di Luca Patrassi
Si susseguono i colpi di scena in Forza Italia. Due colpi li firma Fabrizio Ciarapica a distanza ravvicinata: prima l’ingresso in Forza Italia ed ora, appunto a distanza di pochi giorni, la sua nomina a vicecoordinatore regionale. Poi c’è anche la notizia del ritorno di fiamma in Forza Italia di Deborah Pantana, l’ex candidata sindaco di Macerata aveva rotto i ponti e chiuso le relazioni con i berlusconiani, ma ora rientra dalla porta principale, accolta nientemeno che dal coordinatore provinciale Riccardo Sacchi. La notizia della Pantana sembrerebbe avere tutti i crismi di una fake, ma la politica di questi tempi ha dei contorni molto labili, sfumati, difficile capire quale sia il confine tra il possibile e l’apparentemente impossibile. Il rientro della Pantana è sicuro, la danno anche come possibile candidata alle elezioni regionali. Sul fronte del centrosinistra stasera l’assemblea regionale del Pd varerà le liste per le elezioni regionali, a prescindere dall’esistenza del numero legale visto che si tratta di una seconda convocazione. Per la lista maceratese c’è il nodo del sesto candidato consigliere, sono in ballo le candidature di Romano Carancini, Stefano Di Pietro e Leonardo Catena con le azioni del primo che appaiono in rialzo. Possibili anche sorprese, nel caso in cui il segretario regionale Giovanni Gostoli non tenga conto delle indicazioni dell’assemblea provinciale e metta mano anche al quintetto di candidati “blindati” con un voto preso dai maceratesi a larghissima maggioranza.
Elezioni che ci saranno il 20 e il 21 settembre prossimi, dunque partiti al lavoro per definire lo staff che si prenderà cura dell’aspetto burocratico legato alla presentazione delle liste che dovrà avvenire tra il trentesimo e il ventinovesimo giorno antecedenti alle elezioni, dunque nel weekend che inizia sabato 22 agosto. In seguito alle decisioni del Consiglio dei Ministri del 14 luglio e al decreto adottato il 15 luglio dal Ministro Lamorgese, questa mattina il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha comunicato al presidente della Corte di Appello di Ancona la volontà di indire le elezioni nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 settembre. Il decreto di indizione delle elezioni regionali per i giorni 20 e 21 settembre 2020 sarà formalmente adottato dal presidente Ceriscioli all’inizio della prossima settimana. Nelle stesse date si svolgeranno il referendum popolare confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari e le consultazioni per l’elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli Comunali, come stabilito con decreto del Ministro dell’Interno del 15 luglio. «Le nostre priorità – afferma Ceriscioli – erano di poter individuare una data che non interferisse con la ripresa dell’attività scolastica e al contempo garantisse la concentrazione delle scadenze elettorali, che anche io avevo a suo tempo richiesto al Ministro. Dal Governo è arrivata l’indicazione di queste date, a cui ho ritenuto di aderire per rispettare il principio dell’election-day, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e delle misure precauzionali per la tutela della salute degli elettori e dei componenti del seggio».
Maurizio Mangialardi, candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra, ha incontrato questa mattina il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato. «Quella maceratese è una realtà universitaria molto cresciuta negli ultimi anni, tanto da figurare nella top ten italiana dei medi atenei statali, grazie al suo profilo internazionale, dato da ben 9 corsi di laurea in lingua inglese, spendibili ed equiparabili all’estero, e a un’ampia gamma di servizi per gli studenti, molti dei quali stranieri. Sappiamo che il Covid ha colpito duramente anche il sistema universitario – ha detto Mangialardi – ma vogliamo trasformare le avversità in opportunità. La riapertura con le lezioni in presenza il prossimo 21 settembre è già un bel segnale e ringrazio il rettore Adornato per la determinazione con cui sta affrontando la ripartenza. È chiaro, infatti, che la ripresa dell’università è propedeutica alla crescita del tessuto socio-economico del nostro territorio. Sono certo che la Regione Marche può sostenere concretamente il rilancio dell’ateneo maceratese, dando risposte agli 11 mila studenti, un quarto della popolazione residente, con investimenti mirati su due fronti: il potenziamento dei collegamenti infrastrutturali tra la città e il resto della regione, e l’ampliamento del numero degli alloggi per gli studenti. Dopodiché, sono convinto che le università marchigiane, insieme, dovrebbero sostenere progetti aggregati per borse, dottorati di ricerca e investimenti nella formazione. Ognuna, però, senza perdere la sua storia secolare. È un tema che già a partire dal prossimo autunno inizieremo ad affrontare sul piano della programmazione».
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