di Gabriele Censi
E’ il maceratese Enrico Bordoni il nuovo direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria. Bordoni, medico nefrologo, sostituisce Paolo Aletti alla guida dell’Ars: negli ultimi anni aveva diretto l’Area Vasta 3 di Macerata ed è stato recentemente sostituito da Pierluigi Gigliucci, che guidava il Servizio Salute della Regione. Oggi la Giunta regionale ha assunto le delibere con le quali venivano nominati Piero Ciccarelli a capo del Servizio Salute e, appunto, Enrico Bordoni alla guida dell’Ars.
«Sono onorato di avere ricevuto un incarico così prestigioso ed importante, di grande responsabilità a livello regionale – dice Bordoni -, ma anche preoccupato di corrispondere alle aspettative e alle nuove sfide che si presenteranno nel 2014 e 2015 per portare a termine la riorganizzazione sanitaria a cui ho cercato di contribuire come direttore di Area Vasta».
L’Ars e il Servizio Salute condividono le competenze che, in precedenza, erano unite nel Dipartimento del Servizio Salute. Bordoni, dunque, lavorerà insieme all’assessorato e al Servizio Salute: «Continuerò a collaborare sia con l’assessore Mezzolani che con il dottor Ciccarelli, con cui ho già lavorato, ma anche con la dottoressa Lucia Di Furia, di cui ho già avuto modo di apprezzare le grandissime capacità professionali e il fortissimo impegno». Nei prossimi giorni Bordoni prenderà l’incarico e sarà sostituito da Pierluigi Gigliucci, nuovo direttore dell’Area Vasta 3.
«Saluto con affetto e amicizia professionisti che ricorderò sempre con piacere e che mi hanno arricchito (guarda il video). Al dottor Gigliucci auguro buon lavoro e sono convintissimo che sarà capace di completare il percorso iniziato: lui è di Matelica e per me la continuità geografica è una garanzia ulteriore, in quanto Gigliucci è cittadino del territorio».
Con la nomina di Bordoni all’Ars «si completa la squadra che proseguirà la partita del riordino sanitario, con un modulo nuovo e maggiormente ispirato al dialogo con la comunità regionale – evidenzia l’esecutivo regionale – Dalla fase difensiva, di salvaguardia degli equilibri economici ottimizzando i servizi, si passa a una fase dove i sacrifici fatti verranno capitalizzati e rappresenteranno la base per completare il riordino del sistema sanitario, interpretando le nuove esigenze che vengono dai territori. Il processo di riforma della sanità marchigiana procede, dunque, nella direzione indicata dalla Giunta regionale e recepita dall’Assemblea legislativa. Gli uomini chiamati a interpretare la riforma hanno dimostrato competenza, capacità, predisposizione a lavorare in squadra. Una garanzia perché il risultato finale possa essere un successo pieno, nonostante le pesanti penalizzazioni che le difficoltà economiche del Paese stanno causando ai territori e a chi amministra le comunità locali».
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CONTINUA IL VALZER DELLE POLTRONE !!!!!!!!!!!!!!
E LA SANITA’ SEMPRE PEGGIO PER PAGARE QUESTI ” MANAGER”
me paria che se avia perso la tessera del PD…invece la rrtroata.
Lo scopo finale di tutto questo fermento riorganizzativo potrebbe essere quello di sostituire le attuali “Aree Vaste” con delle innovative “Aree Devastate”.
una semplice regola di matematica: “cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia”.
Perché non vengono mai pubblicati i curriculum dei manager; ci accorgeremo che questi signori hanno fatto carriera sempre dentro la nostra sanità e mai nel privato.
Se la sanità in senso generale non è migliorata perché non sostituire completamente i manager anziché ruotarli? In altri stati europei il manager ha max 40 anni, parla correttamente 3 lingue e guadagnano molto meno e se non funzionano li sostituiscono.
@ Rino Mestica Da quando in Italia, per sedersi su una qualsiasi ambita poltrona, è necessario provare cultura, capacità onestà?? Nemmeno all’università lo si pretende !!! Si guadagna bene a riscaldare la poltrona senza cultura onestà capacità e responsabilità? Se la risposta è: ” Sì” allora tutto è ok e tutto procede come sempre, qui in Italia. Sempre gli stessi che giustamente ruotano in modo tale da far ruotare anche i danni provocati nei diversi settori. Tanto chi se ne accorge?? E per finire in bellezza dopo aver fatto danni ricevono il premio con scatto alla carriera ed aumento di stipendio. Se poi devono stare in una corsia di ospedale a far danni è meglio tenerli lontani dai pazienti ma sempre in ambito sanitario…. devono risanare…!!