Sandro Zaffiri, capogruppo Lega
«Centrodestra più liste civiche con un progetto di “governo del fare”». Ecco la “ricetta umbra” che Sandro Zaffiri, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, lancia all’indomani del risultato della regione vicina. Un risultato già commentato dai perdenti dem che hanno raccolto scarsi frutti dall’alleanza con il Movimento 5 stelle. Zaffiri comunque non ha dubbi: «La ricetta umbra è da ripetere anche nelle Marche, ma dovrà essere corroborata da un confronto serio e approfondito tra tutte le componenti, cioè quelle del centrodestra, con l’aggiunta delle liste civiche che vorranno sostenere e far parte di un progetto di governo ispirato alla volontà di cambiare la rotta di questa Regione. Una coalizione – aggiunge Zaffiri – che non potrà che essere a trazione leghista, ma che dovrà individuare un candidato governatore, soltanto dopo il passaggio preventivo della condivisione del programma. D’altra parte occorre non adagiarsi sul risultato di un’altra Regione e non farsi ammorbidire nell’impegno da un partito (il Pd) ai titoli di coda e che, giorno dopo giorno, fa registrare la diaspora di elementi di spicco della sua classe dirigente. Invitiamo chi continua a rivolgere alla destra, in particolar modo, alla Lega parole d’odio (quelle sì) e sberleffi – conclude Zaffiri – a guardare in casa propria, perché se è vero che le Marche appartengono ai marchigiani, allora sapranno scegliere chi dovrà rappresentarli al meglio nel futuro governo di questa Regione».
praticamente votando lega si vota dc visti i personaggi che ne fanno parte
Chiudiamo i porti
Daje! Niente più accise e niente più sbarchi a Fiastra...
Poveri noi
Sì ma ci vuole un personaggio carismatico,non sto carciofo.
Sabrina Palombari e’ carismatico e’ carismatico credimi
Alberto Palmieri a vederlo non lo voterei
Le Marche in mano alla Lega NO!! Le marche al cdx ma mai nelle mani di Salvini e della Lega. Non hanno programmi se non sull'immigrazione
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Non si è capito quale partito abbia avuto mai programmi seri o progetti veri dal lato amministrativo ; fare colpo mediaticamente con vuote esternazioni e parole offensive così come si legge sopra è la cifra che contraddistingue la generazione social che ci lega tutti, purtroppo , ad un destino infausto . Saper amministrare e la serietà sono un’altra cosa e non è quella per esempio degli Ospedali Unici per Provincia di cui nulla si era saputo in campagna elettorale per paura di perdere voti e per gettare ora solamente fumo negli occhi o quella infame storia di un territorio terremotato ridotto ad un deserto o l’ingiustizia sociale delle appartenenze . Ma di che cosa parliamo e mi fermo qui .Ecco perché i giovani seri e volenterosi se ne vanno .Tacciamo su altro perché perderemmo solamente tempo .
C’è da chiedersi quale è il ‘governo del fare’, magari definendo – laddove possibile – il fantomatico ‘governo del non fare’. Ammesso che il governo del fare non contenga un pleonasmo, visto che un governo, qualunque governo, esercita per definizione il potere esecutivo, potere consistente nell’eseguire, ‘fare’, appunto.