In questa emergenza sanitaria scatenata dal Covid 19 scende in campo anche Amici del Brasile onlus, associazione di volontariato storica di Macerata, che da 27 anni sostiene progetti a favore dell’infanzia e della gioventù disagiate del Brasile. «La nostra prima opera rimane, e sempre rimarrà, quella di sostenere i nostri bambini e ragazzi del Brasile attraverso le adozioni a distanza, le borse di studio per universitari ed altri progetti mirati – hanno spiegato gli associati- abbiamo sentito però, al tempo stesso, un forte desiderio di fare qualcosa per il nostro territorio in questo momento così difficile. Già quattro anni fa abbiamo preso un’iniziativa simile, sposando un progetto a favore dei terremotati della nostra zona, ed ora non potevamo sottrarci nel fare qualcosa. Oltre a donare mille euro alla Croce Rossa di Macerata – hanno sottolineato – in forte difficoltà in questo momento per la gran mole di lavoro e con a disposizione pochi dispositivi di protezione, abbiamo destinato 5mila euro all’iniziativa “Noi Siamo Marche”, dell’azienda Santoni Spa, che ci è sembrata subito molto valida».
L’intento dell’associazione era quello di agire rapidamente, e da parte della Santoni ha trovato disponibilità e collaborazione: «È stata l’azienda a farci da tramite con la Asur per acquistare 4 umidificatori – hanno raccontato i soci – che abbinati ai ventilatori già da essa donati servono a creare una terapia definita “di alto flusso”, che riscalda l’aria fino a circa 36 gradi e serve ad ossigenare il sangue del paziente affetto da Covid. È una terapia salvavita, che si adotta nei casi di polmoniti gravi per evitare l’intubazione, quindi estremamente importante in questa situazione di emergenza, in cui le sale rianimazione sono purtroppo insufficienti. L’azienda Santoni, dal momento in cui abbiamo fatto il bonifico – hanno proseguito – ha acquistato e fatto recapitare gli umidificatori all’ospedale di Macerata nel giro di qualche giorno. Crediamo sia stata straordinaria questa collaborazione tra il mondo dell’impresa e il mondo del volontariato e ringraziamo vivamente l’impresa Santoni per l’efficienza nel concretizzare il nostro aiuto in tempi rapidi».
Le donazioni degli “Amici del Brasile”, però, non si fermano qui, infatti hanno donato all’ospedale di Camerino un monitor multiparametrico del valore di circa 1200 euro, uno strumento da utilizzare per i pazienti affetti da Coronavirus che non sono in terapia intensiva. Tutto questo è stato possibile attraverso la collaborazione dell’associazione “A cuore aperto”, creata dalla dottoressa Mazzoli, a cui vanno i ringraziamenti da parte dell’associazione per avergli dato la possibilità di essere d’aiuto in un periodo difficile. «Certo, era difficile poter scegliere i progetti da sostenere a livello nazionale -spiegano gli Amici del Brasile – quindi abbiamo creduto di far bene adottando il metodo della conoscenza personale, per essere tempestivi nell’intervento e sicuri del buon fine dell’operazione, per non tradire la fiducia e il sacrificio dei nostri benefattori. Ci teniamo a dirlo –precisano gli associati – non abbiamo ovviamente distolto nessuna somma da quelle raccolte per il sostegno a distanza, ma abbiamo utilizzato le somme raccolte con le offerte libere non destinate a un progetto specifico e con il 5 per mille».
L’associazione specifica che continuano a restare molto legati al loro Brasile, un paese in cui le persone vivono in condizioni tutt’altro che facili: «La nostra opera è da sempre a favore dell’infanzia e della gioventù brasiliane – hanno sottolineato – Si tratta di un luogo meraviglioso, ma ricco di contraddizioni, dove i poveri vivono in condizioni molto precarie a livello economico, sociale e sanitario e tutto questo è stato possibile grazie al cuore di migliaia di sostenitori, non solo della provincia di Macerata, ma anche di altre parti della nostra regione e dell’Italia. Dopo tanti anni di attività, già nel 2016, dopo il sisma che ha scosso il nostro territorio, abbiamo sentito il bisogno di intervenire, cambiando il nostro statuto, per poter agire in caso di emergenza a sostegno di qualsiasi popolo, dovunque esso sia. Perché, alla fine di tutto – hanno dichiarato gli associati – la nostra missione è quella di aiutare i più bisognosi. Ora, però, in tempo di Covid-19, siamo noi italiani, ci teniamo a dirlo, a ricevere sostegno dagli amici d’Oltreoceano, che continuamente ci sono vicini con messaggi e preghiere, destinati soprattutto a quanti stanno soffrendo a causa dell’odierna pandemia, nonostante anch’essi stessi siano fortemente attaccati da questo male terribile. Ecco, allora – hanno concluso – che il cerchio si chiude come in un abbraccio che unisce la comunità brasiliana e quella italiana, perché, come ha detto papa Francesco, “Nessuno si salva da solo”».
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