Onda verde salviniana:
obiettivo Marche 2020

IL VOTO IN REGIONE - Tra i capoluoghi solo ad Ancona resta la leadership del Pd. Tutte le province ai leghisti che insieme ai vecchi alleati Fratelli d'Italia e Forza Italia sfiorerebbero la maggioranza assoluta

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Paolo-Arrigoni

Paolo Arrigoni, responsabile regionale della Lega sul palco in un comizio con Salvini

 

di Gabriele Censi

L’onda verde leghista travolge anche le Marche e cambia le carte in tavola anche in vista delle elezioni regionali del 2020. I numeri non sono confortanti per l’attuale maggioranza guidata da Luca Ceriscioli. Una coalizione teorica con i confini del vecchio centrodestra (insieme a Fratelli d’Italia e Forza Italia) arriverebbe a sfiorare la maggioranza assoluta (49,35%) in regione. Il dato complessivo della Lega del 38%  è però leggermente diversificato nelle singole province: si passa dal 43,4 di Fermo al 41% a Macerata e al 38% di Pesaro e Ascoli. Ad Ancona il numero relativamente più basso con il 34,1%. Il Pd che governa la regione ottiene il secondo posto con il 22,26%. Più alto il consenso dei democrat nelle province di Ancona (25,51%), Pesaro (24,49%) e Ancona (25,51%), meno a Macerata (18,91%) e Fermo (18,37). Ad Ascoli con il 19,23 è superato anche dal M5stelle. I pentastellati con il 18,43% a livello regionale ridimensionano le ambiziosi per il voto del 2020 per Palazzo Raffaello, a Pesaro sono in media con il 18,76, lo stesso ad Ancona con il 18,66 ed a Fermo al 18,23. Piu giù a Macerata con il 16,30 mentre il miglior risultato arriva dal sud delle Marche con Ascoli al 20,61.

Europee_2019_DeAmicis_FF-7-325x217La Lega va meglio nei centri minori mentre resta sotto la media generale nelle realtà più urbane seppure sempre in crescita. La città di Macerata trae le prime indicazioni dal voto anche in vista delle comunali del prossimo anno con la Lega quasi inesistente fino a qualche anno fa ed oggi al 36.38%. Il Partito Democratico al governo dela città con la coalizione di centro sinistra guidata da Romano Carancini riduce il suo bacino elettorale (22,12%) mentre resta ancora più sotto il M5stelle al 14,71%. Buono il risultato di +Europa che aggregata a Italia in Comune del sindaco di Parma Pizzarotti ha candidato Stefania Monteverde e in città ha raggiunto il 5,75%.

Tra i cinque capoluoghi solo Ancona conserva il primato del Pd. La roccaforte guidata dalla sindaca Valeria Mancinelli porta in dote un 30,51% dei voti per i democrat contro il 28,51 dei leghisti e il 18,13 dei grillini. Pd (18,66%) in coda invece tra le tre principali forze ad Ascoli città dove la Lega raggiunge il 36,41% e il M5s il 19,89%, dati indicativi anche in vista dello scrutinio per le comunali. Anche Pesaro è in attesa dei risultati delle comunali e la situazione del voto europeo vede in testa la Lega con il 31,87% segue il Pd con il 29,72% e il M5stelle al 17,89%. Fermo incorona Salvini al 37,69% , il Pd si ferma al 20,72 e il M5s al 18,62.

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