Da sinistra: Piero Ciccarelli, direttore generale Asur Marche, Gian Mario Spacca, presidente della Regione, Almerino Mezzolani, assessore alla Sanità, Paolo Galassi, direttore dell’azienda ospedaliera Torrette, Pierluigi Gigliucci, dirigente del Servizio sanità
Recepite le osservazioni della V Commissione consiliare e trovata una condivisione con i rappresentanti dell’Anci Marche (Associazione nazionale Comuni italiani), la Giunta ha approvato oggi la delibera definitiva per il riordino delle reti cliniche sul territorio regionale. Si tratta di una innovazione organizzativa, tra le prime in Italia, che mira a consolidare e migliorare la sicurezza e qualità delle cure, l’equità dell’accesso ad esse e la sostenibilità economica delle scelte in base all’appropriatezza e all’etica nell’uso delle risorse. Alla base di questa organizzazione non c’è solo l’individuazione delle realtà di eccellenza, ma anche la loro tutela. Allo stesso modo viene salvaguardato il ruolo delle diverse aziende del sistema sanitario regionale e le varie sperimentazioni gestionali di modelli innovativi.
«L’obiettivo – dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca –, è garantire una crescita del Servizio Sanitario qualificata, equilibrata ed armonica senza diseguaglianze, che offra garanzie ad ogni territorio della regione. Il Piano Socio Sanitario 2012-2014 ha definito il sistema ‘a rete’ come il modello di programmazione della Regione Marche in grado di qualificare i servizi proponendo lo sviluppo di ‘Reti cliniche’ che riducano le inefficienze attraverso l’integrazione tra i diversi ‘Servizi’ presenti sul territorio, producendo sinergie in grado di offrire ai cittadini marchigiani maggiore qualità dell’offerta sanitaria. La riorganizzazione della Rete Ospedaliera della Regione Marche è stata predisposta, quindi, senza applicare la logica dei tagli lineari, ma tenendo in considerazione la funzione strategica che le singole Strutture Sanitarie di Rete svolgono nel territorio. L’attuazione della riorganizzazione sarà effettuata tenendo conto dell’analisi dei percorsi clinico assistenziali virtuosi già in essere, degli indicatori di efficienza e di appropriatezza attuali e prossimi futuri, della collocazione geografica dei ‘nodi’ all’interno dell’Area Vasta e delle interconnessioni presenti sul territorio regionale, della necessità di potenziare alcune attività attualmente carenti».
«Nonostante l’urgenza imposta alla riorganizzazione dai tagli effettuati dal governo nazionale e dalle nuove indicazioni in termini di criteri e parametri – aggiunge l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani –, abbiamo trovato attraverso una serie di approfondimenti e confronti serrati la massima condivisione da parte del territorio e delle categorie. Con l’atto di oggi mettiamo al suo posto l’ultimo importante tassello della riforma sanitaria che consentirà di mantenere il nostro servizio agli alti livelli di qualità e sostenibilità economica in cui si trova ora e di migliorarlo in efficienza e innovazione».
COSA SONO LE RETI CLINICHE – Per rete clinica regionale si intende una forma di collaborazione stabile e formalizzata tra Unità operative (più o meno l’equivalente dei vecchi reparti) e/o professionisti appartenenti a diverse Aziende del sistema sanitario della stessa Regione, che abbia ad oggetto il processo di cura del paziente, i servizi di supporto o la circolazione dei professionisti e delle conoscenze.
La Riforma individua 71 tipologie di reti ospedaliere per 43 macro discipline specialistiche. Tra le principali novità della delibera emendata dalla Commissione e arricchita dal confronto con Anci, sindacati e parti sociali, due meritano una sottolineatura particolare.
Per quanto riguarda i punti nascita, la riorganizzazione dovrà essere effettuata con gradualità ed oggetto di specifica concertazione, in particolare per i punti nascita la cui attività risulta ai limiti dei parametri dettati dall’Accordo Stato–Regioni. Considerata inoltre la particolare sensibilità sociale per l’argomento, le scelte saranno effettuate tenendo conto dei risultati delle azioni necessarie a garantire la continuità dei servizi da avviare immediatamente.
Tra le reti cliniche ci sarà anche quella delle cure palliative che sarà organizzata nel rispetto dell’Accordo stato – regioni che ne detta i requisiti strutturali ed organizzativi e in coerenza con il Coordinamento regionale della rete delle cure palliative.
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Quante belle parole! All’atto pratico? Eco 3 mesi, mammografia quasi 2 anni, RM 1 anno, PET non eseguibile e tanti altri servizi con tempi assurdi e si è obligati a rivolgersi in strutture private. Bisogna dare delle risposte a tutto questo.
Vorrei sapere, in questo mega-riordino, a quanto ammontano i compensi dei funzionari nella sanità, esclusi i medici e quanti premi vengono erogati agli stessi e per quali risultati????
Vero sig. Bellini, inoltre nelle strutture private, stranamente la prestazione costa meno, rispetto alla stessa negli ospedali, pubblici a pagamento, ossia senza ticket. Quando la lista di attesa tipo risonanza o come Lei cita mammografia etc. è di 6 mesi, se non puoi e non vuoi aspettare visti i tempi, puoi andare pagando tutta la prestazione, allora guarda caso, il posto c’è, ma la prestazione costa più che nella struttura privata, ma i macchinari, la struttura etc, non le abbiamo già pagate noi tutti??? Sembra poi, che un “funzionario/a” che ha già un compenso annuo oltre i 100.000 euro, sia stato premiato e come questo probabilmente tanti altri, per aver provveduto a stilare il piano ferie, con ulteriori 25/30.000 euro, magari è una bufala, ma se fosse vero??? avete idea di quanti milioni di euro solo per “impiegati” che nel privato, per lo stesso lavoro, percepirebbero 1200/1400 euro???
Chissà con questi riodini quanti nuove cadreghe si renderanno disponibili….
4 soli commenti su una questione cosi importante per la regione,, è proprio vero quando tocchi grandi interessi, “tutto” è Voldemort, colui che non deve essere nominato,, che bravi maceratesi che siamo, tutti pronti a difendere la provincia , ma ignari di cosa ci toccherà con il nuovo piano sanitario. Auguro una buona giornata a tutti