Dalla nostra lettrice Laura Marcolini riceviamo questa lettera, destinata a Romano Carancini, sindaco di Macerata:
«Caro Sindaco, Le scrivo per sfogare un grande senso di amarezza. Oggi entrando in un “grande magazzino”, non voglio dire quale, perché comunque uno vale l’altro, ho letto un cartello che diceva: “Si informa la gentile clientela che il nostro negozio sarà aperto anche il primo maggio”.
Allora mi sono sentita davvero offesa, come cittadina italiana, perché essere aperti il giorno della festa dei lavoratori mi sembra davvero una cosa non solo ingiusta, ma aggiungerei offensiva assurda e ridicola.
In un paese dove i diritti dell’individuo sono sempre più difficili da trovare, perché in questo caso i grandi colossi commerciali si sentono in dovere di calpestare la libertà della persona avendo dalla loro il lurido potere di dire “te lo avevo detto prima di assumerti”, “Se non ti sta bene, ne assumo un altro”.
Sapendo che fame c’è di lavoro ti prendono per la gola, rubandoti ogni domenica e festa comandata perché sanno che tu hai bisogno di loro. Le scrivo per chiederLe una cortesia. Perché insieme a tutti i sindaci d’Italia non vi riunite per fare un’ordinanza e proponete una legge o qualcosa di simile, che vieti a qualsiasi centro commerciale, di qualsiasi città, piccola o grande della nostra nazione, l’apertura nei giorni di festa?
Chissà magari le persone alienate e senza più un briciolo di fantasia e buon cuore, invece che “passeggiare” ai centri commerciali, magari tornerebbero a farsi una camminata nei nostri stupendi centri storici o in riva al mare, in campagna o in montagna e tra l’altro questo diritto credo appartenga anche a tutti i lavoratori onesti, a cui piacerebbe sapere, che quando è festa, lo è per tutti».
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Non si può chiedere ai politici di intervenire contro gli interessi di centri e parchi commerciali……..chi credete che ha autorizzato le aperture di certe strutture??? gli unici che potevano fare qualcosa erano i sindacati ma avendo avuto anche loro una fetta della “torta”, il primo maggio si preoccupano di organizzare concerti e cazzate varie!
Bisognerebbe ritornare a 30 anni fa’.Dove alla Domenica erano aperti :bar pasticcerie cinema e sale da ballo…..vi ricordate quanto era bello
Ne vogliamo parlare del 25 aprile! Siamo o non siamo italiani!!
Se e’ festa, lo e’ x tutti, la gente che ci lavora ha gli stessi diritti degli altri cittadini,o no????
Ma proprio a loro lo chiedete che hanno fatto aprire una decina di supermercati a Macerata e fanno fare ponti lunghissimi ai dipendenti comunali durante le feste???
Ma ringrazi il Signore che ha un posto di lavoro!!!! Di questi tempi conosco persone (uomini e donne) che farebbero carte false anche per poter lavorare la domenica, il giorno di Natale, di Capodanno, ecc.. Quando purtoppo c’è la necessità di mangiare e dare da mangiare a propri figli, non si va tanto per sottile. Non sostengo con questo che sia giusto lavorare durante le festività, dico semplicemente che oggi come oggi non è più una questione di giustizia o di ingiustizia, ma semplicemente di sopravvivenza.
i soli giorni in cui i centri commerciali resteranno chiusi saranno Natale e Pasqua perchè avranno l’opposizione della Chiesa che in Italia è l’istituzione più potente.le altre festività laiche non hanno più senso, visto lo sfaldamento politico,economico,sociale e culturale perchè non riusciamo ad essere uniti su nulla figuriamoci sul fatto di dover lavorare o meno il Primo Maggio.
che siano aperti ci potrebbe stare,ma la pochezza intellettiva di coloro che poi ci vanno a fare anche spesa in quei giorni è molto più grave….basterebbe che la gente andasse a passeggio altrove e chiuderebbero automaticamente la volta successiva…meditate gente
e torniamo sempre sugli stessi problemi….a questo punto togliamole domeniche come non lavorative ed anche le festivita’ cosi’ che i privilegiati possano lavorare come i comuni mortali…sto’ ovviamente parlando dei lavoratori pubblici,dei postali,dei bancari e dulcis in fundo dell enorme corpo docente….se poi siamo talmente cerebrolesi da volerci rinchiudere in un centro commerciale invece di andare al cinema,o ritrovarsi con gli amici oppure a fare una passeggiata…beh allora dovremmo proprio scomparire come popolo!!!!
Inutile provocazione veterocomunista alla quale il sindaco potrebbe rispondere esemplarmente, magari organizzandosi in modo da tagliare il nastro inaugurale del prossimo centro commerciale proprio in occasione d’un futuro Primo Maggio.
Cosa devono dire gli infermieri, i medici, i baristi, i pasticcieri, i ferrovieri, i conduttori di autobus ecc. ecc. E’ festa pure per loro! Diranno ” Ma loro fanno dei turni!” Si è giusto ma anche chi lavora nei centri commerciali fa part time e ha giornate di recupero esattamente come i sopra elencati lavori. Fa schifo in periodi come questi sentire chi si lamenta perchè lavora troppo! Al Sindaco dico che conosco tante persone che magari Iddio lavorerebbero anche il primo maggio.
il problema Moriana e’ che forse tu non lavori nel settore incriminato di cui discutiamo…perche’ se e’ vero che ci sono lavori che da sempre si svolgono anche il sabato e la domenica…e chi li fa’ sa’ benissimo a che cosa va’ in contro oppure altri che sono piu’ remunerativi nel weekend (ristoranti,pizzeria,bar etc…) il settore commercio e’ solo una giungla senza senso….e spesso,e parlo per esperienza diretta,quando lavori la domenica o nelle festivita’,non recuperi alcun turno di riposo…..e basta poi con la storia del…state sputando nel piatto dove mangiate perche’ c’e’ gente che non ha lavoro ed invece voi…perche’ i nostri imprenditori spesso ci marciano per far accettare alla gente contratti capestro liberi da qualsivoglia controllo…chi lavora adesso nel settore commercio e’ come se stesse in una piantagione di cotone…manca solo la musica e la luce da portare nei campi…
Signor Ceresani infatti io non lavoro, sono disoccupata, e a me fa rabbia sentire persone che si lamentano perchè lavorano troppo o lavorano nei festivi! Sapesse quanta gente come me sarebbe disposta, pur di lavorare, a fare turni di domenica, nei festivi, di notte, partime, a ore ecc. ecc.
a me piace lavorare…!
macerata ha bisogno di soldi è già la città più cara della provincia per quanto riguarda le imposte comunali, chi può se ne deve andare, basta spostarsi a pollenza o a montecassiano oppure a urbisaglia, in qualsiasi altro comune si paga la metà esatta a parità di condizioni e mi riferisco in particolare a tutte le tasse che macerata impone nell’ambito dell’abitazione di proprietà…bisogna andarsene non è più una città per persone di medio reddito, ci vivono bene solo gli ospiti delle svariate associazioni umanitarie e chi ha entrate per almeno di 4 mila euri mensili. gli altri via