Macerata vuole due candidature su tre:
«Di Pietro e Carancini per le regionali»

MARCHE 2020 - Documento del direttivo del capoluogo in vista dell'assemblea provinciale Pd di domani sera da dove dovrebbero uscire le candidature a consigliere. Appello di Bruno Mandrelli e Paolo Micozzi per il segretario cittadino dei dem

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Stefano Di Pietro e Romano Carancini

 

di Luca Patrassi

Si riaccendono le tensioni in vista dell’assemblea provinciale democrat, programmata per domani alle 21 nella sala riunioni del Cosmopolitan di Civitanova. Oggi trapelano i contenuti di un documento del comitato direttivo del Pd di Macerata, quello guidato dal segretario Stefano Di Pietro, che si è riunito pochi giorni fa. «Il direttivo, reso atto che dalle consultazioni nei Circoli della provincia di Macerata per la formazione della lista per le elezioni regionali non sono uscite proposte di particolare novità o rilievo – è scritto nel documento – intende confermare con forza le principali candidature emerse dalla consultazione del Circolo di Macerata e cioè quella del segretario del circolo, Stefano Di Pietro, e quella del sindaco della città, Romano Carancini. Il direttivo del Pd del circolo di Macerata sottolinea, inoltre, che le stesse non sono in contraddizione tra loro e anzi possono al meglio rappresentare l’identità che alla lista per le regionali si vuole dare. Infatti il sindaco della città capoluogo rappresenta al meglio le caratteristiche di governo del Pd e il segretario del Circolo le caratteristiche dell’impegno militante nel partito, particolare che va senz’altro evidenziato nella lista regionale. Pur comprendendo le difficoltà nel comporre una sintesi delle proposte avanzate dai circoli, il direttivo di Macerata vuole sottolineare all’assemblea provinciale l’importanza politica del partito nella città capoluogo di provincia, la sua forza di iscritti e consenso elettorale, la sua attività continua e qualificata che si esprime anche al di là delle competizioni elettorali».  Il nodo da sciogliere per i dem riguarda le tre candidature degli uomini, posto infatti che le tre donne dovrebbero essere abbastanza sicure: Loredana Riccio, Giovanna Salvucci e Roberta Pennacchioni. Per gli altri tre posti invece sono cinque i nomi in lizza: Leonardo Catena, il più votato dai circoli, Stefano Di Pietro, Romano Carancini e il direttore dell’Av3 Alessandro Maccioni, fortemente voluto dall’entroterra e il civitanovese Francesco Micucci, la cui riconferma è data per scontata.  

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Bruno Mandrelli

Diversi  gli interventi sull’argomento. Bruno Mandrelli, ex consigliere comunale: «Credo che una rappresentanza di Macerata sia opportuna, c’è stata un’assemblea che ha espresso alcune candidature: quella del segretario del circolo Stefano Di Pietro è stata la più votata e credo che il partito ne debba prendere atto, anche alla luce del fatto che il circoli del capoluogo è quello di maggior peso della provincia». Paolo Micozzi, ex segretario cittadino: «Credo che debba essere riconosciuto il valore della città di Macerata; il nostro circolo ha saputo esprimere un sindaco sin dal momento della nascita del Pd e dall’altro si caratterizza per vivacità di appuntamenti politici che animano la città. Credo quindi che una candidatura riferita alla città di Macerata possa costituire un fondamentale contributo alle esigenze del partito ed alla auspicata vittoria delle elezioni regionali».

 

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