di Marina Verdenelli
Scontri per l’arrivo di Salvini, feriti tre poliziotti, uno è un’agente donna. Lo rende noto la Questura ad un giorno di distanza dai fatti accaduti ieri durante il comizio del leader della Lega che ha toccato Porto Recanati e Macerata (leggi l’articolo) e per i quali la procura oggi ha aperto un fascicolo (leggi l’articolo). La poliziotta è rimasta ferita a Porto Recanati, durante le contestazioni all’Hotel House. E’ stata colpita con una bottiglie di plastica al viso. I due agenti, uno del Reparto Mobile di Senigallia, sono rimasti feriti a Macerata. Un poliziotto ha preso un calcio dalla folla dei manifestanti che avanzavano verso il leader leghista mentre l’altro è rimasto ferito nella concitazione del momento. Così il bilancio sale a 6. Tre infatti sarebbero al momento anche i feriti tra i manifestanti.
Sempre la Questura parla di una azione di contenimento fatta durante il corteo che voleva raggiungere piazza Nazario Sauro, davanti allo Sferisterio, oltrepassando la zona limite, e motivata per l’avanzamento e un fitto lancio di oggetti da parte dei manifestanti. Uova nello specifico e anche alcune bottiglie. Gli agenti feriti hanno riportato lesioni guaribili in pochi giorni. Sporcate molte divise del personale in servizio colpito dalle uova. Tra i manifestanti feriti negli scontri c’è Marco Bocci, 32 anni, del centro sociale Sisma. Il manifestante ha riportato una lesione alla testa chiusa con sei punti di sutura e varie contusioni alle braccia e ad una spalla. Ha preso una manganellata durante la carica della polizia (guarda il video), a pochi passi da piazza Nazario Sauro, davanti allo Sferisterio.
Al pronto soccorso è andato da solo. Dopo gli scontri condanna la giornata finita con la conta dei feriti. «L’intervento della polizia è stato ingiustificato e a freddo. Una reazione immediata e ingiustificata. C’è stata negata la possibilità di manifestare. Non è concepibile quello che è successo. Noi volevamo dire la nostra e replicare a quello che diceva Salvini». Sul lancio delle uova da parte dei manifestanti, che è stato uno dei motivi che hanno portato le forze dell’ordine a fronteggiare l’avanzata verso Salvini, Bocci replica. «Non si possono legare i fatti – dice il membro del centro sociale – non hanno lo stesso peso».
Salvini a Macerata, in basso la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto:
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L’intervento è stato GIUSTIFICATO dal lancio di bottiglie di vetro. BASTA FARE LE VITTIME! Il mio sostegno va ai poliziotti, sempre e comunque.
Manganellate
Titoli un po’ troppo di parte. È almeno il secondo articolo che maschera la verità. Un titolo più adeguato a mio avviso sarebbe. LIBERTÀ D’ESPRESSIONE NEGATA ALLA LEGA scontri e feriti
sempre poco cosi la smettono di andare nelle piazze solo per creare casini!!!
Secondo me le forze dell’ordine sono state troppo buone
Una mia amica stava lì in mezzo e si è presa una manganellata senza aver fatto nulla. Per me si chiama abuso di potere.
uno, cento, mille bocci! colpiti naturalmente!
A Macerata regna l’armonia
Possibile che le forze dell’ordine non l’hanno capito! ai facinorosi piace tanto il manganello… Allora la prossima volta portatevi solo “toys”… vedrete come ci si attaccheranno!!! Meno feriti ma più felici…
Se stava a casa anziché di fare il corteo non andava in ospedale poco !!!
Secondo me questi soggetti non sanno neanche x ché protestano! !!!
W le forze dell’ordine al bando centri sociali e altri delinquenti
Manifestare è una cosa delinquere ne è un’altra
Solidarietà totale alle forze dell’ordine!!!!
Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.
(Voltaire)
Da tutti gli imbecilli d’ ogni razza e colore, dai sacri sanfedisti e da quel loro odore,dai pazzi giacobini e dal loro bruciore, da visionari e martiri dell’ odio e del terrore.
Da chi ti paradisa dicendo “è per amore”, dai manichei che ti urlano “o con noi o traditore!”,
libera, libera, libera, libera nos Domine!
(Guccini)
Evelyn Beatrice Hall (1868 – 1956) è stata una scrittrice britannica che ha scritto sotto lo pseudonimo di S.G. Tallentyre (o Stephen G. Tallentyre).
È conosciuta soprattutto per la sua biografia su Voltaire, Gli amici di Voltaire, completata nel 1906. Fu lei a scrivere la frase, spesso erroneamente attribuita a Voltaire, «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it» («Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo») come una illustrazione del pensiero di Voltaire. Tale frase è nota anche nella leggera variante, «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo».
Se non ci fossero i poliziotti e le altre forze dell’ordine a difendere la mia vita e la mia incolumità, dovrei andare in giro armato. Quindi, massimo rispetto per i poliziotti. A cui dico: difendeteci e difendetevi!