Andrea Doria che non ha lasciato Forza Italia ma ha deciso di appoggiare Silvia Squadroni
di Laura Boccanera
Lottizzazione Villa Eugenia, Andrea Doria getta benzina sul fuoco della politica: «Appello a Lega e FdI, si rendono conto che appoggiano un candidato di cui hanno sfiduciato la politica urbanistica?». Il candidato di Silvia Squadroni della lista Siamo Civitanova Andrea Doria dà una lettura politica allo stop che ieri sera in maggioranza ha congelato la lottizzazione Cristallo: una variante di 3200 metri quadrati con la quale il privato chiedeva di realizzare opere di carattere commerciale e direzionale. Ieri sera però la maggioranza non era d’accordo e alla conta dei numeri l’amministrazione ha deciso di non portare nell’ultimo consiglio del mandato Ciarapica il punto all’ordine del giorno. «Il centrodestra di una volta aveva rapporti con i privati, ma era quello che acquisiva beni a patrimonio, faceva scuole, teatri, in cambio di lottizzazioni c’era un interesse pubblico dietro. In cinque anni questa amministrazione ha fatto realizzare un supermercato nell’area dell’ex liceo, ha fatto fare il Lidl nella zona Sabatucci, nella zona sud si parla di altro commerciale e ora anche Villa Eugenia. Oltretutto con un parere negativo dell’Asur in cui si legge che per la sua collocazione su Costamartina, arteria di collegamento fra l’ospedale e la zona del Cuore Adriatico l’opera è “dannosa”».
Nel parere dell’Asur infatti si conta un incremento fino a 150 veicoli all’ora in quella zona che con una rotonda “determinerebbe un aumento di tutti gli inquinanti atmosferici – si legge nel parere – inquinanti atmosferici, aumento della pressione sonora senza creare una riduzione sostanziale dell’alleggerimento del traffico sia in entrata che in uscita”. Motivazioni che secondo Doria dovrebbero far riflettere gli alleati di Ciarapica: «Forza Italia è ormai il partito delle varianti e dei supermercati. Mi appello ai dirigenti di Lega e Fratelli d’Italia se si rendono conto che la situazione a Civitanova sarà tragicomica. Saranno ricordati come le stampelle di chi avalla uno sviluppo assurdo della città. Non credo possano portare come cavallo vincente un sindaco di cui sfiduciano la politica urbanistica».
Un appello che suona come una sirena per saltare su un altro candidato, in questo caso Silvia Squadroni che sta raccogliendo consensi anche fra l’entourage della maggioranza. Lo stesso Doria, infatti, ha deciso di non lasciare Forza Italia ma di appoggiare la Squadroni, in polemica col coordinamento locale del partito. Stessi smottamenti che pare ci siano anche nella Lega, e in parte minore anche in FdI. Tanto che i rappresentanti locali sembra stiano facendo fatica a formare una lista con gente che ci metta la faccia. E andando a leggere le cronache non mancano “indizi” di questo malcontento: basti pensare all’uscita pubblica la scorsa settimana da parte di Sergio Bucosse della Lega che ha attaccato l’amministrazione per il palo della luce lasciato sulla nuova ciclabile della lottizzazione ex liceo scientifico, come pure non è sfuggito qualche like che il coordinatore comunale della Lega Giorgio Pollastrelli ha piazzato ai post della Squadroni. La sensazione, insomma, è che i partiti ormai non possano più far marcia indietro su Ciarapica, anche per non turbare troppi gli equilibri a livello regionale, quindi l’appoggio ufficiale resta, anche se con molti malcontenti. Che potrebbero portare più di qualcuno all’astensione o addirittura al voto disgiunto.
Tornando alla riunione di maggioranza in cui è stata bocciata la lottizzazione Cristallo, è stata secondo l’ex sindaco Tommaso Corvatta «la pietra tombale del fallimento amministrativo di questa legislatura. Questa notte – afferma il consigliere comunale – la maggioranza ha per l’ennesima volta bocciato le varianti urbanistiche che il duo Troiani-Ciarapica proponeva, a vantaggio di alcuni privati speculatori. Questa legislatura si chiude con il sigillo su un totale fallimento amministrativo: nessuna nuova opera né pubblica né privata è stata messa in cantiere, il duo al comando sistematicamente smentito anche dalla propria maggioranza, che evidentemente anche questa volta ha sentito la contrarietà della città sullo scempio previsto a Costamartina, contrarietà di cui la coalizione di centrosinistra si è fatta interprete. La nostra città ha perso 5 anni, per 5 anni non è esistita nello scenario politico provinciale dove siamo stati succubi dei progetti altrui nella sanità, né nello scenario sociale, dove nessun progetto di sviluppo, né di ripresa economica dopo la pandemia è stato attuato. Speriamo di essere ala fine di questa inerzia che Civitanova non merita».
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SONO CONTENTO DELLA BOCCIATURA DELL’INSULSO PROGETTO A COSTAMARTINA?SI. SIAMO CONTENTI DEI CINQUE ANNI DI TEMPO, PERSI DA QUESTA AMMINISTRAZIONE? NO. MA QUANTO NE IMPIEGHEREMO PER RECUPERARE LE AZIONI PERDUTE? COMPRESI ROTATORIA E SOTTOPASSO? E CHISSA’ QUANTO ALTRO. TURISMO, PERIFERIE E VIA CANTANDO… QUESTE E MOLTE ALTRE LE SCOMMESSE PER LA FUTURA AMMINISTRAZIONE.
Se ho ben capito, CpK può essere cambiato in corsa o al primo stop. A prescindere dalla scelta non posso non ricordare quando Il 3 dicembre, giorno prima dell’incoronazione ufficiale, CpK disse per i posteri la veemente frase storica: “. «Una coalizione coesa e più ampia rispetto a 5 anni fa con la presenza di Udc e Insieme Civitanova”. Si sapeva che una sua candidatura non era di certo tanto ben vista ma poi fu scelto e lì, li rappresenta tutti. Tutti?, Qualcuno. Comunque a questo punto tanto vale lasciarcelo cosicché a Maggio bene che va, tutti quelli che gli rimangono al fianco se ne andranno anche loro a cominciare dai sostenitori del suo ultimo partito scelto con un triplo salto …fortunatissimo dove al suo interno può contare del fior fiore della furbizia umana tanto da decidere di trattenere all’Atac parte degli utili comunali che “ci” penseranno loro ad investirli.
Fortunatamente viviamo in un paese dove la libertà di pensiero e di parola sono concesse a chiunque dalchè al di la di minacce web o insulti internauti – lasciano il tempo che trovano e saranno d’interesse per la Magistratura – discutere di politica fa comunque bene poichè il confronto è il sale della democrazia. L’imposizione di Fabrizio Ciarapica nonostante la contrarietà di larga fascia degli eletori originari è cosa nota. Forse un pò meno la marea montante che lo sta avversando. Forza Italia ha preteso e pretende ” comunque ” dalchè mi sono convinto che Lega e Fratelli d’Italia , in caso di sconfitta dichiareranno ” noi lo avevamo detto ” , difatto ” gettando la croce ” sugli ultimi reduci di Arcore mentre il Presidente della Regione accuserà l’ennesimo colpo. Una terza via era possibile : pensionare l’attuale giunta ed ottenere le dimissioni volontarie del sindaco sostituendolo con un personaggio aggregante e non divisivo. Il segnale era già arrivato con le Elezioni Regionali : un Sindaco in carica che nella propria città prende mille voti su ventimila votanti dovrebbe riflettere e comportarsi conseguentemente , prendendo ato di un fallimento evidente. Ma ci vuole coraggio e , soprattutto , visione prospettica. Nessuno – degli oppositori interni a Ciarapica – abbandonerà il proprio partito d’origine ma ognuno cercherà il modo di fermarne le ambizioni. E’ triste assistere ad un disfacimento ma la coalizione non esisteva già più al momento della…presentazione in pompa magna. Non bastano 8 dirigenti dietro la scrivania per sancire una vittoria : servono oltre 10.000 voti al ballottaggio. Espressi dalla gente comune.