Il sindaco Corvatta ha fatto riferimento alla foto di Matteo Salvini e Fabrizio Ciarapica al ristorante La Cipolla d’oro
«Porre l’attenzione sulle criticità del territorio non significa seminare odio, bensì avere a cuore i problemi della gente». Parole di Fabrizio Ciarapica, della lista Vince Civitanova, accusato ieri dal sindaco (leggi l’articolo), dopo l’esposizione della maglietta con su scritto “Corvatta a casa” in stile Salvini, di fomentare odio in città. Secondo il consigliere comunale di destra si tratta invece di persecuzione verso chi non la pensa nella stessa maniera: “Respingo al mittente le accuse di insensibilità e di violenza – dice – non è nel nostro dna, non è in nessuna delle nostre azioni, fatte sempre alla luce del sole e nel rispetto delle regole. Purtroppo quando non si hanno risposte politiche ai problemi della città si cercano giustificazioni insensate e offensive. Dare al sottoscritto la colpa di ciò che è accaduto in Comune è assurdo, il sindaco dovrebbe farsi un esame di coscienza, di come Civitanova si sia ridotta durante il suo mandato e di cosa stia facendo per fermare questo degrado e garantire sicurezza ai propri cittadini».
E poi risponde sulla sua presenza dal leader del Carroccio: «Pur non essendo tesserato della Lega, sono andato ugualmente da Salvini, non solo per conoscere un leader politico che si sta battendo contro l’illegalità, ma soprattutto per parlare dei problemi di Civitanova, dei furti continui, degli accattoni molesti, degli abusivi commerciali».
(l.b.)
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Devo aver letto da qualche parte che a Civitanova Marche c’è un “bianco” che dorme in un’auto. Se fosse “nero” tutti si mobiliterebbero per dargli un tetto. Si dice che in Italia ci sia “razzismo” da parte dei leghisti. Credo che sia vero: esiste un “razzismo” al contrario. Nel senso che si sta esercitando verso i “bianchi” italiani. Hanno fatto leggi che favoriscono solo gli immigrati e gli extracomunitari, vedi la pensione della legge Amato ai genitori per riunire le famiglie, le case popolari a chi ha famiglie numerose, ma evitando di darle PRIMA agli italiani bisognosi. Stiamo diventando noi Italiani stranieri in patria.
C’è un vento di rivolta sotterranea verso la politica e verso l’invasione proveniente dall’Africa di gente alla rinfusa, senza controlli di cosa effettivamente sono. Io non dico che tra i migranti clandestini ci siano terroristi dell’Isis, ma non è vero che quegli Africani che arrivano abbiano indole pacifica, ma hanno la stessa identità ed indole della maggioranza degli Africani, che sono impulsivi, selvaggi, sanguinari e opportunisti. Basta esserci stati, o aver letto delle tragedie, dei genocidi, della incapacità di darsi governi moderni, in quanto gli Africani rimangono tribali, pur con ricchezze enormi. Adesso sono pronti in Libia un milione e mezzo di disperati. Li facciamo entrare tutti, quando l’Europa dà forfait? L’altro problema è l’Islam, con tutte le differenze di latitudine e longitudine di provenienza. Ve ne accorgerete in tempi medi come pagheremo la politica dissennata di noi della Sinistra…
Sinistra? Ancora il Partito Democratico è di Sinistra? Sta diventando ricettacolo di tutto coloro che corrono in soccorso del vincitore, vedi il presidente della Provincia Pettinari e il consigliere Ivano Tacconi, ambedue dell’UDC, passati nel PD. Un’epoca è morta per sempre. Per cui, si deve avere il coraggio di cambiare…
Caro Ciarapica, ti esprimo solidarietà dopo le accuse del sindaco di Civitanova Marche. E’ il PD il primo responsabile – insieme al consociativista Berlusconi – della situazione italiana. Di fronte all’invasione d’Italia, di fronte alla sudditanza del governo Renzi verso i potentati finanziari e capitalisti mondiali, di fronte a leggi liberticide e totalitarie come sarà la legge Scalfarotto contro l’omofobia, firmata dal PD, Sel, M5S e Scelta Civica, contro la proposta del Gender nelle scuole firmata dal PD, occorre iniziare una Seconda Resistenza contro la dittatura camuffata che sta avanzando…
Non potendo votare M5S per essere stato promotore della legge Scalfarotto e non potendo rimare a casa in attesa della nottata che passa, come fecero molti Italiani che alla fine della Seconda Guerra Mondiale, non schierandosi nella Resistenza, o nella Repubblica Sociale Italiana, io andrò a votare, orientato a votare Lega, non perché abbia quell’idea (che si sta evolvendo in forma nazionale, da federativa che era), quanto perché ha le idee chiare in fatto di invasione, di Gender, di aiuto alla piccola e media industria e artigianato, battaglie che erano del PCI di Berlinguer. Un mese fa non avrei mai pensato di votare Lega (come diversi compagni del PCI). Ma l’ultima sceneggiata sterile e oscura davanti all’Hotel House, e il passaggio di Pettinari e Tacconi a sostegno del PD, mi hanno convinto che cambiare si può. Il fascismo e il razzismo stanno ormai da un’altra parte.
Pensiamo a risolvere i nostri problemi no quelli dell’altro, grande rapanelli