di Luca Patrassi
Medici di base che vanno in pensione, incarichi provvisori per copre i buchi dell’assistenza primaria, serie di bandi di mobilità interna alla ricerca di medici ospedalieri, un gastroenterologo assunto a tempo determinato in attesa del conseguimento della specializzazione. In più torna anche a manifestarsi il fatto che diversi medici rifiutano l’assunzione che viene proposta dall’Ast Macerata. Il commissario straordinario dell’Ast Macerata Armando Marco Gozzini ha firmato alcune determine sul fronte delle risorse umane. Tre riguardano incarichi provvisori per la copertura di posti vacanti di assistenza primaria. A Treia, da domani prenderà l’avvio l’attività della dottoressa Eleonora Sassaroli, massimale ridotto di mille scelte in attesa del conseguimento del diploma di formazione specifica in Medicina generale. La dottoressa Sassaroli avrà l’ambulatorio principale in piazza Leopardi al civico 4 e il secondo in via fratelli Bandiera 17. Nomina dal primo maggio, con massimale di mille scelte, a Montecassiano per il dottor Francesco Principi: ambulatorio ubicato in piazzale Giorgi 1. Incarico provvisorio per un anno a Tolentino per il dottor Matteo Guardati con un massimale di 800 scelte: l’incarico è stato attribuito per coprire l’emergenza legata al pensionamento della dottoressa Franca Velasco. Infine la ricerca di medici ospedalieri . Sono uscite le determine per l’ammissione alle mobilità interne attivate per Medicina di Urgenza a Camerino, Medicina interna sempre a Camerino e Malattie Infettive a Macerata. Per tutti e tre i bandi c’è una sola candidatura che ora dovrà essere valutata. Infine l’assunzione a tempo determinato per un anno in ospedale a Macerata dello specializzando in Gastroenterologia Antonio Mancusi. La lettura delle varie determine permette di verificare un altro problema che si pone per l’Ast Macerata: diversi i medici che rifiutano l’assunzione e una domanda per capire le motivazioni bisognerà pure porsela se si vuole affrontare la questione, possibilmente senza dare la colpa al fato avverso, a chi c’era prima, alla mancanza di programmazione. Sicuramente gli specialisti oggi hanno una vasta possibilità di scelta e dunque scelgono le strutture più attrattive anche sul versante professionale e magari anche quelle più a portata di mano e di residenza.
Matteo Guardati che va Tolentino e un bravissimo medico sperimentato bravo bravissimo mi dispiace che da Petriolo se ne andato complimenti e tanti auguri x una bellissima carriera
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Forse i medici rifiutano di lavorare in ospedale e preferiscono lavorare in strutture private.