di Claudio Ricci
(video di Gabriele Censi)
Una piazza vuota con la torre illuminata di blu in occasione dell’Erasmus day. Un centro liberato dalle auto da oggi teatro dell’11esima edizione degli Aperitivi europei. Poi le proteste dei residenti che in una lettera chiedono al sindaco di rivedere le norme d’accesso, un Consiglio che nonostante le sollecitazioni dell’opposizione boccia la sospensione della manovra. I primi vagiti della ztl h24 in centro sono fastidiosi per alcuni ma ben accetti da altri. Almeno dalla maggior parte in base al pur ridotto campione raccolto dalle interviste di Cm Tv al mercato. Il nuovo piano con accesso off limits (salvo pagamento di 3 euro per il transito di 30 minuti e per i disabili o i titolari di permesso carico-scarico), zero parcheggi in piazza della Libertà e sosta veloce solo in piazza Vittorio Veneto sembra, non venir bocciato dai cittadini intervistati.
Ennio Illuminati
Sono piuttosto i metodi e la comunicazione adottati dall’amministrazione ad essere criticati. Residenti, ex amministratori, visitatori, studenti, sono accomunati dal “basta auto” ma ognuno ha un’ idea alternativa sui tempi e i modi di applicazione delle norme. “Non si può pretendere, tutti, di trovare il posto per parcheggiare l’auto – dice Ennio Illuminati – Basta lasciarla al Park Sì e pagare 70 centesimi per lasciarla al coperto per un’ora e intanto fare un giro in centro”. “E’ inutile venire in centro quando non c’è posto per fermarsi. Anche chi vuole venire pagando 3 euro dove mette l’auto?” gli fa eco Tarcisio Raparo“.
Alberto Montalbò
Una misura troppo drastica che necessitava di un margine di tolleranza secondo lo studente Alberto Montalbò: “Anche se le zone pedonali sono sempre comode e belle, poter passare con l’auto in determinate fasce orarie poteva essere comodo soprattutto per chi lavora in centro. Potevano lasciare un paio d’ore libere”. Il residente del centro Luigi Moroni si dice d’accordo in linea di massima “ma l’amministrazione – sottolinea – dovrebbe fare in modo che ci sia una percentuale compatibile tra permessi dati e stalli disponibili E magari dovevano farli più gradualmente”. Franco Di Girolamo è un cantante lirico trasferito in città da poco: “Il centro storico ha il suo spessore culturale ma bisogna fare i conti con i commercianti che danno vita al quartiere. C’è una sinergia tra la bellezza e le attività che animano il centro”. Nelson Beltrand di Montecassiano apprezza il nuovo mood maceratese: “Le macchine passavano molto veloce dappertutto. Mi pare che ci sia un recupero nei confronti del cittadino che va a piedi. Meno auto in centro mi sembra meglio per la tranquillità di tutti”.
L’ex assessore al centro storico Giovanni Di Geronimo
Interessanti i contributi dell’ex consigliere Stefano Benedetti e dell’ex assessore al centro storico Giovanni Di Geronimo. “Ero con l’amministrazione Maulo – racconta Benedetti – quando abbiamo disposto la prima radicale pedonalizzazione. Una città medievale va vissuta a piedi. Ma il problema è l’attracco. Le persone vanno educate anche con le normative. Qualcuno potrebbe fare 4 passi prima di lamentarsi”. La domanda di Di Geronimo: “Come mai in Italia e in Europa tutti i parcheggi h24 sono con i pilot e si paga all’uscita e lasciando autonomia a chi vuole entrare e a Macerata no?”. “Basta auto” va bene per Tiziana Dianetti “anche se -rileva – è un problema poi parcheggiare a Macerata. Per fare un giro in centro devi parcheggiare in tribunale. Come in molte altre città solo che qui mi sembra tutto un po’ più esagerato”.
Sul tema interviene anche il consigliere di Macerata Capoluogo Alessandro Savi astenuto nella votazione di ieri in Consiglio: “La vera scelta di pedonalizzazione è stata fatta quando il Consiglio Comunale ha approvato l’acquisizione anticipata del Park sì, non ieri. Il vero snodo della vicenda è quello, ogni altro atto di giunta o di consiglio deve e dovrà necessariamente misurarsi con una operazione costata oltre due milioni di euro. Giusta? Sbagliata? Solo il tempo potrà dirlo. Di certo Il Park sì, una volta divenuto “parcheggio Centro Storico”, ha di fatto precluso e precluderà per lunghissimo tempo ogni altra scelta relativa alla sosta di ogni altra successiva amministrazione. A meno che qualcuno, in futuro, con temerarietà più che con coraggio, non deciderà di bruciare quei due milioni e riaprire scenari diversi.
L’ex consigliere comunale Stefano Bendetti
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Nel 1964 scrissi una lettera pubblicata dal Carlino con cui indicavo che l’unico parcheggio adatto per il centro storico di Macerata sarebbe stato sotto Rampa Zara. L’idea non era la mia: era dell’ingegner Arrà di Sarnano.
Fu poi realizzato l’attuale Park SI, lontano dal centro storico, ossia quello che avrebbe il punto focale in Piazza della Libertà… Il parcheggio ideale sarebbe dovuto essere proprio sotto Piazza della Libertà, con entrata attraverso le mura cittadine di Rampa Zara.
Adesso, tutto questo ambaradan proviene dall’esigenza di riempire il Park SI recentemente acquistato dal sindaco di Macerata.
I centri storici, se vogliono sopravvivere con il commercio e solo con il commercio, devono avere la possibilità di parcheggiare a poche decine di metri dalla zona pedonale priva di traffico.
Ricordiamoci che il centro storico era molto frequentato quando le auto potevano circolare e parcheggiare. Lo ricordo perché ci lavoravo. Adesso il flusso di auto è maggiore che ai miei tempi: ecco, perché il parcheggio si sarebbe dovuto realizzare sotto Piazza della Libertà. Il centro storico di Macerata è destinato a morire, come tutti i centri storici privi di parcheggi idonei.
Il mercato settimanale di Corridonia, privo di parcheggi, sta morendo. Anche quello di Civitanova Marche ha problemi. Invece quello al Mercato Boario di Sforzacosta è pieno di gente perché ha un parcheggio. Crisi del settore a parte, la mancanza di parcheggio aggrava il problema.
«La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra.»
(Mao Zedong)
Con queste nuove disposizioni il centro storico è stato “ucciso come un uomo morto” ma, nello stesso tempo tutti i centri storici medievali hanno queste esigenze(piccoli e spazi stretti)In altre Città (Ascoli,Fermo, Siena) con strutture simili alla nostra si arriva al centro con l’utilizzo delle scali mobili e penso che una parte della piaggia della Torre potrebbe essere meccanizzata.