Il video della visita del deputato Pd Khalid Chaouki all’Hotel House
di Marco Ribechi
(Foto e video di Federico de Marco)
La politica nazionale torna all’Hotel House promuovendo una giornata per discutere sui temi dell’integrazione e dell’immigrazione. La visita segna la ricorrenza della giornata nazionale delle vittime delle migrazioni: 2 anni fa i 400 morti per la strage di Lampedusa che ha marcato il punto di svolta sulle politiche di accoglienza. A prendere atto delle condizioni del palazzone multietnico di Porto Recanati è l’onorevole Khalid Chaouki, di origine marocchina, responsabile nazionale Pd Nuovi Italiani, giunto sul litorale per incontrare i rappresentanti delle comunità straniere. Dopo Matteo Salvini quindi un altro deputato ha deciso di vedere con i propri occhi le situazioni di precarietà che esistono nel complesso residenziale; questa volta però non sono state necessarie né ruspe né tanto meno l’esercito come invece aveva dichiarato a maggio il leader del Carroccio durante la sua visita (leggi l’articolo).
«Quest’area paga il peso di decenni di speculazioni e di disinteresse della politica – ha detto Chaouki – non si può parlare di integrazione creando nuovi ghetti e isolando i nuovi bambini stranieri nella città dove sono nati. E’ doveroso che la Regione si interessi delle misure di sicurezza e sanitarie delle persone che vivono qui». A partire da mezzogiorno il parlamentare Pd, accompagnato da Enrico Garofolo segretario Pd di Potenza Picena, Fausto Cavalieri capogruppo di Potenza Picena e Antonella Cicconi, segretaria Pd di Porto Recanati ha incontrato i residenti dell’Hotel House ascoltando le loro storie, le criticità e visitando parte dell’interno del complesso. Tra le necessità più urgenti messe in campo dai residenti le questioni della sicurezza e della sanità, legata alla raccolta porta a porta della spazzatura, oggi organizzata interamente da chi vive nel palazzo, e l’allaccio all’acqua pubblica da cui l’edificio è stato totalmente escluso. L’unico rifornimento di acqua infatti proviene da un pozzo scavato nel lato posteriore della palazzina. Preoccupazione anche per l’assenza di marciapiedi e di percorsi pedonali sicuri, uniti alla mancanza di collegamenti con il centro della città che crea una vera e propria ghettizzazione per centinaia di persone. «C’è una nota positiva che ho veramente apprezzato – continua il parlamentare – è la coscienza dimostrata da chi vive qui. E’ importante capire che da una criticità può nascere un esempio virtuoso, proprio come è accaduto a Porta Palazzo a Torino. Questa non è una visita di cortesia ma una vera e propria sfida. Crediamo nell’immigrazione che ci chiede legalità, sicurezza, pulizia e porrò la questione per ottenere un impegno a livello nazionale ed europeo».
Nell’Hotel House sono registrate 45 differenti nazionalità e rappresenta una situazione molto particolare anche a livello nazionale: «Esistono altre realtà come questa – spiega il rappresetante Pd – ma si tratta di situazioni di emergenza. In un certo senso qui è ancora più grave perché ci troviamo di fronte a una realtà stanziale, persone che in questo posto hanno organizzato la loro vita, che pagano le tasse e a cui sono negati i diritti minimi. Abbiamo il dovere di investire sull’integrazione e sul dialogo perché molti immigrati vogliono vivere in pace, lontani da droga, alcol e risse». Non è mancata la risposta a Matteo Salvini che aveva subito una forte contestazione durante la sua visita, scaturita anche in attimi di tensione (leggi l’articolo): «Siamo stanchi di chi alimenta l’odio e il razzismo e poi in Europa vota contro gli interessi dell’Italia stessa per mantenere la tensione, bisogna far emergere il lato buono dell’immigrazione che ad esempio può aiutare le imprese locali aprendo ai mercati dei loro paesi di origine, come è avvenuto a Prato. L’integrazione è sempre stata considerata in maniera errata qualcosa di automatico. Bisogna passare dall’assistenzialismo alla valorizzazione di questo immenso capitale umano e culturale».
Sul piano nazionale è la legge sullo “Ius Soli” ad essere identificata come uno dei tasselli fondamentali per incrementare l’integrazione degli stranieri: «Nessuno deve sentirsi straniero nel paese in cui è nato e cresciuto. Non possiamo lasciare a margine oltre un milione di bambini che invece rappresentano proprio quelle energie necessarie per ottenere il cambiamento. Tornerò di sicuro a Porto Recanati, l’Europa deve interessarsi a questa situazione. Spero che nella prossima visita potrò portare con me anche altri esponenti politici». Dopo la visita all’Hotel House il dibattito si è spostato a Porto Potenza dove la delegazione Pd ha incontrato, nella sede della Pro Loco, i rappresentanti delle varie nazionalità. Nel comune sono presenti oltre 1600 stranieri di 50 etnie differenti, il 10% della popolazione, rappresentando un modello di sviluppo e integrazione. A conclusione del pomeriggio anche l’assemblea pubblica in piazza della stazione alla presenza del senatore Mario Morgoni, Francesco Comi, segretario regionale del Pd, Settimio Novelli segretario provinciale Pd e del consigliere regionale Gianluca Busilacchi.
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E’ strano che in un condominio non ci sia acqua: forse i condòmini non pagano le bollette?
Il Partito democratico vuole i voti degli stranieri e per averli ha bisogno di caldeggiare lo ius soli, che ne è il presupposto, come dice Salvini.
Perché non è rimasto all’Hotel hause a sistemare le cose invece di parlare ed andare in giro in bmv con l’autista.
Ma perché’ parliamo ancora dell’hotel house, c’è solo da buttarlo giù !
Quindi uno che non ha mai risolto NULLA vorrebbe risolvere i problemi dell’Hotel house? Persa ENNESIMA possibilità di star zitto …
Per Kelvin. Così incravattato mostra di voler risolvere i problemi propri, non quelli dei cittadini o degli extracomunitari. Un Matteo Salvini di sinistra e anche un piccolo Obama. All’Hotel House (simbolo potentissimo della multiculturalità) un politico ci va per prendere i voti, un tecnico invece ci va per risolvere i problemi.
I problemi degli Africani e di chiunque scappa dalla guerra, come i Siriani, si devono risolvere alla fonte. Gli Africani scappano dalle guerre che l’Occidente scatena in Africa, scappano perché americani, inglesi, francesi e cinesi, più altri, li derubano delle ricchezze e li affamano derubandoli delle terre. I Cinesi si comprano enormi quantità di terre, ci costruiscono città per se stessi e ci si insediano. L’obiettivo è cacciare gli Africani dall’Africa per diventarne i padroni.
Il piano occulto è fare invadere l’Italia e l’Europa da milioni di Neri e Gialli per creare una nuova razza inferiore, come dal Piano Kalergi. Con la perdita di identità l’Europa diventerà schiava di altre popolazioni più integre.
E’ un piano che però parte dall’individuo con l’ideologia del Gender, con l’identità naturale maschio-femmina,
E’ un piano che continua con la perdita della identità della famiglia naturale padre-madre, verso la famiglia “genitore uno e genitore due”. Per giungere all’abbattimento di qualsiasi identità restante. Tutto iniziò con gli OGM in agricoltura ed oggi continua con gli uomini.
I responsabili? I responsabili sono quelle potentissime entità finanziarie occidentali ci hanno fatto governare prima da un Monti e da un Letta, ambedue della Trilaterale e dal gruppo Bilderberg, ed oggi da un Renzi – un non eletto dal popolo – che come seguace di quegli interessi supera i primi due.
Razzismo? Il razzismo è del PD verso il popolo italiano, che ha venduto agli interessi del Nuovo Ordine Mondiale. E per tapparci la bocca si inventa l’omofobia e fa la legge Scalfarotto, che è uno dei passi verso la dittatura dei potentati finanziari.
La difesa? Dato che l’America di Obama è ormai incapace di difenderci dall’Isis, oggi abbiamo la Russia di Putin che lo fa egregiamente in Siria e che sconfiggerà l’Isis.
Chi difenderà il popolo italiano dal razzismo del PD? Ci difenderà La lega, Fratelli d’Italia e chiunque altro che non fa il quaracquaquà come i parlamentari del PD che vengono a fare teoria, mentre i lavoratori italiani hanno bisogno di concretezza e di sentirsi sicuri e padroni in casa propria, che è la Patria, ossia l’Italia.
Quale è la massima aspirazione di un PD? Avere una poltrona sotto, ad ogni costo, alleandosi perfino con un Verdini e rinnegando ogni etica che fece grande il PCI.
l’analisi di Giorgio Rapanelli non fa una grinza,la sottoscrivo al 100%
Non dovevano parlare solo con i residenti, ma anche con gli amministratori del condominio, che gli dicevano come stavano veramente le cose, anziché gettare fumo negli occhi. Se la situazione è precaria è perché non si fanno i lavori che si fanno in ogni condominio e d’altra parte senza soldi (dei condomini) i lavori non si fanno.
Diffido sempre di queste visite preselezionate e preavvisate in luoghi NON SICURI con, per giunta, di tanta è interessata pubblicità. Ricordano certe visite del ventennio …
E’ stato Salvini che in campagna elettorale e’ andato all’hotel boss per raccattare voti . Il PD , lontano da campagne elettorali, si impegna per trovare soluzioni e non per fare propaganda. Comunque il problema dell’ immigrazione e’ molto serio, come quello dell’anno Hotel House, invece molti commenti che si leggono qui sono ridicoli e vergognosi.
È stato Salvini che è’ venuto all’ Hotel House in campagna elettorale per raccattare un pugno di voti strombazzando la bufala della demolizione come soluzione al problema. Il PD, invece, lontano da campagne elettorali, cerca di affrontare il problema con serietà proponendo soluzioni praticabili, senza la pretesa di essere depositari della verità’. La questione immigrazione così come quella dell’ hotel House , sono questioni molto serie, mentre invece quasi tutti i commenti che si leggono qui sono ben oltre il limite del ridicolo e del pudore.
Già girare con l’etichetta di “responsabile dei nuovi italiani” la dice lunga sulla confusione, politica e sociale, che imperversa nel PD.
Il volere sottolineare la differenxza religiosa/culturale/geografica degli immigrati, rispetto ai “vecchi italiani”, è tanto razzismo alla rovescia.
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Purtroppo, per lavoro, non ho potuto partecipare all’incontro di Porto Potenza altrimenti avrei chiesto al deputato (tra le tante altre cose che avrei voluto chiedergli) anche di spiegarci come mai è stato allontanto/espulso dai Giovani Mussulmani Italiani, creatura politico/sociale che lui stesso aveva fondato.
Servizio aggiornato con video
L’on. Chaouki non mi sembra tanto l’anti-Salvini, quanto l’ombra di Salvini che si forma quando il primo va avanti col sole in fronte. Mentre in senatore Morgoni è la voce di sottofondo al filmato.
Tutti parlano di accoglienza, di fratellanza, condendo il tutto col razzismo… Ma nessuno del PD che vada alla radice del male che vogliono qui debellare. Mentre, invece, si deve debellare il male che è in Africa, causato dalle multinazionali americane, inglesi, francesi, cinesi, eccetera.
NO, questo discorso non lo fanno, altrimenti si incazza Obama, si incazzano i potentati che sfruttano l’Africa e che vogliono imbastardire l’Europa con l’invasione africana e musulmana. E che hanno eletto Renzi.
Vogliono cambiare i connotati dell’Europa e dell’Italia. Come ogni invasione ha cambiato, distruggendo l’identità precedente (vedi la romanità), così Africani e Musulmani ci cambieranno identità, spingendoci in basso.
Con buona pace dell’On. Chaouki e del PD, io sono un razzista, un razzista culturale.
Tra me e un africano ci sono 3.000 anni di evoluzione. Tremila anni fa noi e loro andavamo in giro nudi, o vestiti di pelli, con lance, archi, frecce, spade, machete e bastoni. Noi in tremila anni abbiamo inventato il kalashnikov, le auto, gli aerei. Gli Africani non hanno inventato nulla. Quindi, usano ciò che noi abbiamo inventato. Di sicuro il futuro per l’umanità è in Africa. Al punto che i potentati bianchi e gialli se la vogliono rubare. Perciò io sono per gli Africani in Africa, da difendere ed aiutare. E’ chiaro, accoglienti fraterni?
Quanto ai Musulmani, essi sono stati formati come civiltà dal Corano. un libro puntuale, pratico, comprensibile, con un esoterismo leggeremente al di sopra della mente umana. Con l’Islam ci sarà prima o poi lo scontro, poiché non possono convivere Islam, Cristianesimo e Illuminismo. Ci sarà un accordo tra Islam e Cristianesimo contro l’Illuminismo e i suoi derivati laici ed atei. Poi alla fine avremo lo scontro tra queste due religioni.
L’on. Chaouki magari è ancora musulmano. Probabilmente si dichiara democratico e laico. In questo caso rischia la vita, poiché sarebbe abiura punita con la morte.
Appena costruito questo fabbricato era un gioiello, ora un appartamento vale quasi meno di un box. Come mai?
Mi sembra di NON aver visto nessun tipo di contestazione da parte di alcuni gruppi di CENTRO/DESTRA e MOVIMENTO…. a differenza di qualcuno…qualche mese fa!!!!!! E’…… Mi sbaglio….!?!??