Dipendenze, arriva il sostegno domiciliare:
educatori a casa di minori e giovani

IL PROGETTO E-CARE è stato presentato ieri. Promosso dal Dipartimento dipendenze patologiche dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata, finanziato dalla Regione Marche, è gestito da Pars, associazione Glatad onlus, Cooss e Cooperativa sociale Berta 80

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La presentazione del progetto: il dottor Gianni Giuli

Si chiama E-Care, ed è il nuovo progetto di rilevanza sociale promosso dal Dipartimento dipendenze patologiche dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata, finanziato dalla Regione Marche e gestito da Pars, Associazione Glatad Onlus, Cooss e Cooperativa Sociale Berta 80 a.r.l. Il progetto è stato presentato ufficialmente ieri nella biblioteca scientifica di Macerata.
Il progetto prevede, nel territorio di riferimento, l’attivazione di due azioni specifiche attraverso un servizio di sostegno familiare rivolto a due categorie ben precise: minori e giovani adulti (under 35) con problematiche di abuso o dipendenza associate a possibile ritiro sociale (azione Edu-Young) e adulti con problematiche di dipendenza patologica cronica (over 35 – Azione Edu-Home). La prima azione si rivolge quindi al target minori e giovani adulti e prevede l’intervento di un educatore a casa che si occuperà di aiutare i ragazzi nella gestione delle loro attività quotidiane (scuola, ricerca di lavoro, tempo libero ecc.) attraverso il potenziamento delle abilità trasversali di vita: strategie di coping, empowerment delle abilità sociali, potenziamento delle autonomie personali ecc.

conferenza-stampa-e-careL’azione Edu-Home, invece, si rivolge al target degli adulti con problematiche di dipendenza cronica e prevede l’intervento di un educatore a casa che, oltre ad occuparsi di aiutare la persona nella gestione delle attività quotidiane, promuoverà anche la ripresa delle attività relazionali e sociali. Queste due azioni saranno supportate dal lavoro di un’equipe multidisciplinare integrata che si occuperà di costruire un piano terapeutico individualizzato, concordando azioni, obiettivi e modalità di intervento con la persona o con la famiglia.

Irene Costantini, psicologa e psicoterapeuta Pars e referente del progetto dichiara: «L’aspetto innovativo di E-care è l’attivazione di un servizio domiciliare territoriale, capace di offrire sostegno, prevenire comportamenti a rischio e promuovere l’autonomia e il reinserimento sociale. Un’attenzione particolare è rivolta ai giovani e ai minori con problematiche di ritiro sociale associato a consumo/abuso di sostanze o altri comportamenti di addiction. Il fenomeno del ritiro sociale dei giovani è letteralmente esploso dopo il Covid, tanto da essere considerata ormai come la principale manifestazione del disagio giovanile».
Presente anche Gianni Giuli, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast di Macerata: «Per una buona riuscita dell’intero progetto è fondamentale il coinvolgimento di una rete ampia di servizi, quali Servizi sociali, Comuni, Tribunale dei minori, Ussm, Umea, Umee, consultori, enti del privato sociale e del terzo settore attivi a livello territoriale, con i quali sia possibile un coordinamento delle azioni».

È poi intervenuto Maurizio Principi, presidente dell’associazione Glatad onlus, il quale ha proposto uno spaccato sul lavoro educativo sui soggetti cronici nel  centro diurno in “comunità 0”. Uno dei target del progetto, infatti, sono proprio i soggetti con dipendenza patologica cronica.
Nel corso del progetto sono anche previsti tre momenti di formazione. Il primo si è tenuto nei giorni scorsi con Davide Comazzi dal titolo “Il ritiro sociale in adolescenza”.

Il secondo si terrà invece venerdì 14 aprile con orario 9-13/ 14-19 alla Gran Sala Cesanelli a Macerata con Diego Saccon dal titolo “Il coaching e la riabilitazione psicosociale nelle dipendenze patologiche”. Il terzo ed ultimo incontro si terrà venerdì 28 aprile dalle 10 alle 13 (in modalità online) con il professor Gustavo Pietropolli Charmet con il titolo “Il bilancio evolutivo in adolescenza”.

Questi appuntamenti sono gratuiti e richiedono esclusivamente la prenotazione, che potrà avvenire contattando la Coordinatrice del progetto, Irene Costantini, scrivendo al 342.3995950 o scrivendo a [email protected].



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