Antonio Draisci e Armando Gozzini
di Luca Patrassi
Da Pesaro a Macerata, una nomina a commissario straordinario dell’Ast che per Antonio Draisci sembrava dovesse essere blindatissima nella sua provvisorietà formale ed invece oggi arriva la delibera regionale che nomina il commissario “maceratese” come direttore del Dipartimento regionale della Salute per tre anni. E al suo posto arriva, Armando Gozzini, che a sua volta era stato nominato da poche settimane come dg di Torrette.
Macerata resta dunque scoperta, incarico ad interim affidato a Gozzini in attesa che la Regione riesca a definire finalmente la partita delle nomine dei direttori. Direttori a loro volta in attesa di valutazione e in attesa che la commissione nominata riesca a riunirsi e a portare a termine il compito assegnatole dalla Regione che si è mossa in ritardo e ne ha accumulato altro per effetto della defezione di una dei componenti della commissione stessa.
Poi magari ci sono messi anche i sindaci del Fermano a chiedere la testa dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, magari con il nemmeno tanto nascosto retropensiero di vederlo sostituito da un fermano, Mauro Lucentini. In tutto questo giro c’è una certezza: Macerata resta senza una figura di direttore a pieno titolo, visto che verosimilmente Gozzini, alle prese con l’impegnativa azienda di Torrette, potrà dedicare a Macerata il tempo della pausa caffè. Tra l’altro proprio Gozzini era finito al centro delle polemiche del Pd sul bando, prima revocato e poi rifatto, per il primario del pronto soccorso di Torrette. Nell’ultimo consiglio regionale in cui si era trattato il tema del bando revocato, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini aveva detto: «Rientra integralmente nelle prerogative dell’Azienda sanitaria di Torrette. Un’eventuale ingerenza da parte degli organi politici per quanto riguarda le procedure concorsuali potrebbe configurare ipotesi di reato». «Con una nuova giravolta – aveva replicato il consigliere dem Romano Carancini – Saltamartini cambia le carte in tavola e oggi scarica la responsabilità sul direttore generale di Torrette, Armando Gozzini».
Tornando all’Ast di Macerata, qualche giorno fa – forse un sogno premonitore – Draisci aveva nominato come delegata in caso di sua assenza l’ex direttrice della ex Area Vasta 3 Daniela Corsi, ma la Regione ha preferito la scelta di una diversa nomina provvisoria protempore, appunto quella di Gozzini, per motivi sconosciuti. Draisci sembrava dovesse rimanere a Macerata e così non è stato, da vedere ora chi arriva nel gioco delle valutazioni delle candidature e delle scelte che farà la politica, in particolare Lega e Fratelli d’Italia. In ogni caso una situazione leggermente opaca, non sul fronte della trasparenza ma su quello della necessità di una guida stabile per una Ast di Macerata che presenta problemi importanti, sul fronte degli organici e dei servizi erogati.
(ultimo aggiornamento alle 20,27)
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tutte queste giravolte di tatticismi partitici sui posti da occupare, pongono il centrodestra a livello del centrosinistra, col risultato che come hanno perso i voti quelli di prima, adesso li perderanno questi di adesso.
Gli amori nascono, poi ci si accorge che sono destinati a finire in breve tempo. Nel mezzo il popolo credulone .
…prima era colpa della sinistra ora invece la colpa è dell’Europa come sostiene qualcuno…