La procura ha aperto un fascicolo sulla casa di riposo di Tolentino dove diversi ospiti sono morti nelle ultime settimane. Non è specificato un reato e non ci sono indagati ma si tratta di un accertamento preliminare per comprendere se nella struttura siano state rispettate le norme. La casa di riposo Porcelli è stata travolta nelle scorse settimane da moltissimi contagi (tutto sarebbe partito, da quanto sin qui emerso, da una consegna di generi alimentari). Sono arrivate a 80 le persone contagiate, su 86 ospiti. Sono almeno dodici gli ospiti che sono deceduti nella struttura, che erano positivi al Covid. Una lunga serie di nomi di persone morte con i parenti di alcune delle vittime che hanno fatto richiesta delle cartelle cliniche (altri hanno annunciato questa intenzione). Le indagini sono in mano al sostituto Enrico Barbieri e sono state delegate al Servizio Psal dell’Asur. Accertamenti che sono in corso anche in altre strutture per persone anziane dove si sono verificate morti, è il caso della casa di riposo Gervasi di Porto Recanati. A Tolentino intanto è arrivato nuovo personale per accudire gli ospiti. Tra dicembre e questa settimana è stato assunto nuovo personale: si tratta di dieci operatori socio sanitari. Nella struttura sono arrivati anche medici dell’Esercito per assistere gli anziani.
In merito agli accertamenti disposto dalla procura, il Comune spiega: «L’Asp Porcelli è stata interessata, lo scorso 3 dicembre, poco prima dello scoppio del focolaio, da una ispezione di controllo ordinaria dei Nas dove è stata evidenziata la piena conformità della struttura in merito a tutte le norme di prevenzione anticontagio da Covid. Durante il focolaio – continua il Comune – i medici dell’Usca sono intervenuti per la presa in carico dei pazienti positivi e inviati dal Distretto sanitario già dal 28 dicembre. Inoltre si sono susseguite due ispezioni dell’Asur e del Dipartimento di Prevenzione che non hanno rilevato alcuna difformità procedurale e che si sono concentrate esclusivamente, alla luce dell’evoluzione dei contagi, al perfezionamento dei percorsi di accesso alle zone Covid. Queste ispezioni hanno avuto luogo l’8 e il 20 di gennaio».
(Gian. Gin.)
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In merito agli accertamenti disposto dalla procura, il Comune spiega: «L’Asp Porcelli è stata interessata, lo scorso 3 dicembre, poco prima dello scoppio del focolaio, da una ispezione di controllo ordinaria dei Nas dove è stata evidenziata la piena conformità della struttura in merito a tutte le norme di prevenzione anticontagio da Covid. Durante il focolaio – continua il Comune – i medici dell’Usca sono intervenuti per la presa in carico dei pazienti positivi e inviati dal Distretto sanitario già dal 28 dicembre. Inoltre si sono susseguite due ispezioni dell’Asur e del Dipartimento di Prevenzione che non hanno rilevato alcuna difformità procedurale e che si sono concentrate esclusivamente, alla luce dell’evoluzione dei contagi, al perfezionamento dei percorsi di accesso alle zone Covid. Queste ispezioni hanno avuto luogo l’8 e il 20 di gennaio».