di Gabriele Censi
E’ Pierluigi Gigliucci, 50 anni, il nuovo direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata. Il manager di Matelica, laureato in economia e commercio e iscritto all’albo dei dottori commercialisti, prende il posto di Enrico Bordoni. In passato era stato direttore della zona territoriale di Camerino, poi è subentrato al posto di Carmine Ruta come dirigente del Servizio Salute della Regione, ruolo nel quale è stato sostituito dall’ex dg Asur, Piero Ciccarelli. Insieme a Gigliucci c’è un altro maceratese, Alberto Carelli, a dirigere un’Area Vasta. L’ex direttore amministrativo dell’Asur è stato nominato per la sede di Fermo (Av4), dalla quale proviene Gianni Genga, nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria. All’Area Vasta 2 (Ancona) arriva Giovanni Stroppa, che lascia a Massimo Del Moro il posto finora occupato all’Area Vasta 5 (Ascoli). Nel valzer dei direttori di Area Vasta l’unica a non ruotare è Maria Capalbo, confermatissima all’Area Vasta 1 di Pesaro; una nomina, quella di Capalbo, blindata dall’assessore alla sanità Almerino Mezzolani (che è originario del Pesarese) e per la quale non vale evidentemente il criterio della rotazione dei direttori annunciato proprio dallo stesso Mezzolani. L’unico a rimanere fuori dai giochi, almeno per quanto riguarda le Aree Vaste, è invece il maceratese Enrico Bordoni; per lui, infatti, a dispetto del criterio della rotazione non sono stati annunciati incarichi nella sanità regionale. I nuovi direttori sono stati indicati dal dottor Gianni Genga, che ha proposto la squadra alla Giunta regionale. In mattinata il governo della Regione ha ufficializzato le nomine suggerite dal nuovo direttore generale dell’Asur. «La Giunta ha recepito le indicazioni del direttore Genga che ha proposto professionisti di sua fiducia che saranno i principali suoi collaboratori – ha evidenziato l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani – Le persone incaricate hanno contribuito a portare avanti la riforma del sistema sanitario regionale, raggiungendo, non senza sacrifici, ottimi risultati che hanno proiettato la sanità marchigiana ai vertici nazionali, ma che vanno confermati proseguendo nell’azione di riordino. Squadra che vince non si cambia».
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Addio Bordoni, sono sicuro che non mancherai a nessuno.
Confermato il gioco delle tre carte: “girano” sempre gli stessi. Come mai ?
E poi qualcuno ogni tanto lo vedi a Villa dei Pini…aspettatevi grandi novità!
Riforma della sanità ? Attenzione a come di usano le parole: fino ad ora diminuzione posti letto e lunghe file ai pronto soccorso. Per me questo e’ un taglio dei costi a danno dei cittadini.
Si leggono questi articoli e si pensa al gioco del Risiko. E chi si ricorda dei malati di oggi e di quelli in fieri? Nessuno, nemmeno il giornalista, si domanda: è capace; non è capace; qual è il suo curriculum ed i risultati raggiungi; quali sono i suoi obiettivi…. e così via. Ormai questo metodo malato – che ci ha condotto dove siamo – è stato introiettato anche dalle persone di buona volontà e da tutti quelli che non beneficiamo di nessun vantaggio da tale malcostume.