Riprende il dibattito sul centro storico di Macerata. A confronto cittadini ed amministrazione. Le associazioni (Coordinamento Centro Storico Macerata, Associazione Ciclostile, Associazione la Grondaia, Forum Paesaggio Macerata, Laboratorio Giovanile Sociale, Associazione Nuovo Cinema Italia, Associazione Gruca, Bottega Commercio Equo Solidale, Condotta Slow Food, MC in transizione) si dichiarano preoccupate: “Noi, come molti cittadini maceratesi, – si legge in una nota – abbiamo la sensazione e la preoccupazione che il lavoro dell’Amministrazione sul centro storico si stia concentrando sull’organizzazione dell’accesso e della sosta in Piazza della Libertà. Non abbiamo chiesto un tavolo di lavoro sul centro storico per discussioni di piccolo cabotaggio e scarsa prospettiva, ma per affrontare il tema in maniera integrata. Inoltre, rifiutiamo la logica che vede nella presenza delle auto in piazza l’ancora di salvezza per i destini del nostro centro: diminuirle e regolamentarle rappresenterebbe solo l’ennesima decisione di compromesso. Abbiamo consegnato all’Amministrazione e alla città un articolato documento ricco di idee e proposte concrete in tema di accoglienza, vivibilità, attrattività, accessibilità; vorremmo che su queste tematiche, con un lavoro sistematico, si concentrassero gli sforzi per uscire dalla crisi e intravedere un futuro per il nostro centro, ora ostaggio di piccoli gruppi di interesse.
Il coordinamento manifesta la propria contrarietà ad un altro tavolo di lavoro che dovesse occuparsi dei parcheggi in piazza della Libertà. “Piuttosto, pensiamo che si debba discutere – continua la nota – in maniera “sistemica” partendo da alcuni temi che possono avere immediata risposta: apertura dei parcheggi e degli ascensori; mappatura dei locali pubblici e privati sfitti per agevolare l’insediamento di nuove attività commerciali e valorizzarle con l’assegnazione ad associazioni; rispetto delle normative vigenti in tema di parcheggi all’interno del centro storico, rifacimento della segnaletica orizzontale; restaurare le condizioni di decoro, pulizia e di igiene dei luoghi, a partire dallo sporco prodotto dai piccioni. Su questi temi vorremmo che si discuta e si agisca, in tempi rapidi. Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di confrontarci su temi concreti, ma non possiamo accettare che la forza delle nostre idee si svaluti in soluzioni di compromesso e rinvii delle decisioni. La nostra permanenza al tavolo di lavoro per il centro storico è pertanto condizionata a una scelta precisa di campo da parte dell’Amministrazione e a un rinnovato impegno di lavoro comune”.
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Vorrei fare una proposta in merito a Corso Cavour. Perchè non provare per le imminenti feste natalizie ad istituire il parcheggio sul lato destro della strada, dato che le macchine sostano comunque, invece se regolamentato porterebbe più posti, magari con disco a 30 minuti. Riflettete amministratori.
Piano sistemico? Come mai questo parolone? Qui sotto gatta ci cova!
Per Piazza della Liberta’, riprendiamo il progetto non costoso di utilizzare il piano terra del Teatro Lauro Rossi, sostituendo i portoni in legno eternamente chiusi con quelli di vetro. Era stato proposto di inserirci il Museo del Risorgimento, quando le indicazioni vengono approvate in Consiglio Comunale perchè non si attuano? I continui Comitati che sorgono in Città testimoniano l’inefficenza del consiglio comunale e della macchina tecnico – amministrativa. Sta per terminare la legislatura di centro sinistra per quale grande lavoro la possiamo ricordare? Non illudiamoci con i turisti che si sono visti in estate, lo Sferisterio è una macchina che cammina da sola, le manifestazioni Ricciane non hanno lasciato nessun segno di continuità, l’Università fortemente isolata dai programmi del Municipio, la viabilità mozza dalle incancellabili storiche incompiute. Cosi: il Centro Storico sta a Sorzacosta, come Villa Potenza sta a Piediripa, come il Passaggio a Livello, sta alla Corta con La Lunga, come l’imbuto di Via Pancalducci sta a scoraggiare commercialmente un cucuzzolo che da anni soffre la conquista di un obbiettivo moderno costruito sul bello e non da solo quuattro panchine. Un capoluogo deve vivere e attrarre per tutti i dodici mesi dell’anno.
Sarebbe ora di guardare anche all’esterno della mura ,non solo a Piazza della Libertà..siamo invasi da escrementi dei piccioni ovunque basta guardarsi intorno facendo una passeggiata a piedi ..forse i nostri amministratori si muovono solo in macchina e non lo vedono.
ahahahah… mappatura dei locali vuoti o sfitti per sistemarci attività commerciali da affidare alle associazioni??
Questo sì, è piccolo cabotaggio!
Associati di tutte le associazioni possibili, qui il problema è UNO SOLO: non ci sono più i residenti!
Servono politiche serie sugli affitti (di controllo, di calmieramento dei prezzi e fiscali).
Favorire l’ingresso nel “Teatro Centro Storico” serve solamente per il tempo dello spettacolo. Poi il teatro si svuota e viene richiuso. Invece qui bisogna tenerlo sempre aperto. Se tornano i residenti, il commercio riprende vita da sé. La microdelinquenza cala, la sporcizia diminuisce. E anche l’associazionismo ritrova il piacere e il gusto di animare il centro storico. E di viverci: dopo, però.