difficoltà nel crescere una famiglia così numerosa ci sono ma ne esalta in primis le gioie. «Una mamma è una regina, le sue figlie sono principesse e i suoi figli principi, questa è la vita. I bambini sono la cosa più bella del mondo e le difficoltà passano in secondo piano, si affrontano. E’ questo il messaggio che voglio dare a tutte le donne che vogliono essere mamme è che glielo auguro di cuore, anche a quelle che hanno difficoltà ad averne».
Il dottor Mauro Pelagalli
«Questa paziente – commenta il dottor Mauro Pelagalli che guida il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Area Vasta 3, può essere un esempio, non necessariamente da seguire, ma può essere l’esempio che la natalità ha una sua importanza e per fare importanti considerazioni. La prima è che tra le grandi disgrazie che possono colpire una società civile, oltre ai tifoni e ai terremoti, c’è la denatalità».
Il dottor Pelagalli evidenzia la portata del fenomeno attraverso i numeri. «La natalità è in forte decrescita basti pensare che nel 2016 nelle Marche, sono nati 11.480 bambini, nel 2019 sono stati 9.600 e poco più di 6mila finora nel 2022. Stiamo perdendo duemila nati ogni tre anni. Fattore molto grave con ripercussioni a livello sociale, una società che invecchia costa di più perché gli anziani si ammalano di più, hanno bisogno di più sostegno sociale e hanno bisogno di apposite strutture ma anche un problema strutturale perché il reddito pensionistico degli anziani si basa sul lavoro dei giovani che sono sempre meno. La riduzione drastica di bambini comporta anche la riduzione delle attività che danno impiego come le scuole. Ecco che a breve distanza di tempo comporta anche un calo di manodopera, di personale specializzato e di laureati. E’ un a mancanza di rinnovamento della specie».
Dove cercare le cause? «La prima è nella condizione di mancanza di aiuto e supporto alle famiglie che hanno più di un figlio. Il secondo figlio comporta un incremento notevole di spese e di strutture adeguate. Inoltre la società non è pronta per famiglie con più di due figli. Basti pensare che al ristorante i tavoli sono da 4, le auto hanno quattro posti e le case hanno due stanze, se c’è un terzo figlio non si sa dove metterlo. Per non parlare del sostegno che bisognerebbe dare a chi sceglie di avere più figli. Non entro nel merito politico ma se diamo un reddito di cittadinanza, dovremmo dare incentivi anche a donne che scelgono di essere fuori dal lavoro per fare figli».
Una ulteriore considerazione riguarda le Marche: «I comuni delle Marche sono 225, se prendiamo un numero ottimistico di 7mila nuovi nati nelle Marche nel 2022, otterremo per ogni Comune delle Marche circa 30 bambini. Ma bisogna tener conto che i comuni più popolosi hanno nascite molto maggiori, quindi esistono comuni in cui non nasce nessun bambino e in cui la comunità invecchia paurosamente o peggio muore anche, per cui le zone in cui nascite non ci sono tendono a spopolarsi con abbandono dei territori».
Sogno un mondo di amore dove le regole della società moderna non la fanno da padrona. Non fatevi ingannare, amate senza se e senza ma
Bravissima e coraggiosissima!!!
Avere un figlio in Italia è da coraggiosi. La mamma ha difficoltà nel lavoro. Non ci sono strutture adeguate ai bisogni delle madri lavoratrici. Non ci sono validi aiuti economici. Il problema della denatalità in Italia è solo ed esclusivamente legato al fattore economico.
Carla Mosca condivido pienamente Carla! È proprio così!
Diciamo che in Italia non ci sono aiuti per chi decide di fare figli,da quelli economici agli asili...l'Italia non è per le famiglie!
Marzia Tedde esatto!!!
7 figli, per garantire a tutti e 7 le stesse medesime possibilità, o sei Chiara Ferragni o li fai senza pensare al futuro. 7 figli. Tanti auguri, vi serviranno
Finché non si farà una politica seria sulle mamme e sul lavoro, la decrescita demografica non si invertira'.
Diciamo che avere una famiglia numerosa è molto impegnativo. Non ci sono sostegni sufficienti per aiutare famiglie con più figli. Io ne ho 4, lavoro e con l'ultimo genialata dell'assegno unico sto avendo 170 in meno rispetto a quanto mi veniva riconosciuto prima tra detrazioni e assegno familiare! È stato introdotto come un sostegno per le famiglie, per quali famiglie? Per quelle che hanno un solo figlio, forse, ma sicuramente non per le famiglie numerose!
Orietta Santucci non credo che 50 euro al mese sia un grande sostegno anche se si ha un solo figlio
Gian Luca Santinelli assolutamente. Sono d'accordo. Però c'erano famiglie che con un solo figlio non prendevano nulla (ingiustamente), oppure famiglie con genitori con partita iva che non avevano diritto agli assegni familiari (altrettanto ingiustamente) ed ora si vedono riconosciuti un minimo. Le famiglie numerose, invece, sono state fortemente penalizzate! Non lo dico io, lo dicono i numeri! Io posso solo confermare! Ritengo che sia una misura inadeguata per tutti! In Italia non si riesce a fare una legge di sostegno alla famiglia in generale!
Su questo sono pienamente d'accordo con lei
Orietta Santucci ah boh io ho due figli e prendo 114 euro , quindi 57 euro a figlio vedi tu se lo voi chiama sostegno chiamalo un po' come te pare .
Olimpia Alina Cardelli forse non si è capito il senso di quello che ho scritto. Ho ribadito, anche sotto, che in Italia non c'è una politica per la famiglia, per tutti, a prescindere dal numero di figli. Ho puntualizzato che una delle ultime iniziative che doveva andare a favore delle famiglie (così è stata pubblicizzata) di fatto non lo è stato. E le famiglie numerose ne hanno risentito più di altre. Considerato che l'articolo parlava della bellezza delle famiglie numerose!
Olimpia Alina Cardelli una domanda: prima dell'assegno unico prendeva di più?
Orietta Santucci era in risposta alla frase che è stato introdotto come sostegno per le famiglie ...che hanno un solo foglio forse .... No le rispondo neanche per quelle che hanno un solo figlio perché prima che nasceva il secondo , mia figlio percepiva 70 euro quindi ... Ma di che stiamo parlando ?
Orietta Santucci no uguale
Olimpia Alina Cardelli quindi conviene con me che non è stata una misura per le famiglie (era stata tanto pubblicizzata come una misura a favore delle famiglie!). A lei non è cambiato nulla, a me è addirittura peggiorato! Se consideriamo la situazione odierna, con il caro bollette (che in percentuale colpisce maggiormente la famiglia numerosa, è innegabile), togliere 170 ad una famiglia che ha 4 figli è vergognoso! E nell'articolo si parla della natalità e di famiglie con diversi figli.
Orietta Santucci ma signora , siamo tutti d'accordo credo ormai che in Italia , qualunque tassa provvisoria che viene messa è per sempre , qualunque modifica di prezzo è per sempre e qualunque agevolazione che cambia è sempre in peggio ...purtroppo siamo governati da ladri ,ma su questo non c'è ormai nessun dubbio . Ci stanno massacrando indipendentemente se si ha un figlio o dieci figli , l Italia sta diventando un posto invivibile .
Io ho fatto 2 figli . Quando Fai un figlio in Italia, sei una debole e ce chi cerca farti male. Certi traumi delle persone che non ti fanno vivere la maternita in serenita , ti rimangono dentro e causano Le malattie gravi . Non li farei piu . In Italia per stare bene Bisogna stare da soli e lavorare . I figli sono un Punto debole . Ce chi ti minaccia con loro, che li porta via. Ce chi ti intossica. Non sei tutelato proprio
Tanti auguri
Complimenti.
Brava ,viva la famiglia numerosa
Auguri di ben arrivato Sem
Congratulazioni spero di rivederti presto bellissimo Sem
Tanti tanti auguri! Brava
Complimenti. Che bella famiglia
Complimenti auguri
Augurissimi!!!!
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Solamente le coppie straniere fanno tantissimi figli, mentre le coppie italiane “zero carbonella”, ci sarà un motivo.
In questi casi di denatalita e calo demografico, si attinge all’immigrazione controllata, entra solo chi serve. Quando è il momento, non tutto il male vien per nuocere.
Congratulazioni alla mamma e al papà di questa bella famiglia.Le parole del dott Pelagalli sono sacrosante.
Ci fu un tempo in cui alle madri di famiglie numerose veniva anche conferita una medaglia d’onore.
Di questo passo fra 10 anni nelle Marche non nascerà più nessuno e sarà più difficile essere puerili.
Tutto il peso della puerilità ricadrà su noi vecchi puerili.
Sant’Agostino aborriva il crescete e moltiplicatevi, comando precristico che dopo Cristo sarebbe diventato anticristico… chissà le cagnare che avrebbe fatto con il dottor Pelagalli…
Quando uno Stato non si interessa alle politiche familiari succede quel che succede a questa famiglia andrebbe dato un forte aiuto pubblico comunque se in Italia non si fanno più figli un motivo ci sarà.
Dio benedica Djezide! Grazie di esistere!
Anche 70 anni fa nei ristoranti, nelle osterie, nei bar i tavoli, in massima parte, erano d 4 e se i commensali erano di più (come oggi) i tavoli si univano..
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E guarda un po’ che sorpresa: la maggioranza delle auto (salvo pochissime eccezioni) hanno sempre avuto 5 posti (NON 4), anche se quello dietro in mezzo era il più scomodo.
E rispetto alle auto di 50 anni fa sono, mediamente, più grandi e più comode..
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Se non entra nel merito politico, come dice, perché parla di incentivi?
Non sta parlando di una scelta politica??
Oppure, per vie traverse e con ragionamenti criptoreazionari, vuole rimettere in discussione la Legge 194/78?????