Il Sindaco e la Giunta in visita al centro dialisi. Sulla destra la Direttrice dell’Ospedale, Maria Rita Mazzoccanti
di Marco Ricci
La riforma sanitaria regionale che investirà la nostra Provincia sta entrando nella fase di avvio. Così questa mattina la giunta Comunale di Macerata, guidata dal Sindaco Romano Carancini, ha “ispezionato” l’ospedale cittadino che dovrebbe diventare il fulcro sanitario dell’Area Vasta 3. Una visita preceduta da mesi di confronti anche accesi tra il Comune e la Regione, tra i sindacati e l’Asur, su una riforma complessiva della sanità regionale sicuramente necessaria ma allo stesso tempo tardiva e frettolosa, fatta oltretutto in tempi di ristrettezze economiche. Una riorganizzazione che investirà non solo il nosocomio di Macerata ma anche i piccoli ospedali circostanti, la maggior parte dei quali si trasformeranno in Case della Salute. E la Giunta Comunale, a cui si è aggregato il Cosnigliere Udc Tacconi e accompagnata dalla Direttrice dell’Ospedale Maria Rita Mazzoccanti e dal Direttore Amministrativo dell’Asur Enrico Bordoni, ha visitato reparto per reparto tutti i sei piani della struttura, chiedendo, appuntando, parlando con medici e infermieri. Nel pomeriggio, dopo il pasto nella mensa del nosocomio, l’incontro con le parti sociali e i sindacati.
Che non tutto vada bene si sa. Che ci sia malumore in particolare tra il personale ospedaliero per le carenze di organico anche questa è cosa nota. Come si sa che dal Consiglio Comunale aperto siano emerse diverse criticità del nostro nosocomio, con in testa quelle legate al Pronto Soccorso e ai ridotti spazi ad esempio per la cardiologia. Una serie di problematiche che il Direttore Generale dell’Asur Piero Ciccarelli si è detto pronto a risolvere. E la visita di oggi per certi versi è stata rassicurante, se non altro per l’attenzione mostrata nel rilevare le attuali problematiche e i tempi di risposta dal Sindaco e degli Assessori, tra cui in particolare l’Assessore ai Servizi Sociali Narciso Ricotta.
E’ difficile riassumere la visita nel suo complesso. Potremmo però partire per una volta dalle buone notizie. I lavori di ampliamento del Pronto Soccorso partiranno dal mese di settembre e la struttura si allargherà agli spazi attualmente occupati dalle casse. Inoltre la procedura di nomina del nuovo Primario è ormai entrata nella fase finale; i curricula sono già stati consegnati e si è entrati nella fase di disamina delle candidature. Molto buoni, sempre per trattare delle notizie positive, sono apparsi in particolare i reparti di nefrologia e dialisi e molti lavori sono già avviati o in fase di avvio. La Dottoressa Mazzoccanti ha inoltre rassicurato che non esiste alcuna problematicità legato al trasferimento dei posti letto di malattie infettive al secondo piano del corpo principale. Questo per la tipologia di pazienti e per il tipo di patologie trattate nel nostro Ospedale. Il famoso IV livello, quello dell’isolamento totale, non viene preso in carico a Macerata, essendo trattato infatti in pochissimi centri del territorio nazionale. Patologie limite che necessitano di particolarissime strutture altamente isolate.
Anche il reparto di pneumologia, così come quello di Ortopedia, ha fatto un’ottima impressione al Sindaco e alla Giunta. Sia per gli spazi che per le dotazioni, come non sono emerse particolari criticità insormontabili per quanto riguarda l’accorpamento di posti letto di diverse Unità Operative a seconda dell’intensità di cura. E’ vero che i medici si rendono conto delle difficoltà incontrate al momento dal corpo infermieristico, ma le difficoltà si reputano però superabili con il tempo anche alla luce dell’elevata professionalità degli infermieri. Un personale il cui impegno è stato plaudito da tutti, non solo dal Sindaco ma appunto dagli stessi medici e dai dirigenti sanitari. E qui andiamo a toccare un punto dolente. Quasi ovunque si lamenta la scarsità di personale e i ritmi elevatissimi di lavoro a cui sono sottoposti gli infermieri e il corpo paramedico. Un punto critico che ovviamente, oltre a creare carichi eccessivi per gli stessi operatori, inevitabilmente si ripercuote sull’assistenza ai pazienti e sulla quantità di prestazioni erogati.
L’Assessora Curzi, il Sindaco Carancini, gli Assessori Ricotta e Pantanetti all’incontro con le parti sociali.
La vera criticità comunque è apparsa essere l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia. Medici e pazienti parlano senza mezzi termini di scarso personale in un reparto che vive di continue urgenze. Ma non solo. Gli spazi sono affollati, ristretti e alcuni degli studi medici e degli ambulatori del piano superiore versano in condizioni molto difficili. Basta infatti allontanarsi dalla delegazione ufficiale perché qualche infermiere ti faccia vedere un bagno con mezzo soffitto sfondato, i soffitti bagnati per le infiltrazioni d’acqua, un pavimento scivolo e dissestato. Per la U.O. Si prospetta il trasferimento ad un’altra ala del nosocomio, ma i medici sono piuttosto sicuri che questo traferimento non lo vedranno mai. Simili confidenze ci vengono fatte durante anche il transito in chirugia quando veniamo a sapere che, a detta degli operatori, l’Unità è in stato di sofferenza per mancanza di personale e in particolare di anestesisti. Così su un tavolino dell’infermeria trovi due pile di pazienti oncologici in attesa di essere operati, con alcuni che necessiteranno a questo punto di nuovi esami per il tempo di attesa trascorso. Oppure plichi con pazienti non oncologici che attendono l’intervento – sicuramente non urgente – anche dal 2010. Ma il punto che ha fatto più impressione sono le due sale dove vengono fatti esami alle partorienti. Già oggi, giornata non certo calda, gli ambienti erano asfissianti. Gli operatori raccontano di quaranta gradi d’estate e di pazienti svenute per il caldo. Purtoppo, a causa dell’impianto elettrico fatiscente, non è possibile attaccare i condizionatori. Pare comunque che in un paio di mesi questi locali saranno spostati e l’intero piano ristrutturato. Di certo comunque una situazione poco degna sia per gli infermieri, che per i medici e sopratutto per le pazienti. E il famoso sesto piano di cui da anni si attende l’apertura? I lavori sono in corso e il Sindaco, come di fronte ad ogni altro intervento prospettato, ha chiesto i tempi precisi di conclusione dei lavori. Qui troverà posto l’Unità Operativa di Cardiologia e le sale per l’impianto dei pace-maker.
Benché la dottoressa Mazzoccanti risponda punto per punto alle criticità emerse e alle soluzioni in atto, gli operatori non sembrano sempre concordare con le scelte di riorganizzazione prese dalla direzione ospedaliera e dall’Asur. Questo anche in merito alle sale chirurgiche, anche se la prossima apertura di un’ala per il day-surgery dovrebbe portare ad un alleggerimento del carico di lavoro. Ma molte delle risposte della Direttrice dell’Ospedale sono apparse convincenti. Così come l’ipotesi che l’accorpamento di diverse Unità Operative dell’Area Vasta 3 nell’Ospedale di Macerata consentirà un flusso positivo di operatori, controbilanciato però in molti casi anche da un aumento del carico pazienti. Si gioca quindi tutto sul filo di lana, con una riforma che se funzionerà potrà addirittura migliorare le cose, ma se non funzionerà potrà davvero portare il caos all’interno dell’ospedale. La vera chiave di volta saranno le Case della Salute, la cui efficienza sarà fondamentale per garantire un afflusso non eccessivo a Macerata. In ogni caso Carancini e la Giunta, anche in vista della prossima Conferenza dei Sindaci, si sono mostrati attenti e precisi ad ogni cambiamento in atto e ad ogni promessa fatta. Cambiamenti non sempre negativi per il nostro ospedale che per certi versi avrà un ruolo più baricentrico all’interno dell’Area Vasta 3, come ad esempio per quanto riguarda il centro analisi. Ma il buon esito dipenderà dalle risorse economiche, dai tempi e sopratutto dalla buona volontà della politica regionale e dall’attenzione costante – come quella dimostrata oggi – dall’Amministrazione Comunale.
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Giustamente si sono interessati di ortopedia…. Non si sa mai….
Ma alla fine della fiera,fatti tutti gli accorpamenti-spostamenti e riordini vari,quanti POSTI LETTO perderà l’Ospedale di Macerata? Questa è la domanda che Carancini & Company dovevano fare alla D.ssa Mazzoccanti.
E’ molto interessante la foto in cui si vede Ricotta che incontra le parti sociali (al telefono)!
Dovreste assistere ai consigli comunali per vedere come sono bravi i nostri consiglieri ad usare il
telefono!
oggi in ospedale c’era una bella rimpatriata de magnapà! discorre discorre,magnano soprattutto,ma alla fine non combina niente.
Ma la colpa mica è la loro,è de chi ce l’ha missi!!!
Che la giunta e tutti i loro simili si augurino di star sempre in ottima salute e di non aver mai bisogno dell’ospedale (e di chi ci “lavora”!!) di Macerata….!!!
Ma sicuramente anche in caso di bisogno sanno già perfettamente dove ed in particolare da chi farsi curare … così nell’ospedale di Macerata metteranno piede solo per ostentare ispezioni magari ben concordate..! Bravi!
È iniziata la campagna elettorale??? Due avvocati in gita ???
Le risorse umane non mancano, perché non puntare sulla clowterapia? (http://it.wikipedia.org/wiki/Clownterapia)
Scopro – per un curioso bisticcio linguistico (oppure per una malcelata nomina in pectore) tra titolo e foto di questo articolo – che Ivano Tacconi fa parte della Giunta in visita al locale nosocomio.
Non sorprende, poi, che il reparto di Ortopedia abbia fatto un’ottima impressione agli amministratori in visita: come noto, infatti, si tratta di un reparto d’eccellenza di cui tutti parlano…
Nell’ ospedale di Macerata sono rappresentate,come in qualsiasi altro luogo di lavoro ,eccellenze nei vari profili professionali, figure di medio spessore e infine taluni che non spiccano per alcuna dote. Funziona così ,nel nostro Paese, dalla notte dei tempi . Certamente una Dirigenza capace,consapevole del proprio ruolo e soprattutto non autoreferenziale, aiuterebbe l’innalzamento del livello qualitativo. Cara signora Mara non so in quale mondo Lei cammina e respira.. Io vedo CHIARI ed OMBRE nella mia famiglia,nel luogo di lavoro,nel mio Comune,nella mia Provincia, nella mia Nazione e persino nella Chiesa…. Credo che il segreto sia nell’impegno quotidiano di ciascuno e soprattutto sia necessario non GENERALIZZARE.
Sembra “Il medico della mutua” del grande Albertone!
@ Davoli
Guardi che Tacconi era li in qualità’ di paziente dopo le bbotte rimediate da Carbonari …
A “Voce nel deserto” concordo con Lei: mai generalizzare.C’è sempre il chiaro e lo scuro perchè la vita è questa con alti e bassi forse non per tutti, ma, in generale senza generalizzare, è così. in fin dei conti l’errore è umano. A volte, per non si sa quale motivo, le tonalità sono molto, ma molto scure!! Può colpire ogni ambito, naturalmente senza generalizzare ,ma se permette quando si parla di salute quindi della vita delle persone, richiedo una maggiore attenzione, passione e umiltà da parte di chi ha deciso, per propria volontà e spero non su prescrizione del medico, di impegnarsi a”lavorare” o “gestire” e non solo per far “sordi”, un settore quale quello della salute pubblica. Almeno lì!!! L’errore o le difficoltà sono comprensibili perchè umane, ma le giustifico solo in determinati casi.
Non si preoccupi di me, io ho camminato e cammino anche troppo nel mondo di macerata e questo non toglie che non conosca anche altre realtà che chissà per quale motivo (c’è anche da chiederselo??) funzionano perfettamente o , senza esagerare, molto meglio. Lei scrive “Funziona così , nel nostro Paese, dalla notte dei tempi”.
Quindi mi vuol dire che poiché è sempre stato così ,così deve essere accettato o peggio ancora giustificato????? Lei scelga e mantenga le sue idee che io continuo a camminare sulla mia strada. Io continuerò a non accettare e ancora a non giustificare per nessun motivo quelle persone che come scrive lei sono” figure di medio spessore e infine taluni che non spiccano per alcuna dote” . Non devono ricoprire quel ruolo punto e basta! Ci sono tante altre attività !! Mi faccia il nome di quelli validi che così io vado a curarmi da quelli e a lei lascio tutti gli altri molto volentieri!!!
Ma com’è possibile? dai tempi del consiglio comunale aperto, da quando il facente funzioni del pronto soccorso, denuncio’ una situazione da terzo mondo in pronto soccorso, da quando gli infermieri del principale reparto di accoglienza di Macerata, si sono autodenunciati con un esposto alla procura, pur di far venire a galla la vergogna che devono subire ogni giorno i pazienti in attesa di una visita o di un posto letto, da quando qualcuno si indigno’ oltremodo con il dottor Zampolini, da quei tempi non si fa altro che parlare di pronto soccorso…e questi che fanno?: …girano per i reparti, e gira gira, girano anche intorno al pronto soccorso, e ci girano prorpio intorno, visto che non abbiamo visto nessuno di loro. Non hanno avuto la faccia di presentarsi alle 43 persone che in quel momento affollavano i loali del pronto soccorso, forse perchè avrebbero dovuto fare uno slalom tra barelle, familiari e sedie a rotelle. Credetemi, sono certo di quello che dico: “il problema pronto soccorso, interessa a poche persone. Solo a quelle che hanno avuto la disgrazia di doverci stazionare, anche solo per mezza giornata”. Sapete com’è: “il problema non è mio, fino a quando non mi tocca personalmente”, credetemi è cosi’, lo vivo tutti i giorni.
come mai chiederei alla giunta comunale e alla direzione ospedaliera, non avete buttato un occhio in pronto soccorso? quali atri reparti avete saltato? su quali basi avete visto alcuni reparti e altri no?a cosa vi è servito fare questa “scampagnata”? gradirei una risposta da parte di qualcuno ma so gia che sono parole al vento!
La giunta in visita all’ospedale…………e quale è stata la prognosi?
Un’Azienda privata o pubblica che sia a mio modo di vedere deve essere gestita da personale tecnico e specializzato (manager, dottori, infermieri, impiegati, …..) che sappia fare analisi e proporre strategie per trovare il trade-off tra costi e benefici.
Ora mi chiedo, ma tutti questi politici sono anche tecnici?
Dopo questa passeggiata “ispettiva” cambierà qualcosa?