Da oggi piazza della Libertà senz’auto
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
“Così scatenerete una guerra tra poveri e la città muore di inaccessibilità”. Nel giorno dell’entrata in vigore della ztl h 24 nel centro di Macerata è il consigliere di opposizione Anna Menghi a farsi portavoce delle molte specifiche lamentele di cittadini, commercianti, portatori di handicap operatori dei pubblici servizi che da oggi hanno a che fare con il nuovo piano di transito e sosta nel cuore cittadino. L’assemblea avrebbe dovuto discutere la mozione presentata dai consiglieri Sacchi e Marchiori che chiedono la sospensione della manovra ma la discussione è stata rinviata a domani quando sarà presente il sindaco Romano Carancini, oggi impegnato ad un incontro con i primi cittadini e i vescovi del cratere per un confronto sul sisma all’abbazia di Fiastra. L’occasione è stata comunque data dall’interpellanza con cui l’ex sindaco Menghi, ha chiesto in Consiglio comunale all’assessore alla Mobilità Mario Iesari i dati sui permessi rilasciati ai residenti e su quali fossero gli stalli a loro destinati. “Ad oggi i permessi esistenti sono 712 – ha detto Iesari – 507 sono i primi permessi, 180 i secondi, 25 i permessi fra domiciliati e ambulatori. I parcheggi destinati ai residenti all’interno delle mura sono 290. I carico-scarico possono utilizzare le aree pedonali dalle 6 alle 11 del mattino, nel caso possono utilizzare gli spazi per residenti tenendo conto che hanno un periodo di sosta contingentato (60-90 minuti)”. “Crediamo – ha commentato Iesari -che l’insieme delle normative a fronte di questo sacrificio economico richiesto ai residenti (42 euro in più per parcheggiare anche fuori dalle mura) possono determinare anche un miglioramento delle condizioni di parcheggio degli stessi. I 3 euro per 30 minuti che sostituiscono la precedente situazione molto più liberalizzata creano condizioni di vantaggio per i residenti stessi che hanno più opportunità di trovare un posto”.
L’ingresso alla ztl da via don Minzoni
La garitta a Rampa Zara
“La cosa spiacevole è che in quegli stessi parcheggi possono sostare più categorie – considera Menghi – Volete far prendere un’avversione al centro storico. Non dico come avete trattato i disabili dopo vari incontri senza ascoltare minimamente. Avete lasciato solo due posti per portatori di handicap in piazza. Volete la guerra tra deboli. Io disabile devo sottrarre disponibilità a chi già ne ha una limitata. L’obiettivo è riempire il Park Sì. Volete che non si venga più in centro. E’ un modo di blindare la città perché pensate che il bello possa essere apprezzato a piedi ma le modalità sono altre. E’ necessario in questa fase che anche i cittadini si mobilitino. Così si fa morire la città di inaccessibilità”.
Un urlo la cui eco si sente in tutto il centro. Dai bar alla piazza molte sono le lamentele nel giorno della pedonalizzazione totale. Secondo alcune indiscrezioni l’Ina starebbe cercando un’altra sede fuori dal centro per consentire ad impiegati e clienti un’accessibilità agevole. Titolari di permessi carico e scarico segnalano i ritardi nell’apertura dei pilomat di piazza per il passaggio dei mezzi. Dovevano essere aperti dalle 6 e invece li hanno abbassati dopo le 8”, racconta un barista che ha dovuto aspettare la consegna delle paste. Gli stessi operatori del Cosmari che si occupano della raccolta porta a porta temono sanzioni dalle implacabili telecamere. “Ad alcuni colleghi dei centri vicini hanno scalato le multe dagli stipendi – racconta uno dei dipendenti – non vorrei ritrovarmi brutte sorprese. Noi facciamo solo il nostro lavoro”. Intanto si stanno mettendo a punto le postazioni automatiche su Rampa Zara (dove si dovrà pagare per il transito in centro) e in piazza Vittorio Veneto, dove è prevista la sosta veloce (2 euro-ora). I vigili urbani e il personale Apm presidieranno l’ingresso in via Don Minzoni per tutta la settimana per dare delucidazioni agli automobilisti.
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Dove stava l’opposizione fino ad oggi??!? Tutto questo è stato possibile anche grazie al suo silenzio. Per i disabili non cambia nulla dato che i posti a loro riservati sono rimasti invariati, mentre sono diminuiti quelli residenti. Inoltre se Inassitalia sceglierà di andare via sicuramente non è per la pedonalizzazione in quando prima di questa manovra, il centro storico era già in ZTL per gli orari di ufficio e nelle aree blu di Piazza e Via Gramsci si poteva sostare solo 50 minuti. Fosse la volta buona che l’Ina rimuove la scritta dell’insegna pendolante e incompleta ormai dal sisma. Basta fesserie fuorvianti e screditanti rispetto al problema principale dei RESIDENTI.
sono di Civitanova e mi hanno mandato questo link, non so perchè, ma una cosa so di certo non ci sono paragoni tra la viabilità di Civitanova e Macerata, la ZTL a Civitanova si inserisce su altri contesti , e se poi il mandante del link si riferisce alle mie proposte ha dimenticato che io ho proposto trasporto pubblico gratuito e parcheggi alle entrate di Civitanova MARCHE , A volte il dimenticarsi non è più un ” acciacco senile” ma un deficit
La pedonalizzazione di una minima parte del Centro Storico, ma che rappresenta la parte più bella e suggestiva, è restituire ai cittadini ed ai turisti la possibilità di godere di questo patrimonio di Macerata. Questo è il punto di partenza per far rinascere il Centro Storico. A questo deve seguire un progetto di valorizzazione turistica della città e del suo territorio.
Era oraaaaa. Tre macchine
In Croce parcheggiate che rovinavano la piazza ed il caffè all aperto . Togliere le tre auto nn penalizzera nulla anzi i quattro gatti parcheggiatori potranno fare una bella camminata
紫禁城 (Zǐjìnchéng).
Che problema è già era ed è una città morta solo x zombi
Si potrebbe aprire una nuova attività. Il noleggio di macchinine elettriche da far circolare liberamente in centro città.
Ottime scelte…..
L’acquisto del Park Sì, acquistato contro ogni legge di mercato ad un prezzo folle, mascherato da una transazione farlocca, sta ora strozzando completamente il centro storico, com’era ampiamente prevedibile, lasciando scontenti ed amareggiati sia i commercianti che i residenti.
però non ci si può che inchinare di fronte alle menti superiori che hanno partorito l’idea di multare gli addetti ai rifiuti… che estro! che creatività! che arte!
Però sembra un lavoretto abbastanza pulito, se si pensa che per esempio i sovietici per “pedonalizzare” Praga dovettero ricorrere ai carri armati.