di Maria Stefania Gelsomini (foto di Federica Nardi)
Si completa il tricolore del primo triennio del Mof firmato Barbara Minghetti: dopo #verdesperanza e #rossodesiderio, la stagione lirica del 2020 si tingerà di #biancocoraggio.
Da sinistra il vice sindaco Stefania Monteverde, la direttrice Barbara Minghetti e il sindaco Romano Carancini
Archiviata ieri l’anteprima giovani di Carmen, e in attesa di quella del Macbeth di stasera, la direttrice artistica Barbara Minghetti, il sovrintendente Luciano Messi, il sindaco Romano Carancini, la vice sindaco Stefania Monteverde e il presidente della Provincia Antonio Pettinari hanno svelato oggi pomeriggio le tre opere in cartellone della stagione 2020: apertura il 17 luglio con la Tosca di Giacomo Puccini (repliche il 26 luglio, 1 e 7 agosto), poi il Don Giovanni di Mozart (18 e 24 luglio, 2 e 8 agosto), e infine Il trovatore di Verdi (ripresa del raffinato allestimento di Francisco Negrin del 2016 (19, 25 e 31 luglio, 9 agosto). E visto che fra due anni si celebrerà il centenario della prima Aida allo Sferisterio del 1921, e che fervono già i lavori per organizzare un festival degno di questo prestigioso appuntamento, entro la fine della stagione in corso verranno rese note anche le opere e le date del 2021. Con questa prospettiva, e per dare alla programmazione una guida chiara con una visione altrettanto chiara, oggi il cda dell’associazione Sferisterio ha deliberato il prolungamento dei contratti della Minghetti e del direttore musicale Francesco Lanzillotta fino al 2021. «Siamo soddisfatti, convinti ed estremamente entusiasti per il futuro», commenta Carancini, il quale ricordando come il 1921 sia anche la data di nascita del grande tenore Franco Corelli, annuncia la volontà di omaggiarlo nell’edizione 2021 del Mof con una iniziativa speciale.
Tornando alla prossima stagione, Pettinari ribadisce come i titoli siano nati da valutazioni approfondite e dal lavoro di squadra di un cda che opera da anni scelte condivise e non scontate né forzate, giocando sempre più d’anticipo rispetto agli anni precedenti. «Il coraggio è una delle caratteristiche del nostro territorio e della nostra storia – ricorda Pettinari – è un omaggio alla nostra gente che dopo il terremoto, a testa bassa, si è rimboccata le maniche, guarda avanti e non cede». Bianco coraggio sembrerebbe quasi un concetto contrastante, ma per avere coraggio serve una visione pura, ed è questa la chiave del binomio. «Certo il bianco è anche purezza, pace, ed è il colore che riunisce tutti gli altri – spiega Minghetti – e coraggio credo sia la parola più azzeccata dopo questi tre anni qui, dopo la speranza e il desiderio di rinascita, in questo festival che è già coraggioso per come viene gestito e indirizzato. Il coraggio è leale per Tosca, beffardo per Don Giovanni, valoroso per il Trovatore».
Luciano Messi auspica un estremo «coraggio al calor bianco», che rappresenti una sublimazione del rosso desiderio. Ma soprattutto parla di cifre, annunciando che nel 2020 i prezzi dei biglietti rimarranno invariati e che da domani, con la programmazione già definita, i gruppi stranieri potranno già prenotare le date della prossima stagione. Intanto ieri sera erano presenti in arena all’anteprima di Carmen circa duemila persone, di cui tre quinti under 30. Per quanto riguarda la biglietteria, l’incasso aggiornato a lunedì corrisponde a 950mila euro tra venduto e prenotato (rispetto agli 840mila euro del 2018 nello stesso periodo) con l’ulteriore dato positivo della prevalenza delle vendite sulle prenotazioni. Altra notizia dell’ultim’ora è il sold-out della seconda recita di Carmen, dopo l’annuncio della prima dato qualche giorno fa. Infine, c’è spazio anche per commentare l’articolo uscito di recente sulla stampa nazionale in cui si suggerivano al sindaco di Torino i nomi di Francesco Micheli e di Barbara Minghetti come possibili direttori artistici al Teatro Regio di Torino per risollevarne le sorti artistiche, nonché quello di Luciano Messi come sovrintendente. Notizie che vengono prese come motivo di orgoglio e come riconoscimento fra gli addetti ai lavori del lavoro fatto al Mof, ma fino al 2021, come tiene a precisare Carancini, la Minghetti, Lanzillotta e Messi restano blindati a Macerata.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati