«Come capogruppo, dopo aver letto la lettera inviataci dall’avvocato Brizioli responsabile dell’ Istituto Santo Stefano che proponeva al Comune di Macereata la realizzazione di una Rsa da 80 posti presso l’ex clinica Villalba, ho dato il mio parere favorevole. L’Udc ha favorito sempre la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Parcheggi a parte, Villalba è stata sempre un punto di riferimento sanitario della nostra città».
Ivano Tacconi, capogruppo dell’Udc al Consiglio comunale di Macerata, saluta con favore la realizzazione di un servizio «che manca alla città di Macerata», come ha osservato l’Ad del Santo Stefano Brizioli (leggi l’articolo).
«Da una parte chiediamo alla gente di utilizzare il servizio urbano chiudendo anche vie prestigiose al commercio del centro storico, dall’altra non si educa all’uso e si rinuncia a strutture perchè non ci sono parcheggi, come se in via Cioci si ignorassero i grandi complessi scolastici privi di un qualsiasi servizio di vigilanza municipale» prosegue Tacconi. «Nella richiesta fattaci, il Santo Stefano, prevede una residenza in grado di ospitare 108 anziani non autosufficenti, dove troverebbero posto 120 addetti. L’Università di Macerata con le sue facoltà in settori servizi sociali, la scuola infermiri con i suoi laureati ignorati totalmente dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Romano Carancini. Il consiglio dato dallo stesso di spostare la residenza in via Cincinelli in un area di proprietà della Smea (ex Rossini) ubicata sotto il cavalcavia di Via Mattei, non credo proprio che il panorama anche se non autosufficenti sia tanto appetibile e in quel posto quali parcheggi potrebbero sorgere? Ricordo anche al sindaco Carancini che in quel punto dell’ex Smea c’è un mia mozione votata all’unanimità che chiedeva l’acquisto da parte dell’APM della zona bagagli di proprietà di Trenitalia in vendita da molto tempo, sarebbe stata logisticamente molto utile per i loro servizi all’utenza. La residenza protetta a Villalba è una struttura necessaria per l’intero comprensorio maceratese, che in un recente futuro potrà essere servita dalla viabilità con la realizzazione di via Mattei La Pieve comprendendo il traffico delle due vallate: Potenza e Chienti. Inoltre chiedo al Sindacato Cisl, di aprirsi alle nuove occupazioni, lasciando la politica della sola difesa di quello che già abbiamo. Macerata capoluogo sta perdendo molti posti di lavoro nel settore pubblico, non avendo avuto mai industrie dobbiamo favorire qualsiasi inziativa che possa dare speranze ai nuovi laureati in sttori nuovi e specifici e soprattutto coniugarsi con il mondo della scuola» conclude il capogruppo dell’Udc.
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Caro Tacconi , Villalba si trova in una zona residenziale con molte case e diversi istituti scolastici con molto traffico all’ entrata e all’ uscita dalle scuole durante la mattinata e mancanza di parcheggi senza un parco ,aria inquinata dal traffico di via Roma , infossata e senza veduta da due lati , di solito gli Rsa hanno grandi spazi per dare all’ anziano il massimo dell’ ospitalita’ nella lunga degenza
Siamo nel 2013 sig. Tacconi non si puo’ vivere di ricordi e riciclare il vecchio , dobbiamo guardare al futuro della citta’ , Villalba ha fatto gia’ la sua storia negli anni 70 -90 !!!!!!!!
Secondo me andrebbe bene Villa Lauri a Montalbano , cosi’ finalmente viene ristrutturata , ha anche un bel parco , aria buona, pochi rumori e una veduta spettacolare
La ex fonderia Canullo – Piangiarelli in Via Ghino Valenti potrebbe essere un sito per costruire una nuova RSA per anziani , vicino alla citta’, pochi rumori, aria buona ,sempre assolata, con un bel parco
Invece di creare RSA nuove e private,non sarebbe meglio potenziare quelle esistenti? Vi ricordo che quella di Sarnano è stata addirittura chiusa (sottoutilizzo?)
Si a nuovi posti d lavoro! Applausi Tacconi e buon lavoro…..
A Villalba meglio la RSU piuttosto che, come si vociferava, l’ennesima speculazione edilizia con supermercato annesso….
Tacconi avrebbe ragione. Ma, a chi lo dice? All’amministrazione democristiana camuffata da Sinistra?
..ed è la cosa più importante!
L’opinione di Nanà
Mi domando perché i consiglieri comunali, di qualsiasi estrazione politica siano, non studiano più. Ma prima di dare opinioni personali o di partito (…e pur vero che oggi i partiti sono diventati, purtroppo, “personali”) non è forse opportuno che si facciano un quadro chiaro sulle conseguenze delle proprie posizioni?
Un’altra residenza per anziani a due passi dal quella già esistente di Villa Cozza è un assurdo da tantissimi punti di vista e mi sorprende che proprio Tacconi, che è sempre molto attento, non riesca a vederne nessuno.
Invito a fare un’analisi socio-territoriale prima di dare l’ok alla costruzione di nuove strutture? Giusto per non replicare quello che sta accadendo con i centri commerciali o quello che è già successo con gli ospedali comunali (che oggi non sappiamo più come riconvertire). Se solo qualcuno volesse informarsi sulla reale esigenza avrebbe la grande sorpresa di sapere che la richiesta di ingresso nelle strutture per anziani è drasticamente diminuita negli ultimi anni, la disoccupazione ha fatto si che gli anziani vengono perlopiù gestiti a casa e già molte case di riposo non hanno quasi più una lista d’attesa. Il futuro dell’assistenza non è nella costruzione di nuove strutture (nessuno di noi in tarda età vorrebbe entrare in una sorta di collegio) ma nell’assistenza domiciliare e nel sostegno alla famiglia nel proprio domicilio. Il problema dell’elevato numero di anziani dei prossimi anni non potrà mai e poi mai essere risolto con la creazione di strutture, ma con servizi di sostegno domiciliare adeguati. E’ evidente che la struttura che vuol costruire De Benedetti ha altre mire ed altre “abboccature”, ma viene da sorridere quando si fa credere che a fronte di 108 posti (oppure 80 – non si è ben capito) si assumerebbero 120 dipendenti, con un rapporto di 1,1/1,5 dipendenti per ogni anziano. Un rapporto che farebbe felice ogni assistente sociale, ma che farebbe rabbrividire ogni economista. Complimenti alla Cisl per aver avuto il coraggio di mettere in discussione qualcosa che, a prescindere, si da per scontato sia utile.