Nicola Zingaretti e Francesco Acquaroli
«Ho dato mandato ai miei legali di querelare per diffamazione il segretari del Pd Nicola Zingaretti. Ogni giorno continua a raccontare menzogne sul mio conto, dichiarando che avrei “organizzato iniziative per ricordare la marcia su Roma”, segno che non abbia alcuna idea di cosa stia parlando. Lo sfido a dimostrare quanto sostiene di fronte ai giudici in tribunale. Ora basta». Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Marche. Al centro della querelle c’è ancora una volta la fatidica cena fascista di Acquasante Terme, organizzata per commemorare la marcia su Roma. L’altro giorno era stato il direttore del Tg La7 Enrico Mentana a ricordare la partecipazione dell’esponente di FdI a quell’incontro dell’ottobre scorso, parlando di «un candidato impresentabile». Dal canto suo il deputato si era difeso dicendo che lui era passato prima che iniziasse la cena vera e propria, ma solo per parlare di infrastrutture e ricostruzione. E specificando di non essere mai stato un nostalgico. Ma che ora che il segretario nazionale del Pd ha ricordato quell’episodio, Acquaroli ha deciso di passare alle denunce.
Cena fascista, Mentana su Acquaroli «Candidato impresentabile» La difesa: «Non sono un nostalgico»
Una cena per commemorare la Marcia su Roma Rifondazione: «Basta sfregi alla nostra memoria»
Concentratevi sui programmi amministrativi, sulle idee progettuali e sul mandato dei prox 5 anni; queste schermaglie personali fanno parte del gioco ma non interessano ai marchigiani che hanno altre aspettative altre priorità altre necessità ed urgenze.
Non solo quello anche il tizio che si è perso un numero imprecisato di mascherine dopo averle pagate.
Chi lo sa perché quando quelli di sinistra sono in difficoltà vedono fascisti da per tutto poi vorrei capire cosa ha il PD di democratico
Zingaretti chi? Quello che è andato a prendersi il covid sbevazzando sui navigli in piena emergenza?
Perché ha semplicemente detto la verità?
Ancora con questa storia. Non avete qualche idea per la testa?
Fai bene a querelarlo,
Ma i 35 e più milioni che Zingaretti a dato agli amici degli amici per le mascherine e che non si sono viste quando crede che ritornino di nuovo nelle casse della regione? Oppure fa sempre quello che non sa mai nulla ,un buffone che di politica non sa nemmeno Chia vicino a lui
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Vincere, e vinceremo!!!!!!
Signora Piersigilli ma è vero che i comunisti mangiano ancora bambini?
Egregio signor Pietrani, i sedicenti “di sinistra” (o “comunisti”-assai spesso-che dir si voglia…) vedono fascisti dappertutto poiché, non avendo ancora fatto i conti con la loro storia, non avendo ancora capito, od accettato, che forse qualcosa (!!) hanno pur sbagliato e non rappresentano la verità assoluta (in contrapposizione al “male assoluto”…da che pulpito!!), essi hanno bisogno di immaginare fantasmi orrendi e malvagi ovunque, ovunque i loro interessi e le loro ideologie vengono, anche se molte volte pur minimamente, messe in discussione. In fondo è un modo assai immediato e conveniente per controbattere facilmente all’avversario (che di storia in parte avversa, dannosa e sfavorevole ne ha di certo, anche se remota), pur di occultare, il più delle volte, i loro orrori, che, se pur remoti come gli altri, una volta messi alla luce, vengono, dai su menzionati sedicenti, negati o ancor più additati per accusare gli avversari di revisionismo o negazionismo, revisionismo che la storia, quella vera, considera necessario, sia oggi, che, se sarà, tra mille anni. Cordialmente. gv
Insomma, Acquaroli va a cena senza badare a chi lo invita, tanto ci va a parlare di infrastrutture e di ricostruzione.
Se io fossi un uomo politico invitato a un evento m’informerei su chi lo organizza e perché; non vorrei rischiare di ritrovarmi, che so, a una cena di mafiosi, o di delinquenti, a mia insaputa.
Il partito di Acquaroli ad Acquasanta Terme ha pure una sezione, troppa fatica chiamare per informarsi?
La scusa di Acquaroli non tiene.
Credo che Acquaroli sapesse benissimo a cosa interveniva e ci sia andato pensando che gli sarebbe stato utile, ma sperava che la cosa sarebbe passata inosservata.