di Claudio Ricci
Riportare gli stalli blu in via Gramsci e quelli riservati ai residenti in piazza Vittorio Veneto, riaprire il passaggio delle auto dal lunedì al mercoledì, riconsiderare tariffe e modalità del carico e scarico. A 10 giorni dall’entrata in vigore della ztl in piazza della Libertà, a Macerata, i gestori del centro chiedono all’amministrazione comunale di rivedere alcuni passaggi chiave della nuova regolamentazione. A preoccupare i i titolari di bar e ristoranti è il calo registrato durante l’orario di pranzo, nell’ora dell’aperitivo e dopo cena. Orari sensibili in cui gli esercenti hanno notato uno scoraggiamento, almeno in questa fase iniziale, in chi abitualmente frequenta il cuore cittadino per un aperitivo, un pranzo o una cena, o per un drink.
“Dall’entrata in vigore la clientela è calata – racconta Elio Vincenzetti titolare della trattoria Da Rosa di via Armaroli – Non c’è più nessuno. Ci sono sere in cui vengono 2 persone o poco più a cena. Se prima a pranzo facevo 25 coperti ora ne faccio al massimo 5 o 6. E’ necessario riaprire il silos di via Armaroli, anche la sera e dare un’offerta, un’attrattiva a chi viene in centro intercettando anche il flusso della superstrada Civitanova-Foligno”. Un calo fisiologico dovuto probabilmente al brusco cambio di abitudini per le nuove regole del transito e della sosta. avvertito anche all’ora dell’aperitivo come racconta Roberto Andreoli del bar Mercurio di galleria del Commercio: “Per il momento è sceso il 15% della clientela abituale. La diminuzione si avverte soprattutto all’ora dell’aperitivo. Avevo gente che veniva tutte le sere, ora al massimo vengono una volta a settimana. Le abitudini si perdono in un attimo dopo anni che i clienti vengono al bar. Senza calcolare che questa è la fase di piena crescita della stagione. Non oso pensare cosa accadrà da settembre in poi “.
Dura la critica all’amministrazione: “E’ una scelta scellerata fatta da un’amministrazione cieca – continua Andreoli -. Tutte le proteste si sono infrante contro un muro di gomma. E tutto viene fatto dopo un terremoto con una situazione difficile in sè”. Altra questione è quella dei permessi per carico e scarico. Il tema dei costi e delle fasce orarie è quello che più preoccupa soprattutto ristoratori e i baristi. A questo si aggiunge la questione del transito “fast” di 3 euro per 30 minuti.
“Occorreva valutare meglio il tema dei permessi – dice Francesca Berdinelli della tavola calda Il Ghiottone – Il permesso fino alle 11 è inutile per attività come la nostra in cui spesso dobbiamo caricare per catering o riceviamo le forniture ad orari diversi. A quel punto sono i rappresentanti che non riuscendo a scaricare tutto in 30 minuti ci chiedono di pagargli il secondo accesso. Abbiamo bisogno almeno di un’ora di permesso e su questo occorre trovare un punto di incontro”. Brusco anche qui il calo della clientela: “Avevamo 3 o 4 ditte convenzionate di muratori che venivano qui da anni. Ora non vengono più. Non ce l’ho con l’amministrazione ma almeno ci hanno tolto una ventina di persone al giorno”.
Il dato è parziale e la percezione riguarda un periodo di tempo limitato corrispondente peraltro con la fine delle lezioni universitarie. “Dopo il primo lunedì, in cui ho notato un picco negativo, in realtà movimento c’è stato – racconta Tommaso Buccioni della Porchetteria Centrale, in piazza della Libertà – Per il momento non la vivo male. Il problema è che hanno attivato la ztl in corrispondenza della fine delle lezioni all’università. Non c’è il movimento all’una quando finivano le lezioni. La sera poi bisognerebbe aprire dalle 20, quando finiscono gli autobus e non è più possibile arrivare in centro”. Un impressione condivisa anche da Roberto Scaficchia della piadineria Al Casolare.
“Con la fine delle lezioni il movimento scema – dice – Solo che quest’anno con il terremoto la differenza si è notata di più. Per quanto mi riguarda la pedonalizzazione non ha inciso tanto. Solo un po’ nel movimento serale quando la gente magari veniva in centro con l’auto e si fermava per una pizza o un pasto veloce” Molte sono state negli ultimi giorni le richieste al sindaco Romano Carancini e all’assessore alla Mobilità Mario Iesari a riconsiderare alcuni dei punti del nuovo piano di mobilità per abituare più gradualmente i cittadini alle nuove regole su sosta e mobilità.
“Occorre procedere per gradi senza fare del male ad una categoria che già soffre. La sperimentazione va iniziata a partire da certi giorni – propone Aldo Zeppilli del Caffè Centrale – Iniziamo con i fine settimana poi si può continuare con i giovedì universitari e mano a mano con i grandi eventi. Bisogna trovare poi un pomeriggio aprire per i negozianti che per noi bar e ristoranti sono necessari. Come è fondamentale riportare le strisce blu in via Gramsci, nucleo commerciale del centro e gli spazi gialli in piazza Vittorio Veneto”. Temi specifici che emergono in base alle esigenze. Ma si tratta di una sperimentazione (che durerà fino al 31 dicembre) e l’amministrazione non si è mai tirata indietro rispetto al confronto sulle eventuali problematiche o su punti da correggere.
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Ma che cosa vi aspettavate da certi amministratori. …!!!
Come far morire un centro
Si far morire il centro che è già molto provato l unica spiegazione ma perché a chi giova tutto questo????
Vergognoso
Mio modesto pensiero.
Le telecamere erano utili quando non cerano i centri commerciali,che era strapieno,ora le lasciano per fare cassa con le multe.
Gli orari per leggete tutto ti fanno passare la voglia.
Poi si paga dappertutto,tutto blu,perfettamente illegale.
Io pago io comando e vado altrove,mi sembra ovvio.
Non si attira così la gente.
Finalmente senza macchine
Fermo restano il fatto che questa maggioranza ve la siete votata voi, consiglierei di smetterla di piangervi addosso, che tanto a Carancini gli può fregare di meno, e di mobilitarvi in una cartello di protesta, di lotta e di proposta da presentare all’amministrazione comunale, su cui fare esprimere non solo i cittadini, quanto i vostri clienti.
Macerata era grande quando le auto potevano circolare nel centro storico, dove c’erano gli uffici pubblici, le banche e le scuole. Riaprire il centro al flusso delle auto in una maniera razionale, con parcheggi a tempo, potrebbe essere un’alternativa ragionevole al deserto che è stato voluto per giustificare la spesa per il ParkSI.
Il centro è bello senza auto, ma non è bello un centro morto, come rischia di diventare.
Se finalmente, imparassimo tutti andare a piedi ogni tanto, per goderci le città non sarebbe male.
Senza auto senza movida….finalmente!
E se fosse una punizione divina?
Perché non provare con un approccio diverso per studiare il problema. Tralasciamo, il flusso migratorio degli universitari, il conteggio degli abitanti del centro, tralasciamo i commercianti di prodotti non alimentari di cui Carancini non tiene proprio conto per continuare la ormai inevitabile marcia iniziata con l’acquisto del ParkSì, fra poco, dato che non bisogna essere secondi a nessuno Central Carancini Park Forum. Ecco, il mio modesto contributo allo studio antropologico per quel che riguarda l’uomo, etologo per ciò che concerne l’animale che tutti abbiamo dentro e per ultimo e non meno importante: enologo. Forse è proprio in quest’ultima branca della scienza che possiamo trovare notizie sconvolgenti come quelle che vengono sparate su Focus. Due semplici domande che esigono risposte certe: Dove prende i suoi aperitivi, amari e ammazza caffè? E qual è il numero delle bevande giornaliere con relativa scala alcolica? Diamo risposta a questi quesiti che ci possono dare il primo indizio o comunque qualcosa che ci indichi se ci sia un fine. ( Approccio filosofico con le sue domande con sempre le stesse risposte : dove andiamo, cosa beviamo e poi cosa facciamo).
C’è un parcheggio enorme cinque passi e mezzo dal centro storico…. A questo punto il problema è la pigrizia non la ZTL
La colpa mica è della ztl!!!
La colpa è della pigrizia della gente…
Fateveli due passi a piedi!
Non sono di Macerata, ma vedo la città in fin di vita da un bel po’ e certe scelte dell’amministrazione non aiutano una sua ripresa, tutt’altro! Fino a qualche tempo fa si diceva:” Andiamo a Macerata?” e la risposta era positiva ed entusiasta. Oggi se si fa la stessa domanda, la risposta è:” Che andiamo a fare? Non c’è più niente !” Ora è chiaro che chi ha fatto queste scelte non ha tenuto conto affatto delle attività commerciali che stanno morendo perché se non ci sono clienti si è costretti a chiudere. Qui si parla che andare a piedi fa bene, giusto, ma se devo fare acquisti vado nei vicini centri commerciali di Macerata dove trovo tutto, oltre ai parcheggi gratuiti. Non è giusto fare le riforme sulle spalle dei commercianti. L’Amministrazione giustamente deve decidere, ma se dopo un periodo di rodaggio le cose non migliorano, anzi ,è saggio e ragionevole tornare indietro sulle proprie decisioni e…chiedere scusa perché sbagliare è umano e anche a chi amministra può succedere di farlo.