Mediazione linguistica trasloca
a Macerata
Lacchè: “E’ il momento di accentrare”

A distanza di 13 anni dall'istituzione del corso di laurea a Civitanova la triennale arriva nel capoluogo. Inaugurate le nuove aule multimediali del Polo Pantaleoni. Boom di iscrizioni: 294 le immatricolazioni solo nella scorsa tornata accademica, per un totale di 887 iscritti nel triennio

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Raffaella Merlini, Luigi Lacché e Filippo Mignini presentano il nuovo corso di Mediazione Linguistica a Macerata

Raffaella Merlini, Luigi Lacché e Filippo Mignini presentano il nuovo corso di Mediazione Linguistica a Macerata

di Claudio Ricci

Atto finale per l’epopea del corso di laurea triennale di Mediazione Linguistica, che  si trasferisce  definitivamente a Macerata dopo 13 anni dalla sua fondazione a Civitanova.  La decisione di ricentralizzare la struttura facente capo al dipartimento di studi linguistici aveva suscitato non poche obiezioni da parte della politica civitanovese. Ultimo in ordine di tempo l’intervento del consigliere comunale di Ncd Sergio Marzetti (leggi l’articolo). “Il ritorno a casa” – chiamiamolo così-  della triennale nata nel 2001 e che nel capoluogo aveva già la sua prosecuzione specialistica è avvenuto ufficialmente questa mattina, in occasione dell’inauguazione delle nuove aule multimediali del Polo Pantaleoni in via Armaroli.

 

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Alcuni componenti del corpo docenti del corso di Mediazione Linguistica

Quello di oggi è un benvenuto agli studenti di Civitanova – ha esordito il rettore Luigi Lacchè – ma anche al corpo docenti e al personale , grazie ai quali, negli anni, questo corso di laurea è aumentato nelle iscrizioni in maniera esponenziale – 294 le immatricolazioni solo nella scorsa tornata accademica, per un totale di 887 iscritti nel triennio – Il ritorno a Macerata della triennale produce  effetti importanti. Innanzitutto il potenziamento del polo linguistico, che considerato già il più importante delle Marche, oggi riorganizza i laboratori di palazzo Ugolini dotandoli di attrezzature informatiche all’avanguardia. Secondo: in un certo senso si reintegrano nella vita universitaria d’ateneo gli studenti di Civitanova, che fino ad oggi si percepivano come alienati dal contesto centrale.  Colgo l’occasione per invitarli ad essere fortemente partecipativi, utilizzando a pieno le strutture e le opportunità che l’università e la città tutta offrono. Terzo: abbiamo visto che l’università non si improvvisa. Le università in Italia non possono più crescere a livello quantitativo. Con questo trasferimento concludiamo un processo di centralizzazione che si inserisce in un ottica generale di miglioramento qualitativo delle strutture e dell’offerta didattica dell’ateneo maceratese che deve continuare a crescere nei luoghi d’origine, laddove risiedono la sua storia e le sue radici”.

 

Il taglio del nastro alle nuove aule del polo Pantaleoni

Il taglio del nastro alle nuove aule del polo Pantaleoni

Tutta l’operazione si inserisce in un quadro generale di accentramento strutturale dunque e miglioramento qualitativo anche dei servizi offerti agli studenti. “Abbiamo cercato di riorganizzare le cose nel miglior modo possibile – spiega il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Filippo Mignini – razionalizzando l’offerta formativa ed evitando gli accavallamenti tra materie. In 10 anni a Civitanova è stata raccolta una biblioteca di soli 2500 volumi. Poco o niente confronto al milione di testi su cui gli studenti potranno studiare qui nel dipartimento centrale”. A dimostrazione che gli iscritti di Civitanova non si sono sentiti “traditi”dalla scelta dell’ateneo e che permangono anche le buone condizioni di inserimento nel mondo del lavoro arrivano anche le dichiarazioni di Raffaella Merlini, presidente del consiglio di classi unificate in Mediazione Lingustica: “Tutti i tirocini precedenti sono stati riconfermati dalle realtà aziendali con cui avevamo intrecciato rapporti già a Civitanova. Questo perchè i nostri studenti sono bravi e la logistica ad una mezz’ora di distanza non rappresenta una discriminante “. Sette le lingue proposte dal corso di laurea: arabo, cinese, francese, inglese, russo, spagnolo e tedesco. Un ventaglio ampio supportato, come già detto,  non solo dai rinnovati laboratori di palazzo Ugolini ma anche dalle nuove strutture del Polo Pantaleoni. Sei nuove aule per un totale di 200 postazioni con accesso Internet, postazioni wi-fi ,  aree coworking, sistema di diffusione video, stampa centralizzata, accesso sicuro e personalizzato alle postazioni e programmazione online delle attività. Uno spazio all’avanguardia, quello con accesso in via Armaroli (proprio difronte all’entrata del parcheggio coperto) che proietta Unimc verso un’emancipazione tecnologica degna dei migliori poli universitari europei. Il tutto in una delle sedi più centrali dell’ateneo a testimonianza della rinnovata volontà di accentrare al fine di garantire maggior controllo sulle strutture per migliorarne la qualità.

 

 

 

 

 

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Un momento dell’inaugurazione al Polo Pantaleoni

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