L’ex rettore Longhi
di Martina Marinangeli
Due rettori ed un professore di matematica. Il mondo della scuola e dell’università si dimostrano ottime fucine politiche per le Marche, che nella primavera 2020 torneranno al voto. Oltre al governatore uscente ed insegnante Luca Ceriscioli – con la candidatura per la riconferma che di solito viene data di default, ma che in questi difficili tempi politici non è più cosa scontata –, i nomi che circolano all’interno dello schieramento di centrosinistra sono infatti quelli del Rettore della Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, con il mandato in scadenza il 31 ottobre, e quello dell’ex rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini. Se quest’ultimo ha già messo sul piatto la sua candidatura alla testa di un movimento civico, lanciando anche una petizione online per fare le primarie di centrosinistra, Longhi -interpellato durante la Notte dei Ricercatori- ha dribblato la domanda con un «no comment», benché in più di un’occasione abbia affermato che se ci fosse un progetto serio, non si tirerebbe indietro. Allo stato attuale delle cose, però, è difficile delineare il perimetro delle alleanze, con la fluida situazione politica nazionale pronta ad influire sul piano regionale. L’alleanza umbra tra Pd e Movimento 5 stelle a sostegno di un nome della società civile sarà un banco di prova anche per le altre regioni che andranno al voto tra autunno e primavera.
Flavio Corradini
I pentastellati marchigiani hanno finora chiuso all’ipotesi di un’alleanza con i Dem, con il capogruppo regionale Gianni Maggi lasciato solo a caldeggiarla, seppur con la conditio sine qua non di un passo indietro di Ceriscioli. Un apparentamento in stile Umbria insomma, che se prendesse forma vedrebbe salire le quotazioni dei due Rettori. Il progetto di Corradini sta riscuotendo un discreto successo nel Maceratese, ma per il momento non pare aver fatto breccia nei fondamentali bacini di Ancona e Pesaro, imprescindibili perla vittoria. Collegi nei quali, invece, il nome di Longhi appare più papabile.
Sauro Longhi al posto di Ceriscioli? L’ipotesi per un accordo giallorosso
Come rovinarsi una brillante carriera.
Dopo che a passato a renzi......
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Fanno venire in mente Beatrice (la fidanzata di Dante) in quanto donna dello schermo. No?
Nella prossima legislatura regionale non basta che ci sia una conditio sine qua non (condizione senza la quale non) che senza dubbio va usata per invitare Ceriscioli ad una meritata e non so quanto fortunata non per lui ma per la scuola ospitante dove dovrebbe essere deportato. Ma male che va lo ritroveremo ad occupare, credo, una poltroncina o tra i vincitori o tra gli oppositori. Comunque dopo la sua performance governativa e da uomo libero sceglierà lui quel che più gli conviene sempre che poi l’ottenga e sicuramente non lo farà tenendo conto come si fa con le medicine dei rischi e benefici. Rimanendo in tema questo calcolo appena descritto, rimaniamo in Sanità, e stato fatto ma a parer mio per ben altre valutazioni. Non ne voglio più parlarne, tanto ci sarà sempre chi lo farà e anche meglio di me. Per il resto ls sua attività totale la si può parafrasare con quello Zero di uno dei suoi soliloqui più illuminanti. Qui l’occasione deve essere una sola a prescindere di chi va a governare. Ed è, continuiamo in latino “sub condicione” ( a condizione ). E la condizione qui deve essere solo una, categorica, imperante (mi ricorda qualcuno ). NON SOLO RICOSTRUIRE MA FAR RINASCERE QUELLA PARTE DI MARCHE CHE CONTA COME L’ALTRA E CHE NEGLI ULTIMI TEMPI E STATA ALQUANTO DIMENTICATA. E non si parla di una piccola porzione di terreno ma di decine di paesi che chiedono solo di ripartire, in pratica di vivere nuovamente e di decine e decine di chilometri di montagna, boschi e pascoli che vogliono ritornare a vivere anche loro. E qui la “ sub condicione “ è quella di individuare chi si fa carico di questo e come si usa nelle Marche ci aspettiamo anche un giuramento sulla testa dei propri figli, iche se rispettato andrebbe a favore di tutti i figli della zona. E’ un compito enorme quello che si deve assumere il nuovo governatore che non passa le sue serate a sorridere anzi a ridere di coloro che lo hanno votato e di cui ben pochi e comunque selezionati elettori hanno goduto.