Foto di gruppo per Forza Italia stamattina allo Shada
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Il battesimo di Ciarapica in Forza Italia ha avuto come “tempio” lo Shada. Il sindaco di Civitanova approda nello storico partito del centrodestra moderato «europeista e cattolico», come lo ha definito il coordinatore provinciale Riccardo Sacchi. Un “battesimo” con tanto di tessera per aspirare ad un posto in consiglio regionale. Anche se la conferma che il suo nome sia blindato nelle liste ancora non c’è, ma sembra più un esercizio retorico e strategico che non un’ipotesi reale. «Fabrizio Ciarapica per noi è una risorsa», commenta il commissario regionale Francesco Battistoni. «La candidatura è una riflessione che sto portando avanti, il modello Civitanova va applicato anche alla Regione Marche», annuncia Ciarapica.
Fabrizio Ciarapica
Questa mattina allo chalet Shada c’era tutta Forza Italia locale (i consigliere Baioni e Garbuglia, il coordinatore comunale Paolo Giannoni, il presidente del consiglio Claudio Morresi e Corrado Perugini) e poi il coordinatore provinciale Sacchi e il commissario regionale Battistoni. Assente tutta la giunta e i consiglieri di altri gruppi. Un’assenza che però viene subito giustificata: «Non erano stati invitati, qui siamo solo di Forza Italia, non significa che non ci sia condivisione. E poi le scelte personali possono essere diverse da quelle amministrative», spiega Battistoni. Ad aprire la conferenza è Riccardo Sacchi. «Quello che succede oggi è il riconoscimento di un lavoro che va avanti da un anno e mezzo – ha detto – il riconoscimento plastico di un lavoro fatto dalla nuova dirigenza forzista in questi 18 mesi. Siamo convinti dei valori di questo progetto che ha una visione liberale, cristiana e europeista che mette al centro l’uomo e l’impresa, una forza moderata che ragiona e pensa. Abbiamo preso un partito che era ai minimi termini con 17 tessere in tutta la provincia. E siamo arrivati a 180. Non basta, ma abbiamo decuplicato le adesioni andando nei comuni. Il sindaco di Civitanova oggi aderisce, è un battesimo politico». Soddisfatto di aver incamerato Ciarapica, il commissario regionale: «Per noi è un evento importante avere il sindaco di Civitanova che entra in Forza Italia. Punteremo su poche cose chiare e realizzabili: infrastrutture, sanità, spesa sui fondi strutturali e zone terremotate. Mangialardi non ha neanche il coraggio di mettere i simboli dei partiti che lo appoggia. Interessato solo alla poltrona, noi abbiamo un modo diverso di fare politica e non dimentichiamo cosa ha fatto Silvio Berlusconi per Forza Italia. Partirà proprio da questa provincia la raccolta firme per Silvio Berlusconi senatore a vita».
Il coordinatore provinciale di Fi Riccardo Sacchi
Per Ciarapica l’approdo in Forza Italia sembra il porto sicuro per accedere al consiglio regionale dopo aver tentato in questi mesi la via della Lega, poi naufragata, quella del civismo di Mattei di cui si sono perse le tracce e alla fine il ritorno ab origine nel più classico dei partiti. Una giravolta che però non è in contraddizione, secondo il sindaco, con la sua storia politica personale. «Oggi è un giorno importante – ha esordito il sindaco – ringrazio gli amici presenti a questo battesimo. Mi sento onorato di entrare in un partito nazionale come Forza Italia, unico contenitore moderato, indispensabile per una vittoria nel centrodestra. Questa scelta è maturata grazie agli ottimi rapporti con il gruppo di Civitanova con cui ho sempre lavorato in un confronto leale per il bene della città. Oggi abbiamo la possibilità di fare qualcosa di concreto per la regione. E lo so perché abbiamo vissuto qui a Civitanova il cambiamento dopo i 5 anni devastanti della giunta Corvatta. Abbiamo lavorato su sicurezza, crescita delle attività, recupero delle zone degradate. Il modello Civitanova va preso da esempio anche per la regione Marche. Ho fatto una scelta di campo, voglio dare al partito un contributo in termini di idee e sostegno».
Il commissario regionale di Fi Francesco Battistoni
E poi sulla questione della giravolta politica aggiunge: «Faccio politica da anni, l’unica tessera che ho avuto è stata quella con Alleanza nazionale, poi confluito nel PdL. Non sono mai stato della Fiamma e poi ho iniziato l’avventura delle liste civiche. E a Civitanova il contributo dei civici è stato determinate. Ma in Forza Italia vedo quel partito che più di tutti può contenere il voto moderato e quando si cresce di livello bisogna approdare in un partito». Smentisce anche che sia in atto una campagna acquisti verso consiglieri delle civiche per farli confluire in Forza Italia, in particolare verso i consiglieri di Vince Civitanova. Operazione complicata con assessori molto più schierati a destra come Troiani e la Gabellieri, ma Ciarapica assicura che non c’è alcuna forzatura o frizione in atto nella maggioranza: «Vince Civitanova è una lista civica con sensibilità diverse – ammette – con loro dovrò parlare senza forzature e faranno ciò che vogliono. Da parte mia nulla cambia nei rapporti con persone che conosco da anni e a cui sono legato da rapporti di profonda stima e amicizia. In maggioranza non c’è alcun problema, chiaro quando c’è un appuntamento elettorali si formano delle fibrillazioni, ma malesseri no». Al momento Forza Italia non anticipa i nomi certi della lista, a parte Gianluca Pasqui. «Ma possiamo contare su una bellissima rosa» ha concluso il commissario regionale.
Regionali, Ciarapica con Forza Italia e Capponi per Italia Viva: la truppa dei papabili consiglieri
Da sinistra: Corrado Perugini, Fabrizio Ciarapica, Francesco Battistoni e Riccardo Sacchi
Battistoni con la petizione per Berlusconi senatore e vita
Facce che sembrano nuove per una vecchia politica locale.
Un partito imbarazzante Forza Italia.
Ahahahahahah
"Modello Civitanova"?!?!? Dio ce ne scampi e liberi!!! E comunque io sono dell'opinione che, anche se la legge lo consente, uno che è stato eletto sindaco e che davvero tiene alla sua città, prima porta a termine il suo mandato e solo dopo si candida a tutto quello che vuole. Ripeto, non è vietato, ma a me sta cosa non piace per niente.
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Rispetto le scelte personali ma entrare in un partito ancora ancorato ai vecchi schemi politici e diventato improvvisamente “paladino” dei cittadini NON è altro che una mossa elettorale…
In realtà la notizia imprevista è che Ciarapica sembra prendere le distanze da Troiani. Chi ha seguito i percorsi del centrodestra civitanovese conosce lo stretto sodalizio che c’è sempre stato tra i due. Ed anche il rapporto di “sudditanza” di Ciarapica rispetto al “capo” della pattuglia di personaggi civitanovesi folcloristici, che nemmeno si offendono se li si definisce “nostalgici”.
Ovviamente stanno facendo il gioco delle tre carte per far dimenticare che anche Ciarapica ha dimostrato più volte, con i fatti e con le parole, di indulgere ad atteggiamenti autoritari ed intolleranti, come è anche nel suo dna.
Però, di fatto, si è trasformato in un moderato del Berlusconi declinante, non più pregiudizialmente inviso, pare, al Pd ed, addirittura, agli elettori del Pd.
In chiave fantapolitica comunale – magari sulla base di approcci inediti nazionali – un Ciarapica berlusconiano potrebbe trasformarsi da elemento insignificante e cinereo a soggetto politico di sutura con il centrosinistra dove, soprattutto nel Pd, potrebbe agganciare una linea politica “dorotea” disinvolta ed opportunista.
Forza Italia non è mai stata un partito moderato. Non c’è stata una sola questione su cui essa abbia “moderato” le spinte più estreme della destra italiana. E’ stata ed è, al contrario, un partito profondamente eversivo, in particolare del principio di legalità e delle nozioni più elementari di etica pubblica, sotto quest’aspetto persino peggiore di Lega e Fratelli d’Italia.
Che poi sia un gran successo aver racimolato centoottanta iscritti a Forza Italia in provincia è ridicolo. Sono meno iscritti di quelli che aveva la DC trent’anni fa, non in
tutta la provincia, ma in un singolo comune, e neanche dei più grandi.