I parcheggi in via Gramsci
Da sinistra Riccardo Sacchi, Andrea Marchiori e Paolo Renna
La tenaglia dell’opposizione, a cinque giorni dall’entrata in vigore delle nuove regole d’accesso al centro, si stringe sui piani dell’amministrazione con una mozione di Fratelli d’Italia e Forza Italia e con un’interrogazione del consigliere Anna Menghi. Sono loro che durante il prossimo Consiglio comunale, l’8 e il 9 maggio, chiederanno da un lato di sospendere il riordino della sosta e di renderlo più chiaro prima di procedere, dall’altro un resoconto dei numeri della sosta in centro per chi abita tra le mura cittadine. Parcheggiare vicino casa per i residenti del centro storico di Macerata potrebbe diventare un problema dopo l’entrata in vigore del nuovo piano per l’accesso al cuore della città, previsto per il 2 maggio. Dopo l’appello, ieri mattina, del comitato dei residenti che chiedeva tra le altre cose maggiore attenzione al problema del parcheggio, ora il consigliere comunale Anna Menghi ha presentato un’interpellanza per chiarire i numeri dei permessi e dei parcheggi per chi abita tra le mura cittadine.
Anna Menghi
“L’amministrazione – dice Menghi in una nota – ha inviato ai residenti del centro una lettera dove c’è scritto che per per mantenere la possibilità di parcheggiare fuori le mura dovranno pagare una quota aggiuntiva di 42 euro”. Per questo la consigliera chiede: “Quanti permessi per residenti sono stati rilasciati per l’anno scorso, quanti parcheggi sono riservati ai residenti all’interno del centro storico, se sui parcheggi per residenti possono parcheggiare altre categorie di soggetti autorizzati”. A seguire i consiglieri Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi di Forza Italia insieme a Paolo Renna di Fratelli d’Italia chiedono in una mozione di “sospendere le iniziative conseguenti al nuovo piano di riordino della sosta”, e chiedono all’amministrazione di “pubblicare un provvedimento organico previa presentazione e discussione nella competente commissione comunale e in assemblea Consiliare”. Alcuni provvedimenti, dicono i consiglieri, e in particolare quello che riguarda i permessi in zona A, “non sembrano essere stati adeguatamente divulgati alla cittadinanza e appaiono di dubbia opportunità”.
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Una domanda ai consiglieri d’opposizione: non siete riusciti manco stavolta a presentare un’interrogazione unica?
Io credo che in una democrazia degna di rispetto, le strade pubbliche dovrebbero rimanere a disposizione del bene pubblico.
Non spetta ai comuni trovare il garage per i residenti, specialmente quando avviene a danno di altri cittadini. Non è stato mai possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca, e in questo caso anche il consenso elettorale. I comuni, nelle aree che intendono favorire i residenti, se si vuole essere onesti, non ci dovrebbero essere licenze per nessuna attività pubblica, per non dare modo ai forestieri ad essere costretti a recarvisi per le loro necessità. Altrimenti sarebbe troppo bello incassare multe dai forestieri e consenso elettorale dai residenti. Solo che questo si chiama disonestà e non corretta amministrazione.