di Matteo Zallocco
«Stiamo facendo la più grande lista che le Marche ricorderanno». Parole di Paolo Mattei, l’ultimo nipote del grande Enrico nato nell’aprile di quel tragico 1962, alcuni mesi prima che nel cielo di Bascapè la microcarica di 150 grammi di tritolo facesse esplodere l’aereo che riportava da Gela a Milano il fondatore dell’Eni. E da Matelica oggi nasce la possibilità di candidare Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, a governatore delle Marche. Perché Mattei dopo la campagna elettorale del 2015 a sostegno di Ceriscioli con la lista Uniti per le Marche, si è sentito subito tradito. «Il giorno dopo che venne proclamato ci litigai al telefono e gli dissi che non volevo più sentirlo. Insieme a Massimiliano Bianchini avevamo portato 10mila voti, eravamo il secondo gruppo consiliare e lui non rispettò l’accordo e si volle tenere per sé la delega alla sanità». Ora Mattei vede nel centrodestra la possibilità di evitare un Ceriscioli bis. «Stiamo organizzando il nostro “Partito civico”, un nome che non è contraddittorio come potrebbe sembrare: abbiamo una forte adesione da tutti i territori e saremo rappresentati in tantissimi Comuni come un partito forte. “Partito civico” dunque si mette in mezzo tra Lega e Fratelli d’Italia e proporrà il nome di Ciarapica agli alleati di centrodestra, in alternativa ad altri che circolano da mesi, come quello dell’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli (Fdi).
«Il candidato secondo me lo dovrà scegliere la Lega – dice Mattei – Noi siamo a disposizione e secondo me Fabrizio è una grande risorsa per il centrodestra: ha dimostrato di saper costruire e compattare, conosce bene la macchina amministrativa, è un grande lavoratore ed è amato e rispettato da tutte le forze politiche. Inoltre penso che sarebbe importantissimo avere un Governatore che provenga dalla provincia di Macerata che è stata la più colpita dal sisma e bisogna far partire la ricostruzione e fare subito quello che non è stato fatto in questi anni».
Dall’altra parte il Pd che si sarebbe dovuto sbloccare dopo le elezioni in Umbria è rimasto completamente impantanato sul nodo alleanza con i 5Stelle. In un quadro regionale in cui ora c’è anche Italia Viva. Pd che sabato si ritroverà a Civitanova per la giornata della Costituente delle idee (la mattina si svolgerà l’assemblea dei sindaci, il pomeriggio i tavoli di lavoro tematici).
Mattei guarda anche alle elezioni comunali di Macerata: «Vogliamo contribuire assieme al centrodestra ad avere il miglior sindaco possibile: una persona capace, posata e seria». In questa nuova avventura politica quindi non ci sarà Bianchini? «Non c’è ma lo vorrei perché è uno dei politici più intelligenti che conosca, con un intuito enorme. Ceriscioli lo ha chiuso in una grotta. Ma mai dire mai, con noi ci sono già persone che stavano col centrosinistra».
Oltre a Ciarapica c’è un altro sindaco con Mattei. E’ Stefano Montemarani, primo cittadino di Morrovalle e presidente dell’Aato3. Gli altri nomi restano top secret. «Ma preparatevi, saremo davvero tanti» assicura Paolo Mattei.
Come dire, dalla padella alla brace.
Spero che stiate scherzando.
Ma fate una coalizione unita e un programma condiviso di centro destra, spaccati come l’altra volta non si va da nessuna parte!! E questi governano per altri 5 anni.
Scherzi a parte
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Sbagliare è umano, perseverare è comico. Non si è parlato più con Ceriscioli dopo avergli portato diecimila voti ( qui c’è da ammirare la sincerità con cui fa capire che voleva qualcosa in cambio, mi pare di capire la sanità ) e si fida di Ciarapica che probabilmente per gli stessi motivi non si parla con gran parte della maggioranza amministrativa in consiglio. Mah???
Un altro che ha fatto il salto della quaglia!
Mi sembra di sognare
Quanto mi lascia alquanto perplesso è il fatto che da sinistra continua a mancare una risposta concreta ed unitaria.
Quest’articolo è di grande importanza per chi come me non conosce tanto bene le dinamiche politiche che muovono attorno ad una elezione e neanche tanto piccola infatti stiamo parlando di Regione quella che ha gli uffici in Ancona a Palazzo Raffaello. Chiarisco perché deve essere chiaro di cosa sto parlando. Allora funziona cosi, c’è un articolo a cui a fianco si evidenziano dal punto di vista di chi lo fa, io, qualche nota.
Si parte dalla presentazione di chi parla, di cosa rappresenta o dice che rappresenterà, la sua intenzione di aiutare la sua scelta politicamente figurativa per governare la Regione.
E qui cominciano le annotazioni ai lati. Prima dichiarazione: . «Il giorno dopo che venne proclamato ci litigai al telefono e gli dissi che non volevo più sentirlo. Insieme a Massimiliano Bianchini avevamo portato 10mila voti, eravamo il secondo gruppo consiliare e lui non rispettò l’accordo e si volle tenere per sé la delega alla sanità». Annotazione: si parla di Ceriscioli legato al Pd e pertanto 10.000. voti hanno contribuito alla vittoria di C, che aveva promesso che se sarebbe stato eletto avrebbe premiato chi portava in dote molti voti, cosa che doveva succedere solo che dopo una telefonata chiarificatrice C. si rimangiava tutto, non dando seguito alla promessa, e non promesse perché qui si parla al singolare e precisamente della sanità. C. si guardo bene di mollarla e la tenne per se. Ci fu tradimento o C. pensò che la sanità come poi non si è visto, perlomeno quella pubblica con lui sarebbe stata al sicuro oppure della privata questa sì in buone mani quelle appunto di C. , e il quesito che rimane è se era questa che veniva chiesta anche se pure in quella pubblica c’è da “ lavorare parecchio “. Ora si passa da Pd alla Lega perché traditi da C. s quindi colpiti i portatori di volti e chi li aveva a loro affidati. Annotazione interrogativa: si passa alla Lega visto che C. e il Pd tanto favoriti non sono e quindi possiamo parlare tranquillamente di trasformismo o diciamo di opportunismo? Cosa poco interessante, fa parte del gioco su cui non commentare è cosa buona e giusta per chi viene da destra e pessima e approfittatrice da chi viene da sinistra.
Si passa alla scelta del candidato che trasvola tutti i possibili nomi che possono venire dai partiti in quanto la loro lista civica sembra forse a me di coglier un enfasi prematura che la tramuta in primo partito, movimento, lista civica o comunque non l’ago della bilancia ma proprio del timbro che suggella il vincitore ancora prima di votare. Ho già fatto l’annotazione senza nemmeno accorgemen. Lo scelgono loro però il nome deve venire dalla Lega e non per motivi ancora al vaglio degli inquirenti da FdI . Probabilmente per il calcolo di cui si parlava sopra e quindi si risalta ancor di più che la scelta deve essere soprattutto per un politico che incarni i malesseri dei marchigiani e non che sia solo una mera scelta partitica. A questo punto dovrei stappare il computer, buttarlo nel cestino ed andare al Bar.
Adesso seguendo l’articolo che va “scemando “ verso la conclusione perlomeno delle cose interessanti si arriva al fulcro, alla leva che solleva il mondo, all’unico nome per un futuro degno di essere vissuto e potrei continuare con l’aggiunta di un’altra ventina di boiate. Comunque avanzo: ” il suo nome è Fabrizio (Ciarapica) grande risorsa per il centrodestra: ha dimostrato di saper costruire e compattare, conosce bene la macchina amministrativa, è un grande lavoratore ed è amato e rispettato da tutte le forze politiche.””
Ultima annotazione che definirei aliena alla ragione. Non risulta assolutamente niente su cosa abbia saputo costruire e compattare. Visto quest’ultimo verbo forse si parla di strade. Infatti Civitanova da quando c’è lui sembra la Los Angeles del futuro, non più strade ma veri autodromi Forse è riuscito a compattare l’amministrazione comunale? Ha più minoranza nella maggioranza che nella minoranza effettiva. Risaputo che tutte le decisioni di Civitanova che non gli bloccano in consiglio che cerca di evitare come la peste bubbonica le prende solo ed esclusivamente con la giunta. Tutti lo amano, questa non la annoto nemmeno perché chiaramente frutto non di fantasia ma di alterazioni elettriche dovute a forte potassiemia. Il resto non mi interessa. Si parla anche di Macerata che neanche le agenzie di scommesse inglese provano ad avventurarsi in pronostici. Ah, dimenticavo che sta cercando di svendere o addirittura vendere Civitanova ad una fabbrica di liquore e forse prima o poi ci riuscirà a tutto vantaggio del suo valore socialmente politico. Si tratta del famoso Amaro Streiler con cui vorrebbe farci digerire anche i chiodi, iniziativa questa che lo rende ancora più amato da tutte le forze politiche come su scritto.
NIENTE DI SERIO IN POLITICA COME E’ SEMPRE AVVENUTO . ED I RISULTATI SI VEDONO; ECCOME SE SI VEDONO . Così si spiega anche perché la CIGA di Mestre ha rilevato 200 miliardi circa si sprechi ogni anno nella Pubblica Amm/ne . 5 finanziarie di tasse ogni anno . Corri pagliaccio che il tuo posto è sempre assicurato e sappi come votare …!!!
Ma un po’ di esperienza in politica non sarebbe migliore averla? Certo non intendo una tessera di partito o di un circolo ricreativo con simpatie varie ed eventuali. Abbiamo visto quello che è riuscito a fare e quello che non ha saputo fare un professore di matematica che sa far solo di conto. Prendiamo un chirurgo che ha assistito ad un paio di appendicectomie e lo mettiamo a fare il primario in cardiochirurgia ma non è cosi che funziona perlomeno in ospedale, in politica… basta leggere un po’ in giro.. . Ciarapica dopo un’esperienza come assessore, due anni come non sindaco, subito governatore? ( qualcuno dice che la città è meno degradata senza sapere che pur lodandolo il sindaco non c’entra proprio ma è dopo la sparatoria di Traini e l’arrivo di Pignataro che senza sentire nessuno ha fatto quello che secondo lui era giusto fare ed è per questo che venditori abusivi che non faceva neanche scendere dal treno o spacciatori non si dovrebbero vedere almeno in pubblica piazza. Informatevi prima di tessere elogi immeritati perché proprio tenuti fuori da decisioni prese in assoluta condivisione tra se e altre forze dell’ordine e con sufficiente solo una mappa della città e lo stesso vale per Macerata sennò adesso più che parlare di bancarelle in Via Cavour bisognava trovare i posti per i banchi degli spacciatori che non si accontentavano più di stazionare ai Giardini Diaz ecc. ecc. e se aggiungevano che adesso con Ciarapica anche i treni arrivano in orario dava una bella chiusura ad un commento che l’intelligenza se ci fosse anche minima, dovrebbe suggerire che se non compariva nessuno di certo se ne sarebbe accorto e questo è facile da capire anche per l’amabile commentatore che una volta scrisse “La voja de scrie sempre a dè na malatia vruttarella”. Anche per te, soprattutto per te, naturalmente dal mio punto di vista che devo confessare ci vedo poco ma meglio che non vederci per niente o vedere solo quello che approfittando di menti poco elastiche è facile far vedere e di conseguenza far creder o viceversa visto che mi sono addentrato in quel territorio dove dire sì o no è la stessa cosa. Qui ci andrebbero un paio di parolacce per dare enfasi a certe stupidaggini ma mi fermo qui per non spiegargli i motivi delle altre importantissime teorie socialpolitiche che integravano). Detto questo, ritorno a Ciarapica e visto che non c’è niente da aggiungere e non perché ho detto tutto ma proprio perché non c’è, devo limitarmi ad un breve e per forza, riassunto: un minimo di passato, nessun presente amministrativo da sottolineare ma nemmeno da sussurrare, e per immaginarsi un futuro già brillante non c’è proprio materiale. E per non parlare di quel famoso assessore che dopo qualche ora dall’elezione stava per diventare parlamentare. Ps. Siccome mi sono già profondamente annoiato, al commentatore che succedeva, lo saluterò un’altra volta .